giovedì 16 febbraio 2017

LIBRO - E. L. James - Cinquanta sfumature di grigio

Ciao a tutti,
allora alla fine ho ceduto alla curiosità ed ho letto:

50 SFUMATURE DI GRIGIO
di E. L. James






Si tratta del primo romanzo di una trilogia. Ben scritto, scorrevole, una lettura piacevole e qui mi fermo con i complimenti.


L'inizio è veramente banale.
Lei è bella, tutti la vogliono ma non la dà a nessuno. L'unica cosa che la rende un po' simpatica è che è goffa, almeno per le prime dieci pagine ma, mentre Belle di Twilight ci piace per la sua goffaggine, Anastasia è un po' esagerata... costruita, insomma.

Lui è giovanissimo, bellissimo e ovviamente ricchissimo. Si materializza per aiutarla quando lei ha bisogno di lui, come il perfetto principe azzurro, ma si capisce che ha qualche problema e quindi una ragazza intelligente dovrebbe stargli alla larga.

Bellissimi, nessuno dei due si è mai innamorato, neppure alle elementari, poi si incontrano, si guardano e si innamorano tempo cinque minuti.

Lei che non l'ha mai data a nessuno, quando trova lo stragnocco e straricco, di colpo è tutto un fermento di desiderio e si farebbe fare le peggio cose... trasformandosi da ragazza imbranata a bomba sexy in pochi minuti. D'altra parte il fatto che le piaccia farsi chiamare Ana doveva già farci sorgere il dubbio che non fosse proprio una santarellina!

La cosa che ho trovato davvero ridicola è che la prima mattina in albergo, lui ripete le stesse  battute di Richard Gere in Pretty Woman. Un pochino di originalità non sarebbe guastata ma di originalità nel libro ce n'è ben poca, a mio parere.

Le scene di sesso sono classiche di questi romanzetti erotici che ormai riempiono gli scaffali delle libreria, con queste donne cui piace essere sottomesse... come se certe tipe che si trovano in giro abbiano ancora bisogno di essere convinte che la sottomissione sia una cosa bella e romantica.

Insomma, cinquanta sfumature e tutti i romanzi sui generis che sono seguiti un po' ci fanno rimpiangere la spregiudicata Emmanuelle degli anni '50.

Leggerò gli altri? Non credo proprio. Non faccio fatica ad immaginare come possa finire la trilogia.


Un saluto,
alla prossima
Patrizia

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