martedì 19 giugno 2012

MUGUGNO - Tassate e tartassate


Ciao a tutte,
l'altro giorno stavo leggevo l'ennesima notizia di maltrattamenti tra le mura domestiche.
Un uomo ubriaco picchiava la moglie con un bastone.
Il mio primo pensiero è stato: "ma perché la moglie non prende un bastone più grosso e gliele rende?".
Cavoli, non stiamo parlando di un killer professionista ma di un ubriacone!
Non riesco proprio a capacitarmi di questi meccanismi per cui le donne arrivino a farsi maltrattare a quel modo. Per cosa poi? Non credo che una donna possa amare un uomo che la maltratta più di quanto ami e rispetti se stessa o che debba sopportare tali vessazioni in nome di un sentimento passato che evidentemente non esiste più.

Davvero quando un uomo alza le mani sulla propria donna e poi le chiede scusa, dicendole che la ama, lei si sente in dovere di perdonarlo, invece di rifilargli un pugno sul naso?
Come può una persona arrivare ad avere così poco rispetto di se stessa?
Sono cose che non capirò mai.
Donne, se aborrite la violenza fisica e non volete abbassarvi al loro livello, potete sempre denunciarli o ricorrere al veleno: centinaia di anni di storia saranno pure serviti a qualcosa. Pensate a Lucrezia Borgia o ad Agrippina, povera vedova!

Come se non bastasse, la storia si tinge di ridicolo: quando sono intervenuti i carabinieri per arrestare il caro consorte, pare che lui si sia lamentato ed abbia detto che non potevano portarlo in galera, perché doveva ancora pagare l'imu! Povero succube della vita di oggigiorno. Premiamolo per la fantasia. Eccheccavolo, magari prende la moglie a bastonate, ma

Forse basterebbe passare uno spot alla televisione per questi buoni cittadini, così rispettosi delle leggi: "Ruberesti mai un'auto? Evaderesti mai le tasse? Allora, ricordati di non prendere a randellate tua moglie o i tuoi figli o il tuo cane. Anche quello potrebbe essere considerato reato, per quanto possa sembrarti strano!"

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

martedì 5 giugno 2012

MUGUGNO - Furti e sprechi

Ciao a tutti,
qualche giorno fa stavo leggendo su La Stampa di un fatto spiacevole: dei ladri hanno rubato le biciclette di un asilo a Torino, in centro. Ovvio, solo in centro gli asili si possono permettere di avere delle biciclette. Noi della periferia sud dobbiamo fornire anche carta igienica e sapone per le mani, ma pazienza.
Il moto di rabbia l'ho avuto lo stesso: rabbia perché quelle biciclette appartenevano alla collettività e, anche se mio figlio non ne avrebbe potuto mai beneficiare, sono cose comprate con i soldi nostri.

Poi mi è venuto da pensare a tutti gli sprechi che ci sono: ai mille altri modi in cui si ruba quotidianamente in tutto ciò che è "pubblico" e trovo che sia veramente un mondo triste, quello in cui viviamo.
Pensate a chi rovina o rompe le cose pubbliche perché pensa che non siano di nessuno, senza capire che in realtà sono anche sue!
Agli impiegati pubblici (una minoranza, per fortuna!) che non fanno il loro dovere, che percepiscono lo stipendio senza lavorare o che organizzano la mutua in base alle proprie esigenze.

I soldi dei piccoli e grandi appalti, senza parlare delle grandi opere, che spariscono nel nulla e nessuno sembra sapere che fine abbiano fatto.

Non dobbiamo tollerare queste cose, non quando la gente comune come noi deve fare un sacco di sacrifici per pagare tasse che andranno a sovvenzionare questi sprechi di denaro. Pagare le tasse è corretto ma pretendere di vedere che fine fanno i nostri soldi lo è altrettanto.
Insegnate ai vostri figli a non tollerare gli sprechi, mai, in nessuna circostanza e forse un giorno potranno vivere in un mondo migliore di questo.