mercoledì 24 gennaio 2018

ANGOLO DEL MUGUGNO - Pomeriggio al Teatro dei Cafoni

Domenica scorsa sono stata a teatro a vedere un balletto. Diciamo che si è trattato di un 

POMERIGGIO AL TEATRO DEI CAFONI


Non era la prima volta che andavo a teatro ma il pubblico del balletto mi era sempre sembrato di un certo livello per lo meno come educazione.
Sabato sono stata smentita. Mi chiedo se forse abbiamo preso, senza saperlo, il biglietto per lo spettacolo riservato ai cafoni o se la cosa era implicita col fatto che i biglietti fossero disponibili anche con i coupon e ci abbiamo trovato gente che non era mai stata a teatro e probabilmente neppure al cinema, tutto sommato.

Per tutto lo spettacolo la gente ha continuato ad alzarsi e sedersi che pareva di stare alla stazione. Ad un certo punto qualcuno ha iniziato a giocare con il tendone che copriva l'ingresso di sicurezza vicino al palco in un'alternanza fastidiosissima di luci ed ombre.
Il buio della sala veniva continuamente illuminato dalle luci dei cellulari che riprendevano e immortalavano la scena: con e senza flash.
Ma il premio per la cafoneria è stato vinto da una coppia di attempati in abito da sera. Lei sfoggiava un "parrucco" biondo ad hoc per il teatro: una nuvola riccia che copriva la visuale a tutti quelli che le stavano dietro. Ad un certo punto i simpaticoni hanno tirato fuori un tablet e lo hanno alzato tipo coppa campioni per riprendere lo spettacolo, occludendo la visuale a tutti quelli dietro... ma certo, al mondo esistono solo loro!!
Al termine dello spettacolo, la gente è corsa via senza neppure applaudire i ballerini, forse pensando che si trattasse dei titoli di coda di un film e non di gente che si era fatta il culo per tre ore e meritava una certa dose di applausi.

Molto bello lo spettacolo: Il lago dei cigni di The Russian Stars.

Bocciata la location (come va di moda dire)... diciamo che il Teatro Nuovo di Torino è troppo obsoleto per il tutto esaurito, la visibilità è accettabile solo nella prima metà della sala se davanti non hai giocatori di basket o cafonazzi!

Rimpiango il mondo del teatro prima dell'avvento degli smartphon, anche se basterebbe essere educati: spegnerli e metterli in borsa o in tasca!


Un saluto,
alla prossima
Patrizia