mercoledì 31 maggio 2017

MUGUGNO - TORINO e i mezzi pubblici

Prendo spunto da una novità delle ultime ore per un articolo dedicato a torinesi e turisti sull'utilizzo dei mezzi pubblici torinesi.

Se pensate alle grandi capitali e città europee e poi paragonate i loro mezzi pubblici a quelli delle città italiane, dovete riconoscere che, più che l'efficienza della metropolitana di Parigi, vi vengono in mente le immagini di quei torpedoni sudamericani, un po' da viaggio della speranza. E non parlo solo di Torino ma anche di Roma che è letteralmente soffocata dal traffico.

Dunque tornando ai mezzi pubblici di Torino, la temperatura a bordo è costante estate e inverno, ossia sia in estate che in inverno potrete trovare indifferentemente dai 15 ai 40° C, a seconda delle condizioni e dell'età del mezzo pubblico.

Abbiamo una sola linea di metropolitana (o meglio mezza, visto che i lavori vanno avanti da più di dieci anni e ancora non se ne vede la fine) che unisce la città di Collegno al Lingotto passando per le maggiori stazioni: Porta Susa e Porta Nuova. Se l'ignaro turista pensasse di scendere con il treno al Lingotto, convinto di trovarci la metro, sappia però che la stazione della metropolitana denominata Lingotto dista dall'omonima stazione dei treni almeno altri 20 minuti di mezzi pubblici.
Allo stesso tempo gli orari serali della metro non sono così estesi come quelli delle altre città europee cui siete abituati e rischiate di trovare un fermo e allora, come dicono gli indigeni "Ciau bale!"... insomma, meglio non affidarsi solo alla metropolitana ma anche ai mezzi di superficie.

Quanto ai mezzi di superficie, solitamente gli autobus torinesi non fanno la strada più breve per raggiungere il punto di arrivo ma cercano sempre di toccare più quartieri possibili.
Per ogni mezzo pubblico che aggiungete al vostro tragitto dovrete aggiungere dai 5 ai 50 minuti di attesa in base agli orari ed alla tratta (dicesi tratta più o meno sfigata).

Le fermate dell'autobus dicono quanto tempo manca all'arrivo del prossimo autobus ma spesso una corsa salta e quindi vedrete cambiare sotto i vostri occhi l'orario d'arrivo, che ovviamente verrà posticipato!

Se non si sale al capolinea, i metodi per salire su un autobus sono generalmente tre:
1. Quando le porte si aprono, afferrare una delle persone che si trovano già sull'autobus e tirarla giù di peso, in modo da riuscire a prendere il suo posto;
2. quando le porte si aprono, lanciate il vostro bagaglio sull'autobus, in modo da creare una nicchia in cui dovrete saltare prontamente, prima che la gente torni ad allargarsi e a riempire ogni spazio disponibile sul mezzo;
3. rassegnarsi ad aspettare un mezzo più vuoto. L'attesa può protrarsi dai pochi minuti ai 45 e non è detto che il mezzo successivo sia abbastanza libero da poterci salire.

La novità degli ultimi giorni è che a Torino si tornerà a salire sui mezzi pubblici dalle porte anteriore e posteriore e scendere da quella centrale. Quindi, non appena salite, dopo aver trovato un'obliteratrice che vada bene per il vostro tipo di biglietto e che funzioni pure (non è semplice come possa sembrare) allora, a meno che non dobbiate scendere al capolinea, vi consiglio di iniziare a spingere e farvi largo tra la folla per avvicinarvi alla porta centrale ma non è detto comunque che ci riusciate.

Se siete delle donne incinte, non date per scontato che vi venga lasciato il posto a sedere.

Come accade un po' dappertutto, dovrete tenere d'occhio il portafogli e le vostre borse ma attenzione anche a tenere in mano in modo distratto il cellulare perché possono sfilarvelo dalle mani quando si aprono le porte e sparire nel nulla.

Se siete turisti e volete visitare delle attrattive fuori porta, considerate che raggiungerle con i mezzi pubblici potrebbe non essere agevole, per cui dovrete preventivare dal centro di Torino almeno un paio d'ore per raggiungere: Stupinigi oppure la Reggia di Venaria oppure il Castello di Rivoli. "Cosa la Sacra di San Michele è molto bella? Mezzi pubblici? No, dai, così muoio dalle risate!". Ovviamente per tornare indietro ci vuole lo stesso tempo!

Allo stesso modo, se arrivate all'aeroporto di Caselle, fate molta attenzione perché l'ultima navetta parte a mezzanotte, poi dovrete passare la notte in aeroporto o sperare in qualche taxi la cui corsa fino all'albergo potrebbe costarvi quasi quanto il volo low cost.

Se arrivate da qualche nazione "virtuosa", fate molta attenzione nell'attraversare le strade. Qui da noi i pedoni non vengono tenuti in molta considerazione, per un automobilista che si ferma a farvi attraversare sulle strisce, altri tre non lo faranno. Non azzardate mai a passare davanti ad un autobus e fate attenzione perché gli autobus di linea, soprattutto quelli blu che vanno fuori città, hanno la tendenza ad attraversare gli incroci con i semafori rossi, sfrecciando come su una pista di Formula 1. 
Fate attenzione anche ai ciclisti perché solo il 2% si ferma ai semafori, gli altri passano sempre e ovunque, anche sui marciapiedi.

Nonostante i disagi, Torino è ancora una bella città da visitare. Cercate un albergo non lontano dal centro o collegato con mezzi pubblici con una frequenza più alta (metro, linea 4, ecc.) e, prima di allontanarvi dal centro, pianificate bene le tempistiche della vostra gita, soprattutto se in orario serale!

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

giovedì 18 maggio 2017

ANGOLO DELLA POESIA - Haiku

Oggi vi lascio solo un Haiku

"Poi rallentare, 
la notte ti avvolge  
e tutto è buio"

Un saluto,
alla prossima.
Patrizia