domenica 27 febbraio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - BARI e provincia


Ciao a tutti, 
l'estate scorsa sono andata in Puglia con i suoi colori e sapori e i sorprendenti tramonti sul mare anche se tutti immaginiamo la Puglia affacciarsi sul mare ad Est, ma la sua inclinazione è tale che dalla zona di Bari la sera è possibile ammirare il tramonto dietro il Gargano.

BARI


Bari - Castello Svevo

Bari è una città molto bella, ricca di storia; da non perdere a Bari:
  • il Castello normanno-svevo con il suo museo;
  • Bari vecchia con, tra le altre cose, la Cattedrale di San Sabino, l'arco delle meraviglie, la Chiesa di San Marco dei Veneziani;
  • la Basilica di San Nicola.
E nei dintorni:
  • Barletta, con il suo Castello Svevo, le tante belle chiese, il Teatro Curci e la Cantina della famosa Disfida;
  • Andria, la città dei tre campanili e, poco distante, Castel del Monte dall'architettura unica;
  • i trulli ad Alberobello;
  • Polignano a mare, arroccata su una piccola baia e con una spiaggetta graziosa;
  • Trani con la sua bellissima cattedrale;
  • il museo e l'area archeologica di Egnazia.
Vi consiglio di affittare un'auto perché ci sono belle strade gratuite a scorrimento veloce.

Cosa mangiare a Bari? Sicuramente tanto pesce fresco, ma non solo:
  • imperdibile il crudo di pesce ricco di molluschi, tra cui le cozze pelose e poi le tagliatelle di mare: seppie tagliate a fettine e servite crude con limone;
  • assolutamente i panzerotti e la focaccia pugliese con i pomodorini;
  • la tiella riso, patate e cozze;
  • la brasciole di cavallo o vitello: involtini con caciocavallo e lardo e poi polpette e involtini di ogni tipo di carne e frattaglie.
Dove mangiare in provincia di Bari?
Vi consiglio di assaggiare i prodotti tipici a Suarte ad Andria che ha ottimi ingredienti del territorio e poi le burratine ripiene da Massarì a Polignano a mare.
A Bari da non perdere i panini e i panzerotti di Mastrociccio e i pasticciotti di Martinucci, che, anche se non sono tipici baresi, ci hanno completamente conquistato.
Un posto grazioso per cenare è Marì a Trani, con piatti tipici di carne.


Castel del Monte

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

lunedì 21 febbraio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - VALLE D'AOSTA e Fonduta

 

Ciao a tutti,
che dire, sarà che sono di origini Liguri, ma non sono molto da sport invernali o da passeggiate in montagna. Però mi piace parecchio andare in Valle d'Aosta a visitare castelli e a passeggiare per Aosta e le sue rovine romane.

FONDUTA ALLA VALDOSTANA



Fonduta alla valdostana


La fonduta è un piatto molto goloso che può essere servito in porzioni singole o in modo conviviale.

Ingredienti 
 - 300 gr. di fontina
 - 2 tuorli
 - circa mezzo bicchiere di latte

Tagliare la fontina a cubetti, metterla in una ciotola e coprirla con il latte. Lasciarla riposare dalle 12 alle 24 ore, io di solito la preparo la sera prima.
Scolate parte del latte che lascerete da parte e mettere la fontina in un pentolino a fuoco basso. Aggiungete i tuorli mescolando in continuazione ed aggiungete il latte poco per volta fino a che non abbia una consistenza cremosa.
Servite bollente negli appositi fornellini con la candelina sotto oppure in una normale ciotola di terracotta.

VALLE D'AOSTA

Aosta - Arco di Augusto


Oggi non vi parlo della parte culturale della Valle d'Aosta perché ci sono degli appositi post del blog, come quello che linko al fondo e altri che verranno pubblicati in futuro.

Quindi, cosa mangiare in Valle d'Aosta?
  • fonduta valdostana servita solitamente con crostini di pane;
  • taglieri con il famoso e ottimo lardo d'Arnad; la mocetta, un affettato magro fatto di carne di vacca invecchiata; la carne salada;
  • tagliatelle al ragù di cinghiale o di cervo;
  • le crespelle alla valdostana con l'immancabile fontina;
  • la zuppa della Valpelline, con pane, fontina, brodo di carne, cavolo e spezie;
  • cervo o camoscio in civet, uno spezzatino al vino rosso;
  • la carbonada, uno spezzatino di vitello;
  • la cotoletta alla valdostana, ripiena di prosciutto e formaggio;
  • il blue d'Aosta, la fontina e tanti altri buonissimi formaggi come le tome di alpeggio;
  • e poi polenta e polenta in tutti i modi, concia (con il formaggio) o servita come contorno.
  • e molto, molto altro.
E per finire la crema di Cogne (con panna, rum e cioccolato) accompagnata dalle tegole (biscotti sottili); il caffè alla valdostana, un caffè corretto con grappa, zucchero, scorze di limone e chiodi di garofano, servito nell'apposita grolla dell'amicizia in legno e il genepy, un liquore alle erbe tra cui l'artemisia.
In Valle d'Aosta hanno anche ottimi vini!

Dove mangiare ad Aosta?
Di posti dove mangiare in centro ad Aosta ce n'è un'infinità. A noi piace alloggiare e cenare ad Aosta perché si fanno due passi ma è tutto molto comodo e vicino, senza bisogno di dover prendere l'auto per andare a cena.
Dunque in centro ad Aosta consigliamo: L'osteria in Via Porta Pretoria, Hosteria al Calvino e, per chi è in cerca di un pranzo o di un panino veloce ma di qualità: Ocio.


http://librimugugnocioccolato.blogspot.com/2017/09/valle-daosta-aosta-romana.html

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 13 febbraio 2022

RICETTE - Spezzatino al vino rosso con polenta


Ciao a tutti,
oggi una ricetta invernale

SPEZZATINO con POLENTA

Spezzatino al vino rosso


Ingredienti per lo spezzatino
carne di bovino per spezzatino, quindi non troppo magra
vino rosso corposo
qualche fettina di cipolla, olio e sale
spezie: 3 bacche di ginepro, foglie di alloro, rosmarino, coriandolo (opzionale)

Per quanto riguarda la polenta, io uso quella istantanea per fare prima e non dovermi spezzare il braccio

Preparazione 
Fate soffriggere la cipolla, poi aggiungete la carne bagnandola con il vino rosso e aggiungendo il sale e le spezie. Nel caso in cui si asciughi durante la cottura potete aggiungere altro vino, acqua oppure brodo di carne. Fate cuocere per circa 20-30 min. dipende dalla dimensione dei pezzi di carne.


Un saluto,
alla prossima.
Patrizia 

domenica 6 febbraio 2022

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - BARCELLONA e Sangria

 

Ciao a tutti,
oggi torniamo virtualmente in Spagna.
SANGRIA


Sangria versione pesche e mele

La sangria è una bevanda a base di vino e frutta tipica di tutta la Spagna e ce ne sono molte versioni.

Ingredienti
  • 1 bottiglia di vino rosso
  • 1 kg di pesche
  • 1 arancia
  • un po' di scorza di limone non trattato grattugiata
  • 50 gr. di zucchero di canna
  • cannella in polvere
  • gin (opzionale, per dare una nota più aspra e alcolica)
In una ciotola mettere le pesche e l'arancia divisa in spicchi cui avrete tolto la pellicina bianca e aggiungete gli altri ingredienti. Lasciate riposare in frigo per una giornata.

Questa la ricetta classica cui potrete aggiungere altra frutta, come delle mele, dei chiodi di garofano o sostituire il vino rosso con vino bianco o spumante. Se invece volete renderla più leggera, adatta anche a chi non è abituato a bere, potete aggiungere un pochino di gassosa, riducendo un po' lo zucchero.

Dove mangiare a Barcellona?

Per uno spuntino veloce in tutta la Spagna, ma non solo, i 100 montaditos una catena che fa piccoli panini (montaditos, appunto) e piatti tipici spagnoli a prezzi molto contenuti
mentre a Barcellona Lizzaran davanti alla Sagrada Familia.


BARCELLONA

Barcellona è una città molto bella anche se, una delle prime cose che ci hanno detto non appena arrivati sulla Rambla è stato di fare attenzione alle borse, anche mentre eravamo seduti dentro al ristorante.
Da non perdere, con attenzione, quindi:
  • assolutamente la Sagrada Familia che non è una semplice chiesa ma un luogo magico in continuo divenire, iniziata nel 1882 e ancora non terminata;
  • e insieme alla Sagrada Familia gli altri bellissimi lasciti architettonici di Gaudì: il Parc Guell, Casa Pedera, Casa Milà e Casa Batlò;
  • una passeggiata sulla Rambla, la strada che da Placa de la Catalunya porta alla statua di Colombo; 
  • il Passeig de Gracia;
  • ma anche la piccola rambla che è più tranquilla, ha molti localini carini e da cui si può raggiungere la spiaggia di Barcellona, la Barceloneta, per una pausa rilassante;
  • il Barrio gotico con la Cattedrale e la città vecchia;
  • la zona del porto con la Rambla del mar;
  • merita assolutamente anche una salita con i mezzi pubblici al Montjuic e una visita al castello, potrete poi scendere a piedi fino al museo Nazionale di Arte Catalana e alla Fontana Magica;
  • per chi ama l'arte moderna: il museo di Picasso e la Fondazione Mirò;
  • il parco della Ciutadella, dove una volta sorgeva la cittadella fortificata di Barcellona.

Cosa mangiare a Barcellona?
  • tapas e pinchos per un aperitivo. Le tapas devono il loro nome dal fatto che erano delle fette di pane farcite che mettevano sopra ai bicchieri di vino quello che adesso sono i pinchos: piccole fette di pane farcite che sono dei finger food, mentre le tapas si sono modificate e sono dei veri e propri piatti in porzioni piccole e, di solito, prezzi elevati: tortilla di patate, polpette, spiedini di carne, crocchette di formaggio, patatas bravas, ecc.
  • la Butifarra, salsiccia di maiale;
  • la Zarzuela, zuppa di pesce catalana;
  • Pa amb tomaquet, semplice piatto di pane e pomodoro;
  • l'Escalivada, un mix di verdure grigliate, quali melanzane, peperoni e cipolle con pane tostato e acciughe;
  • il pollo alla catalana, pollo arrosto aromatizzato;
  • Canelons, un primo piatto importato dalla cucina italiana e rivisitata dalla cucina catalana;
  • l'aioli, una maionese all'aglio con cui condire i vostri piatti;
  • come dolce vi consiglio assolutamente la crema catalana e i churros;
  • attenzione che Barcellona non è zona di paella, quindi potrete trovarla ma non è sicuramente un piatto tipico, è più facile trovare l'arroz negro.

Dove mangiare a Barcellona?

Restaurante Parrilla Alfonsina Diputacio, 379, 08013 Barcelona Spagna - per una bella grigliata di carne argentina o spagnola

Restaurante Portoles C/ de la Diputació, 375, 08013 Barcelona, Spagna per una cucina catalana casalinga a prezzi ottimi

Per lo shopping, in Spagna, oltre ai mille negozietti? El Cort Englès, ovviamente!

Un saluto
alla prossima,
Patrizia