domenica 30 gennaio 2022

ARTICOLO - il GRAFENE

Ciao a tutti,

oggi voglio ringraziare i no-vax (premessa: questo non è assolutamente un post che parla di vaccini o di vax e no-vax) perché, senza le boiate che scrivono online, non avrei conosciuto un materiale che ha qualcosa di magico:

il GRAFENE

Strutture del Carbonio (immagine presa dal web)


L'ho definito magico perché è praticamente bidimensionale. Ma cominciamo dall'inizio.

Nel 2004 due scienziati russi emigrati a Manchester, Andrej Gejm e il suo studente Konstantin Novosëlov, si annoiavano e cercavano un passatempo ma siccome erano pur sempre due scienziati, misero un pezzo di grafite tra due pezzi di nastro adesivo per vedere quanto riuscivano ad assottigliare la grafite che ha una struttura lamellare. Il risultato fu stupefacente. Infatti con questi potenti mezzi tecnologici: un pezzo di nastro adesivo e uno di grafite (la punta di una matita, per così dire), riuscirono ad ottenere un materiale "spesso" un singolo atomo di carbonio: erano riusciti ad arrivare all'atomo!

Le scoperte sul grafene e le sue applicazioni (realizzazione di un transistor) conseguite nel 2004 hanno valso loro il premio Nobel per la fisica nel 2010.


Ma quali sono le proprietà del grafene? Il grafene è flessibile, leggero, trasparente ed è allo stesso tempo il materiale più resistente conosciuto, per questo ha grandi potenzialità in ambito meccanico. 

Per le sue proprietà elettriche viene utilizzato in alcuni tipi di batterie. Il grafene è un ottimo conduttore termico, secondo solo al diamante.

Un singolo strato di grafene, pur essendo spesso un solo atomo, è in grado di assorbire il 2,3% della radiazione uniformemente su pressoché tutto lo spettro ottico.

In futuro potrebbe avere delle applicazioni in ambito medico in quanto pare che possa essere utilizzato contro i batteri ma attualmente stanno ancora studiando se, per la sua composizione a base di Carbonio e per la sua bidimensionaliltà, possa avere effetti tossici.

Inoltre al momento si tratta di un materiale estremamente costoso, di difficile produzione e che necessità tecnologie che solo poche aziende nel mondo hanno.

Se volete conoscere le composizioni dei vaccini, vi invito a verificare sul sito dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)

anche se dopo aver scoperto che in uno dei vaccini c'è ad esempio il:

((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315) non so quali decisioni medico-scientifiche sarete in grado di prendere...

certo che nello stesso vaccino che c'è anche del terribile Colesterolo e perfino del Saccarosio Ehi, ma quindi fanno ingrassare?! Su questo punto dovreste concentrarvi: i vaccini fanno ingrassare e intasano le arterie!

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

P.S. Chiedo scusa ai lettori per le digressioni di carattere non propriamente scientifico

domenica 23 gennaio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - LISBONA e Francesinha

 

Ciao a tutti,
oggi vi porto in una città molto bella dove potrete assaggiare, se lo cercate con attenzione, un antipasto un po' impegnativo la
FRANCESINHA


Francesinha


Sono strati di pane con salsiccia, carne e ogni ben di Dio, ricoperti di salsa. Ovviamente quando l'ho rifatta a casa, nella foto, la mia porzione aveva troppo di tutto ed era ingestibile!

Ingredienti:
pan carrè o pane al latte
salsiccia
carne di maiale o vitello
prosciutto cotto
salame
formaggi vari
sottilette 
senape
burro 
Per la salsa
burro
ketchup
piri piri o peperoncino
brandy
porto secco
sale

Preparazione:
Fare tostare leggermente le fette di pane imburrate. Saltare in padella la carne e la salsiccia.
Fare vari strati alternando pane spalmato di burro e senape, carne, salsiccia, affettati e formaggi. Terminare con un generoso strato di formaggio e infornare finché il formaggio non si fonda.
Preparare la salsa (che ho vezzosamente messo in una tazza da the), frullando tutti gli ingredienti. L'ingrediente principale della salsa è il burro, unire poi il ketchup e il brandy e il porto in eguale quantità.

La francesinha può essere servita sovrastata da un uovo all'occhio di bue e con contorno di patatine fritte. 



LISBONA
Torre di Belem


Lisbona è una città affascinante, cosa non perdere?

  • la Sé de Lisboa, la Cattedrale di Lisbona;
  • il Castelo de Sao Jorge con il suo Periscopio;
  • Belem con il Monastero dos Jeronimos (il monastero dei monaci di San Girolamo), il monumento alle scoperte e la torre di Belem;
  • Il museo Gulbekian,
  • il miraduro da Graca;
  • salire con l'Elevador de S. Justa fino al Barrio Alto con la Ingreja do Sao Roque e la Ingreja do Carmo;
  • un giro sul tram storico 28;
  • l'acquario:
  • la piazza del commercio;
  • il Parco Eduardo VII.
E cosa mangiare oltre alla francesinha?
  • quando andate a Belem non potete non fare la coda alla Fabrica de pasteis di Belem per prendere i pasticcini alla crema famosi in tutto il mondo, vi cambieranno la vita!
  • E poi baccalà in tutti i modi;
  • il bitoque, una fettina con sopra un uovo all'occhio di bue;
  • il caldo verde, una zuppa a base di cavolo;
  • il Cozido à portuguesa a base di carne e verdure;
E da bere?
  • in Portogallo ci sono ottimi vini, in particolare il Vinho Verde;
  • e poi la ginginha, un liquore di ciliegie che troverete in appositi chioschi;
  • a Lisbona faticherete invece a trovare il Porto.
Dove mangiare? 
Oltre ai moltissimi posti turistici in centro, a noi è piaciuto molto il ristorante Oh lacerda! in Avenida de Berna 36. Una trattoria con una cucina ottima a prezzi convenienti.




Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 16 gennaio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - VALENCIA e la Paella alla valenciana


Ciao a tutti,
vi porto virtualmente in Spagna, in particolare a Valencia.

PAELLA

Paella de mariscos del restaurante Canela - Valencia




La vera paella è tipica della zona di Valencia, per questo in alcune zona della Spagna al di fuori della Comunidad Valenciana si fa difficoltà a trovarla. In realtà è diventato un piatto famosissimo, diffuso in tutto il mondo e con mille varianti, ma la vera paella è soltanto di due tipi, anche se adesso i ristoranti fanno tanti tipi di paella con ingredienti diversi ed anche vegetariani.

E soprattutto la vera paella non ha le caracoles (lumache) né il chorizo (salsiccia spagnola)!

La paellera o padella per paella originale ha due manici ed è di ferro ma adesso sono molto diffuse anche le varianti in acciaio e smaltate. Si tratta di una padella molto larga con il bordo basso che può essere difficile riuscire a sistemare sui normali fornelli. Il diametro varia dai 20 cm per una persona e 100 gr di riso e aumenta di circa 5 cm per ogni persona in più. Quindi per 4 persone serve una padella di 30-35 cm.
Per cuocere la paella è importante dosare bene la quantità di riso in base alla dimensione della padella, mentre la quantità di acqua ovvero di brodo vegetale è indicata da dei segni in corrispondenza delle maniglie della paellera
Alla fine della cottura il riso deve risultare asciutto e con i chicchi ben staccati tra di loro e anche leggermente tostato (socarrat come si dice in catalano).
La paella andrebbe mangiata direttamente dalla padella con un cucchiaio di legno.

Paella de mariscos


Ingredienti:
  • riso per risotti che non scuocia
  • pomodori
  • peperoni rossi
  • fagiolini
  • scampi o gamberoni
  • gamberi e/o gamberetti
  • pesce bianco
  • totani
  • cozze e vongole
  • zafferano
  • peperoncino dolce
  • olio d'oliva, cipolla, pepe
  • brodo vegetale
 
Paella valenciana
Ingredienti:
  • riso per risotti che non scuocia
  • coniglio disossato
  • pollo disossato
  • pomodoro
  • fagioli bianchi di spagna
  • fagiolini
  • peperoncino dolce
  • zafferano
  • olio d'oliva, cipolla, pepe
  • brodo vegetale


Per chi volesse assaggiarla a Valencia, consiglio il ristorante Canela
http://restaurantecanela.es/
Non è proprio nel centro storico ma si trova di fronte alla Torres de Quart e propone tante varietà di paella e di arroz (risotti) gustose.

Mentre per uno spuntino veloce in tutta la Spagna, ma non solo, i 100 montaditos una catena che fa piccoli panini (montaditos, appunto) e piatti tipici spagnoli a prezzi molto contenuti.

VALENCIA

Valencia è sicuramente una città che merita di essere visitata.
A Valencia si parlano il valenciano ma anche il castigliano (ovvero lo spagnolo).
Da non perdere:
  • la Plaza del Ayuntamento con il municipio;
  • il centro storico con la bella Plaza Reina;
  • la cattedrale che custodisce al suo interno il Sacro Graal e la salita al Miguelete (il suo companile);
  • la Lonja de la seda o borsa della seta, uno splendido edificio in gotico valenciano che un tempo ospitava il mercato della seta e il Mercado Central una bella struttura con vetrate colorate;
  • la Plaza Redonda con le sue bancarelle;
  • il Barrio del Carnen  che è il cuore pulsante di Valencia, ricco di street art, tra cui la Casa de los gatos, una casetta in miniatura con un proprio numero civico;
  • il Museo de Prehistoria e de Etnologia;
  • la Chiesa di Santa Catalina;
  • la cripta arqueologica de San Vicente martir dove, in una cornice di resti romani e visigoti, si visita il luogo in cui la tradizione vuole che sia stato flagellato il vescovo San Vicente;
  • il centro archeologico de l'Almoina che permette di ammirare i resti dell'antica Valencia dalla città romana in poi;
  • il Museo Taurinos e la Plaza dei tori;
  • le torri de Serranos e de Quart;
  • l'Oceanogràfic, uno splendido bioparco aquatico dove passare una bella giornata con tutta la famiglia;
  • lungo il Turia che è il fiume che attraversa Valencia e che è stato interrato, oltre all'Oceanogràfic, potete ammirare: la città delle arti e della scienza; la serra dell'Umbracle; l'Hemiferìc, una cupola a forma di occhio con che ospita una grande sala cinematografica, il Palau de les Arts Reina Sofia, il Parc Gulliver e il giardino del Turia;
  • il quattrocentesco Palau de la Generalitat che ospita le istituzioni governative valenciane;
  • la Placa de la Verge con la Basilica de la Mare de Déu dels Desemparats;
  • le spiagge (che sono lontane dal centro storico).

E infine cosa mangiare a Valencia oltre alla paella e agli arroz, tra cui l'arroz negro al nero di seppia?
In primis le tapas: jambon serrano, prosciutto crudo stagionato; patatas bravas con una salsa leggermente piccante e il queso, formaggio di tanti tipi, anche in crocchette fritte.
Ma anche: 
  • fideuà, un'alternativa alla paella, ovvero una padellata di spaghettini ai frutti di mare;
  • chuletas de cordero, costolette di agnello grigliate;
  • clochinas (cozze) al vapore;
  • all y pebre, alici e aglio;
  • la salsa All i Oli, una sorta di maionese all'aglio usata per condire molti piatti.
E da bere per una pausa rinfrescante: Horchata de chufa (orzata), l'Agua de Valencia, un cocktail alcolico con cava (spumante), succo d'arancia, gin e vodka e un poco di zucchero e ovviamente tanta cerveza helada!

Per lo shopping, in Spagna, oltre ai mille negozietti? El Cort Englès, ovviamente!

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 9 gennaio 2022

LIBRI - Andrzej Sapkowski - THE WITCHER Saga

 Ciao a tutti,

torniamo a parlare di libri perché mi sono accorta di non avervi parlato di una delle mie saghe preferite


 Andrzej Sapkowski

The Witcher





Sapkowski, un economista polacco, ci porta nel mondo fantasy del witcher Geralt di Rivia. 
Dopo la congiunzione delle Sfere, il mondo è popolato di mostri e per questo ci sono umani mutanti, gli strighi, che sono cacciatori di mostri prezzolati.
La storia si popola di personaggi molto intensi cui è impossibile non affezionarsi: la principessa Cirilla, che viene inseguita dalla Caccia Selvaggia; le streghe della scuola di Aretuza tra cui la potente Yennefer di Vengerberg e Triss Merigold; e il divertente bardo Ranuncolo. Poi ancora umani, elfi, mostri e tante altre creature.
Un fantasy appassionante, scorrevole e per niente banale.

Da non perdere la serie TV e i giochi per pc (il terzo è anche su ps4).

Il titoli della serie sono: 
  1. La spada del destino
  2. Il guardiano degli innocenti
  3. Il sangue degli elfi
  4. Il tempo della guerra
  5. Il battesimo del fuoco
  6. La torre della rondine
  7. La Signora del Lago
  8. La stagione delle tempeste
I primi due sono raccolte di racconti unite da un fil rouge che svela pian piano trama e personaggi per poi entrare con il primo romanzo nel vivo della storia.

Attenzione perché la storia si conclude con il libro numero 7, La signora del Lago, il libro uscito come ottavo in realtà si colloca cronologicamente tra gli eventi ambientati nella raccolta di racconti "Il guardiano degli innocenti".


Un saluto,
alla prossima.
Patrizia

domenica 2 gennaio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - CRACOVIA e Pierogi


Ciao a tutti,
oggi vi farò conoscere una città polacca molto bella, Cracovia e uno dei piatti tipici polacchi per cui tutti vanno pazzi:

PIEROGI



I pierogi sono dei ravioli polacchi veramente molto buoni, ce ne sono molte varianti, anche dolci ma i classici sono: pierogi z kapustą i grzybami con crauti e funghi, pierogi ruskie con patate e formaggio, pierogi z mięsem con la carne.


Pierogi ruskie


Ingredienti 
per l'impasto
 - 2 bicchieri di farina
 - sale
 - 1 uovo
 - un bicchiere d'acqua tiepida
 - un cucchiaio di olio d'oliva

per il ripieno servono:
 - 500 grammi di patate 
 - 250 grammi di formaggio fresco tipo ricotta salata
 - 1 cipolla media tritata
 - sale, pepe 
burro per farlo rosolare in padella

Impastate la farina con il sale, l'uovo e l'olio, aggiungendo un poco alla volta l'acqua tiepida, fino ad ottenete un impasto morbido.
Preparate il ripieno unendo le patate bollite e schiacciate con la cipolla lasciata imbiondire in padella con un filo d'olio, aggiungete gli altri ingredienti e mescolate.
Stendete la pasta fino ad ottenere uno spessore di circa 4 mm e ritagliatene dei cerchi che farcirete con il ripieno e poi chiuderete con cura per ottenere dei ravioli a forma di mezza luna.
Fate cuocere i pierogi in acqua bollente salata per circa 5 minuti, scolateli e fateli rosolare in padella con burro e cipolla e, volendo, pancetta.

Se non avete voglia di prepararli, li potete acquistare surgelati nei negozi di specialità dell'Est europeo, ad esempio a Torino al Mix Markt.

Per chi volesse assaggiarli direttamente a Cracovia, ci sono dei posti economici che vendono solo Pierogi di tantissimi gusti diversi, ad esempio: Pierogi Mr Vincent nella zona ebraica e Domowe Przysmaki a Stare Mesto.

CRACOVIA




Cracovia è una città che vi stupirà per la sua bellezza.
Da non perdere:
  • il Museo Nazionale dove potrete ammirare la Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci;
  • Stare Mesto, la città vecchia, con la Torre del municipio, il fondaco dei tessuti con il mercatino, una bella pinacoteca e l'attrazione Cracovia sotterranea che mostra i resti medievali della piazza, la Chiesa di S. Adalberto, la Basilica di Santa Maria, Casa hipolit (una casa museo che mostra arredi dal XVII al XIX secolo) e molto altro;
  • Wavel con il Castello omonimo sulla collina, assolutamente da non perdere, che ospita alcuni musei e la grotta del drago! Sulla collina si trova anche la Cattedrale di Stanislao;
  • il Collegium Maius, il più antico edificio dell'Università, con un bel museo di oggetti d'arte e di interesse storico come il primo globo al mondo dove è stata raffigurata l'America e un bellissimo orologio nel cortile che, allo scoccare di ogni ora dispari, apre la sua porticina e un girotondo di bellissime statuine di legno si rincorrono sulla facciata;
  • Podgorze, il quartiere ebraico con le Sinagoghe e il mercatino turistico e gastronomico di Plac Novy dove potrete assaggiare la Zapiekanka, una baguette condita solitamente con formaggio e funghi;
  • un'attrazione divertente ma non proprio culturale è Lost Souls Alley, una sorta di escape room horror dove verrete inseguiti da fantasmi, mostri e assassini mentre cercate di risolvere i vari enigmi per uscire dal labirinto di stanze buie, Sito: https://lostsoulsalley.com/;
  • non deve infine mancare una gita ai vicini campi di concentramento di Auschwitz e Bierknau, per non dimenticare.
E infine cosa mangiare a Cracovia oltre ai Pierogi e alla 
Zapiekanka?
  • golabki, involtini di verza ripieni di carne;
  • oscypek, formaggio di latte di pecora del monte Tatra;
  • obwarzanek, dei bretzel;
  • batszcz una zuppa di barbabietola simile a quella russa;
  • bigos un piatto tipico con crauti, carne stufata, prugne secche e funghi;
  • goulash uno stufato di maiale, cipolle e peperoni;
  • kotlet schabowy z ziemniakami i kapustq l'immancabile cotoletta di maiale impanata presente in tutta la cucina middle-europea;
  • e tantissimi dolci quali i paczki, dei bomboloni; la szarlotka, una torta di mele; sernik, una cheesecake preparata con quark e twarog; Papieska kremowka, una sorta di diplomatico di pasta sfoglia e crema, chiamata così in onore di Giovanni Paolo II che da piccolo la mangiava sempre.
E cosa bere? Vodka, birra e Soplica il liquore tipico polacco in molte versioni: alla nocciola, al lampone, alla prugna, ecc.

Dove mangiare a Cracovia? A noi sono piaciuti questi due ristoranti in Stare Mesto:
Czarna Kaczka / The Black Duck un ristorante di cucina tipica polacca. Sito: https://czarnakaczka.pl/en/
Gościnna Chata Restaurant un ristorante di cucina regionale tipica della cucina di Lemko, una regione della Polonia in cui vive una popolazione di origine ucraina. Sito: https://goscinnachata.com/

Un saluto
alla prossima,
Patrizia