domenica 12 maggio 2024

PARMA - Complesso monumentale della Pilotta - Approfondimento

 

Ciao a tutti,
oggi torniamo a Parma a parlare del 

Complesso monumentale della Pilotta

Palazzo della Pilotta - interno cortile

Così chiamato perché nel palazzo cinquecentesco nei cortili si praticava il gioco nobiliare della pelota. Il complesso comprende svariati musei.

Un bellissimo Museo Archeologico, fondato nel 1760 da Filippo di Borbone quando iniziarono ad esplorare i resti romani della citta di Veleia, la più importante città romana della zona. Il museo archeologico oggi ospita reperti dell'età del bronzo, egizi e romani; il museo è particolarmente interessante perché questa zona dell'Emilia in epoca preromana è stata contesa tra Liguri ed Etruschi e vi si trovano reperti di entrambe le popolazioni.

Ingresso museo archeologico

il Teatro Farnese ricostruito dopo i bombardamenti del 1944 così com'era nel 1600, oltre alle rappresentazioni classiche vi si svolgevano anche delle naumachie, ovvero delle battaglie navali.

Teatro Farnese

la Biblioteca Palatina, di cui è normalmente visitabile la Galleria Petiot, in quanto la Sala di lettura “Maria Luigia” è riservata alla consultazione e allo studio dei fondi manoscritti e rari. La Biblioteca Palatina nasce nel 1761 e viene inaugurata nel 1769 a beneficio pubblico.

Biblioteca Palatina


la Galleria Nazionale, una pinacoteca con statue ed oggetti d'arte, tra cui alcuni dipinti di Parmigianino e un disegno di Leonardo; questa galleria ha origine dal trasferimento delle opere d'arte della famiglia Farnese da Roma a Parma e viene istituzionalizzata in un museo pubblico per volere di Maria Luigia d'Austria.

il Museo Bodoniano, un museo di recente apertura, inaugurato nel 1963, che racconta la storia della stampa con caratteri, torchi e testi a stampa. Ha un accesso separato rispetto al resto del museo ma vi si accede con lo stesso biglietto.

https://complessopilotta.it/il-complesso-monumentale/



Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 5 maggio 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - EMILIA - Parma


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di una città molto graziosa ma che ho trovato un po' costosa, soprattutto per quanto riguarda cibo e hotel / affittacamere

Parma



Cattedrale e Battistero



Se andate a Parma in auto, fate attenzione alla ZTL

Cosa vedere a Parma:
  • da non perdere la Cattedrale di Santa Maria Assunta ed i Battistero di San Giovanni Battista progettato da Benedetto Antelami, entrambi molto belli
  • il Complesso monumentale della Pilotta, che sarà oggetto di un approfondimento la prossima settimana
  • la piazza del Municipio con il Palazzo del Governatore e, poco distanti, il Teatro Regio e la Chiesa di San Vitale
  • la Camera della Badessa di San Paolo con i bellissimi affreschi del Correggio; annessi a questo museo, la Casa delle marionette e l'interessante Pinacoteca Stuard
  • la Chiesa di San Francesco del prato e la Casa della musica che si trovano nella stessa piazza
  • una passeggiata nel Parco Ducale
Municipio

Cosa mangiare a Parma?
I piatti tipici della cucina emiliana, ovvero
  • Torta fritta per accompagnare gli ottimi salumi: il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, la Culaccia (ovvero il culatello con la cotenna), la Coppa di Parma, il Salame felino e ovviamente l'immancabile Parmigiano reggiano
  • gli anolini in brodo
  • i tortelli di zucca o alle erbette
  • i tagliolini con il culatello
  • la bomba di riso, un timballo ripieno di carne
  • il cavallo pesto, carne di cavallo tritata e condita
  • la rosa di Parma, un arrosto di carne di maiale o bovino arrotolato con il prosciutto crudo e una riduzione al lambrusco

Dove mangiare a Parma?
  • Per una cena in un ambiente elegante e romantico, consiglio la trattoria Il cortile in Borgo Paglia che offre cucina tipica emiliana
  • per un aperitivo o un pasto tipico, Zinelli in Strada della Repubblica
  • mentre agli amanti del Giappone e dei manga consiglio I Ramen, un locale di ramen, gyoza e cucina giapponese a tema, molto carino, in Viale Gramsci
Fontana nel Parco Ducale

Un saluto
alla prossima,
Patrizia