domenica 15 dicembre 2024

PIEMONTE - Pinerolo - Museo Storico dell'arma della Cavalleria


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un museo molto interessante e gratuito a Pinerolo che è una cittadina molto bella che merita sicuramente una passeggiata


Museo Storico dell'arma della Cavalleria



Il museo si trova in  un’ala dell’ex Caserma Fenulli, un tempo Principe Amedeo, già sede, a partire dal 1849, e per circa un secolo, del Comando della Scuola di Applicazione di Cavalleria.
Si tratta di un museo molto ampio, su tre piani e anche molto vario. 


Ha una sezione dedicata a mezzi corazzati e carri armati, poi una molto grande di soldatini con ricostruzioni molto interessanti sulla battaglia di Waterloo, una sezione su varie battaglie, una sulla prima e una sulla seconda guerra mondiale. Inoltre vi sono esposti molte divise da tutto il mondo e cimeli di eroi dell'arma della cavalleria.

La cappella

Elmo

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

Alcuni soldatini


https://www.museocavalleria.it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: *


domenica 8 dicembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Cappadocia

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un sito della Turchia dove troverete natura e archeologia insieme



Cappadocia


Tramonto



Cosa vedere in Cappadocia?
partiamo dalla città ove si trova l'aeroporto della Cappadocia, ovvero Kayseri l'antica Cesarea che ci riporta alla mente tanti episodi biblici.

Ürgüp una bella cittadina turistica con tanti cave hotel e appartamenti, ottima come punto di appoggio per visitare la Cappadocia.

Il Museo all’aperto di Goreme, la più spettacolare e famosa tra le valli della Cappadocia, disseminata di colonne rocciose intagliate nel tufo che prendono il nome di "camini delle fate". Dove potrete ammirare delle chiese cristiane con bellissimi affreschi.

Goreme

La Valle di Devrent, dove il tempo ha eroso la roccia formando dei picchi, dei coni e degli obelischi. E' chiamata anche Valle rosa e Valle dell'Immaginazione perché le formazioni rocciose possono sembrare tante cose diverse a seconda di chi guarda. Abbiamo infatti: il cammello, gli amanti, Napoleone e tante altre cose.

Devrent - Cammello

La Valle di Pasabag, detta pure Valle dei Monaci per le formazioni in tufo intagliate a forma di cono, suddivise a loro volta in coni più piccoli, che in passato servivano da rifugio agli eremiti.

Valle di Pasabag o Valle dei Monaci

La Valle di Zelve, un antico villaggio rupestre che si sviluppa nei fianchi di tre valli adiacenti.

Ozkonak, fondata intorno al IV secolo a.C., si tratta di uno dei rifugi sotterranei conosciuti come “città sotterranee”, dove le persone si rifugiavano durante le incursioni nemiche portando con sé anche i loro animali.

Cavusin, dove potrete visitare uno straordinario villaggio troglodita, abbandonato e arroccato su una falesia. 

Cavusin

La Valle di Ihlara, che contiene una straordinaria densità di monumenti, con circa 60 tra chiese bizantine, cappelle, monasteri e grotte di eremiti dove fare una piacevole passeggiata e bere qualcosa sul bar con dehor sul fiume.

Valle di Ihlara

la Valle dei piccioni Güvercinlik Vadisi, così chiamata perché c'erano molte piccionaie costruite per attirare piccioni i cui escrementi erano usati come fertilizzante.

Valle dei piccioni

L’antica cittadina di Avanos.

La Cittadella di Uchisar, situata all’interno di un cono di roccia di tufo.

Uchisar

Una bella esperienza ma costosa da fare in Cappadocia è il giro in mongolfiera, solitamente organizzato al mattino presto per ammirare il sole che sorge sulla valle di Goreme.

Meno costosa ma meno spettacolare anche se più divertente, il giro in Jeep per ammirare le chiese rupestri.


Valle di Pasabag

Toilet: quasi tutti i siti turistici hanno dei servizi igienici, solitamente a pagamento. Potrete pagare in moneta turca o in euro ma attenzione al resto!

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 1 dicembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Konya e il Caravanserraglio di Sultanhani


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di due luoghi in Turchia molto diversi tra loro


Konya e il Caravanserraglio di Sultanhani

Mausoleo di Mevlana - Konya

La città di Konya è legata al fondatore del movimento dei dervisci rotanti, Gialal al-Din Rumi, un sufi mistico persiano noto anche come Mevlâna o Rumi. 
Ala al-Din Kayqubad, il sultano selgiuchide che aveva invitato Mevlâna a Konya, offrì il suo giardino delle rose come luogo di sepoltura del padre di Rumi, Baha' ud-Din Walad (anche noto come Bahaeddin Veled), quando questi morì il 12 gennaio 1231. Quando Mevlâna morì, il 17 dicembre 1273, venne inumato vicino a suo padre.
Qui potrete visitare il Mausoleo trasformato in museo e luogo di pellegrinaggio. A Konya hanno costruito anche un palazzetto per le esibizioni dei Dervisci. 

Sepolture all'interno del Mausoleo  - Konya


Sulla strada Konya-Nevşehir, parte dell'antica via della Seta, si trova un caravanserraglio ogni 35 km, dove, dopo una giornata di viaggio, viandanti e mercanti trovavano riparo da predoni e luoghi dove rifocillarsi, lavarsi e pregare.

Ingresso del Caravanserraglio

Il caravanserraglio di Sultanhani o Sultan Han sorge a circa 100 km da Konya. Costruito nel 1229, è considerato uno dei più begli esempi di architettura selgiuchide in Turchia. Con una superficie di 4.900 metri quadrati, è il più grande caravanserraglio medievale della Turchia. Al centro del cortile aperto si trova la più antica moschea quadrata della Turchia, un ambiente piccolo ai cui lati si trovano le stalle con sopra gli alloggi, al fondo una grande sala probabilmente usata come stalla. Vi potrete ammirare una bella esposizione di tappeti turchi.

Moschea quadrata al centro del cortile del Caravanserraglio


Stalla del Caravanserraglio


Un saluto
alla prossima,
Patrizia

Konya e i Dervisci rotanti

domenica 24 novembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Hierapolis e Pamukkale

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di sito della Turchia dove troverete natura e archeologia insieme

Hierapolis e Pamukkale

Hierapolis



Teatro romano al tramonto

Pamukkale il cui nome tradotto in italiano significa “fortezza di cotone” e dove le concrezioni calcaree hanno formato una serie di pozze bianche piene di acqua termale che scendono lungo la collina creando un panorama incredibile e unico al mondo.
Ancora oggi è possibile bagnarsi nelle acque termali, considerate da sempre taumaturgiche.

Pammukale


Hierapolis fu una città greca e poi romana della Frigia, ebbe il suo massimo splendore nel II e III secolo d.C., fu distrutta da un terremoto e ricostruita nel 17 d.C. Restano delle rovine in particolar modo il tempio di Apollo dove si trovava un oracolo con il Plutonium, una fonte termale dedicata a Plutone, dio dell'oltretomba, da cui si alzano gas termali; il teatro romano che poteva contenere fino a 12.000 spettatori e la tomba sul luogo del martirio dell'apostolo Filippo, vicino ad una chiesa bizantina. Più in alto si trovano le poche rovine del teatro ellenistico.

Plutonium

A Hierapolis si trova una grande necropoli dove sono state trovate sepolture di molte religioni e culture in quanto molte persone malate venivano a bagnarsi nelle acque termali con la speranza di guarire e qui morivano. Il teatro stesso era usato a scopo terapeutico, come consuetudine nell'antica Grecia.


Teatro romano


Un saluto
alla prossima,
Patrizia

Pammukale

domenica 17 novembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Efeso


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di uno dei più grandi siti archeologici della Turchia e d'Europa



Efeso



Efeso è stata una delle più grandi città romane dell'Anatolia, presente già dall'età del rame, poi sotto i Lidi, Alessandro Magno, i Macedoni e infine i romani. Fu la più grande città in Asia dell'impero bizantino in epoca medievale e perse importanza quando perse il porto che venne insabbiato dai sedimenti di un fiume, nonostante i tentativi di mantenerlo attivo.
Efeso oggi si trova a circa cinque km dalla costa.

Biblioteca di Celso

Secondo il poeta greco Creofilo, la città sarebbe stata fondata, come aveva indicato un oracolo, nel luogo in cui “un pesce si sarebbe mostrato e dove li avrebbe condotti un cinghiale". Il nome Efeso deriverebbe da quello di un'amazzone lidia che per prima aveva onorato Artemide e l’aveva qualificata come Efesia, ovvero "di Efeso".


Tra le cose che potrete ammirare ad Efeso sicuramente sono da ricordare le rovine del Teatro, del piccolo tempio di Adriano, della Biblioteca di Celso e dei numerosi stabilimenti di bagni pubblici. 
Ridotte a una singola colonna sono invece le testimonianze di quello che fu il più celebre monumento di Efeso e, secondo Pausania, il più grande edificio del mondo antico: il tempio di Artemide, una delle Sette meraviglie del mondo, raso definitivamente al suolo nel 401 per ordine di Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli. 
Nota anche per aver dato i natali ad Eraclito di Efeso, tra i maggiori filosofi presocratici, e per essere stata anche una delle sette chiese dell'Asia citate nel Libro dell'Apocalisse di San Giovanni che qui morì. Vi si trova anche la casa di Maria dove, secondo una leggenda, la madre di Gesù avrebbe passato gli ultimi anni della sua vita dopo essere stata portata qui da Giovanni cui Gesù avrebbe affidato la propria madre.


Nel sito archeologico potrete anche godere di una bella ricostruzione virtuale della storia della città dalla sua fondazione fino all'arrivo dei cristiani.




Un saluto
alla prossima,
Patrizia

Teatro

domenica 10 novembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Izmir

 

Ciao a tutti,
conosciuta dagli italiani come Smirne



Izmin




è una bella città costiera sull'Egeo, terza come numero di abitanti dopo Ankara ed Istanbul. Si tratta di una città moderna con molta vita notturna.

Cosa vedere ad Izmir?     

  • sicuramente una passeggiata lungo il Kordon, cioè il lungomare, dove troverete tantissimi localini di pesce
  • la suggestiva agorà
  • il museo archeologico
  • il Mercato di Kemeraltı, il labirintico bazar sito nell’antica agorà e risalente al XVII secolo
  • la Clock Tower of İzmir - İzmir Saat Kulesi
  • la Moschea Salepçioğlu - Hacı Ahmet Sait Salepçioğlu Camii
  • il Kedifekale, noto anche come Castello di Velluto


Passeggiando lungo il Kordon vi imbatterete in questa statua:



da qui, andando verso l'entroterra, vi si apriranno tante stradine piene di street food ma non solo di tutti i tipi: turco, sushi, bar irlandesi, birrerie, locali di tapas, italiani e quant'altro. Un vero e proprio paradiso della movida.

Di cosa mangiare in Turchia abbiamo già parlato ma cosa mangiare di locale a Izmir?
  • boyoz, piccoli panini fritti con un po’ di salsa tahina nell’impasto
  • kumru, panini morbidi a base di formaggio kaşar stagionato, salsiccia e passata di pomodoro
  • Söğüş, un involtino di lingua, guancia e cervella bollite e servite fredde con cipolla tritata, prezzemolo, menta, pomodori, cumino e peperoncino
  • sübye una bevanda a base di semi di melone e acqua zuccherata, attenzione, lo stesso nome secondo Google translate (per quello che vale) indica anche la seppia!
  • Şambali, una torta di semolino, mandorle e yogurt imbevuta di sciroppo e farcita di panna


Immancabile cane - mezzo pastore dell'Anatolia - che dorme sul Kordon


Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 3 novembre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA - Istanbul

 

Ciao a tutti,
il nostro viaggio virtuale in Turchia non può che partire dalla sua città più conosciuta, anche se non è la capitale della Turchia.
Non parlerò di Ankara nei miei post perché ancora non l'ho visitata ma merita sicuramente un viaggio.

Istanbul

Vista dal Corno d'oro



Istanbul si trova a cavallo tra Europa e Asia, sullo stretto del Bosforo; ha avuto molti nomi: Costantinopoli, Bisanzio e già questo vi fa capire come sia sempre stata un crocevia di popolazioni e ambita da molti per il suo controllo sullo stretto del Bosforo che unisce il Mar di Marmara e il Mar Nero e quindi mette in comunicazione Europa ed Asia.

Una città ricca di storia e di moschee ma anche di siti archeologici romani, un po' come il resto della Turchia. Una città molto grande, con 15 - 20 milioni di abitanti e un traffico molto intenso.
Il nuovo aeroporto internazionale non è vicinissimo alla città ma è un immenso centro di interscambio con il resto del mondo ed è stato eletto miglior aeroporto del mondo nel 2024; Istanbul ha anche un altro aeroporto dedicato soprattutto ai voli interni. Inoltre la compagnia di bandiera, la Turkish Airlines è davvero un'ottima compagnia con cui viaggiare, oltretutto adesso, con il volo diretto da Torino, Istanbul è davvero vicinissima!

Moschea blu

Cosa vedere ad Istanbul?
Mi limiterò qui alla parte europea che è anche la parte con maggior punti di interesse e storici.
  • la visita non può che partire da Piazza Sultanahmet, sede dell’antico Ippodromo, in cui si svolgevano le corse delle bighe; con i suoi obelischi e la fontana tedesca
  • sulla piazza si trova anche la Moschea del Sultano Ahmet famosa come Moschea Blu, anche se la sera si tinge magicamente di rosa, conosciuta per le sue maioliche del XVII secolo
  • il Palazzo Imperiale di Topkapi dimora dei Sultani per quasi quattro secoli, la cui architettura con le magnifiche decorazioni e gli arredi rende  testimonianza della potenza e maestosità dell’Impero Ottomano, non perdere la sezione Harem e soprattutto quella dei gioielli con il famoso pugnale con gli smeraldi protagonista di molte storie e il diamante del fabbricante di cucchiai, uno dei diamanti più grandi al mondo
  • i Musei archeologici di Istanbul o İstanbul Arkeoloji Müzeleri con la loro ricchissima collezione tra cui ricordiamo il sarcofago di Alessandro Magno (anche se non è proprio il suo)
  • la Moschea di Santa Sofia, capolavoro dell’architettura bizantina in cui si trovano ancora degli antichi mosaici cristiani
  • la Cisterna Basilica, così chiamata perché sopra vi sorgeva una Basilica, costruita sotto il regno di Giustiniano I nel 532, il periodo più prospero dell'Impero Romano d'Oriente. 
Palazzo del Topkapi

E tutto questo senza quasi allontanarsi dalla piazza!
Poco lontano si trovano anche 
  • la Moschea di Rustempasa costruita nel 1560 da Sinan per Rustem Pasa, genero di Solimano il magnifico
  • il Mercato delle Spezie, conosciuto anche con il nome di Mercato Egiziano e accanto ad esso la Yeni Cami o Moschea Nuova
  • il Gran Bazaar, il più grande mercato coperto al mondo, caratterizzato dal tetto a cupole e formato da un dedalo di vicoli e strade.
  • Il ponte di Galata con tutti i suoi ristorantini di pesce per un pranzo o una cena tipici 
  • e il Ponte della metropolitana sul Corno d’oro da cui fare delle belle foto della città.
E dall'altro lato del Corno d'oro?
La zona di Galata con la sua bella torre e Piazza Taksim.

Acquedotto di Valente

Noi abbiamo trovato molto godibile la zona di Fatih dove Fatih - il conquistatore - è il laqab di Mehmed II
  • Moschea di Shehzade o Shehzade Cami
  • Acquedotto di Valente - Bozdoğan Kemeri (Valens Su Kemeri) il principale sistema di fornitura di acqua nel periodo tardo antico e medievale, per la città di Costantinopoli. Completato durante il regno di Augusto Valente, nel 368.
  • Moschea di Fatih o Fatih Camii, una moschea ottomana. Ricostruita dopo essere stata distrutta da un terremoto nel 1766, è il primo grande esempio di architettura turco-islamica a Istanbul e ha rappresentato una tappa importante nello sviluppo dell'architettura ottomana. La moschea di Fatih era un complesso di edifici religiosi e civili, senza precedenti, costruito ad Istanbul nel periodo 1463-1470 per ordine di Fatih Sultan Mehmed, sul sito della chiesa bizantina dei Santi Apostoli, che era in rovina dai tempi della quarta crociata e che venne definitivamente demolita nel 1462
  • Scendendo verso il corno d'oro vi imbatterete in splendidi scorci panoramici e in un piccolo cimitero con la tomba di Mehmet Emin Tokadi. Costui era il figlio di uno dei derwish di Aziz Mahmud Amawi. Nato a Tokat, in epoca ottomana, morì a Istanbul. Soprannominato Jemaleddin, era ufficialmente conosciuto come Abul-Amana e Abu-Mansur. È uno dei famosi santi sufi di Istanbul e ha scritto molte opere in arabo, turco e persiano. 
  • Vicino al palazzo del municipio, in un piccolo slargo sorge la Colonna di Marciano Kıztaşı (Markianos Sütunu) eretta dal praefectus urbi Taziano (450 - 452  d.C.) e dedicata all'imperatore Marciano (450 - 457 d.C.) ormai praticamente in rovina. Realizzata in granito egiziano grigio-rosso, la colonna ha una base quadrangolare, composta da quattro lastre di marmo bianco decorate con cristogrammi dentro clipei su tre lati e con due Vittorie alate (o Nikai) che reggono uno scudo. Sulla colonna si trova un capitello corinzio sormontato da un piedistallo con quattro aquile poste agli angoli, sul quale era probabilmente posta la statua di Marciano. L'iscrizione sulla base dice «Osserva questa statua del princeps Marciano e la sua colonna, [eretta] perché il prefetto Taziano fece voto di questa opera».
  • Beyazit Square ufficialmente nota come "Piazza della Libertà" (in turco Hürriyet Meydanı) è la piazza di Istanbul, ubicata nel distretto Fatih su cui affaccia la Moschea di Bayezid II. Occupa il sito dell'antico Foro di Teodosio (già Forum Tauri di Costantino il Grande) e deve il suo aspetto attuale all'architetto Turgut Cansever che ne curò il riassetto nel 1958. Sugli altri lati della piazza si affacciano l'Università di Istanbul e la Torre di Beyazit. Sulla piazza si affacciano anche gli appartamenti Tayyare. La piazza è stata sito di drammatici eventi legati alla recente storia della Turchia: nel 1915 vi vennero impiccati venti esponenti del Partito Socialdemocratico Hunchakian (v. Genocidio armeno); nel 1969 vi si consumarono gli scontri della Domenica di sangue; nel 1978 vi si consumò il Massacro di Beyazit ad opera del gruppo terroristico dei Lupi grigi.
Dalla piazza, scendendo verso il mare che vedrete in lontananza arriverete al quartiere armeno, uno spaccato della vita della città ma perdibilissimo.

Tra le cose da non perdere inserite anche una gita in barca sul Corno d'Oro, l'antico porto durante il periodo bizantino e poi ottomano e sul Bosforo, ne troverete di tutti i prezzi!

Cisterna Basilica

Quello che invece potrete perdere di Istanbul sono il Galataport, che è un grande complesso commerciale e turistico sul lungo mare della sponda europea, a meno che non vogliate  visitare il Museo di Arte Moderna, l’edificio progettato da Renzo Piano.
E la Stazione Sirkeci una volta stazione dell’Orient Express con il suo museo della ferrovia.

Di cosa mangiare in Turchia abbiamo già parlato ma dove mangiare ad Istanbul?
Come dicevo in uno dei ristorantini sul ponte di Galata, noi abbiamo provato il Fish Point, oppure in uno dei locali in Piazza Taksim.
Consigliato a tutte le ore in quanto serve anche delle sontuose colazioni turche, il Resto Galata Terrace con un bellissimo affaccio sul corno d'oro.
Nella zona di Sultanahmet consigliamo l'Old Hipodrom restaurant, dove abbiamo assaporato dell'ottima cucina turca e siamo stati coccolati a prezzi più che onesti.



Moschea di Santa Sofia

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

lunedì 28 ottobre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA

 

Ciao a tutti,
oggi iniziamo un viaggio in un paese dalla lunga storia



Turchia


La famosa Moschea Blu che di notte diventa rosa


La Turchia è un paese che si sviluppa in orizzontale, dalla europea Istanbul all'Asia. La parte asiatica è decisamente più grande di quella europea che è quella che conosciamo meglio.
Leggendo i nomi dei luoghi della Turchia ci vengono in mente lezioni di storia e di catechismo, nomi che abbiamo sentito nella Bibbia ma anche nella mitologia.

La Turchia è un paese laico, in maggior parte musulmano ma è occidentale in molti suoi aspetti, un paese che vi sorprenderà per i suoi paesaggi, i monumenti ma anche per l'accoglienza della sua gente.

La Turchia è il paese dei cani e dei gatti. In ogni dove troverete gatti e cani di strada accuditi e sfamati dai cittadini. L'adorazione e accudimento dei gatti randagi potrete notarla in tutti i paesi dalla Croazia al Montenegro, Grecia e Turchia. Negli angoli troverete ciotole di acqua e cibo e non è raro vedere gatti seduti nei dehor dei locali pubblici come se ne fossero i proprietari.

Gatto nella vetrina di una gioielleria nel centro di Istanbul

Nei prossimi post parlerò dei luoghi della Turchia che ho visitato, raccontandoveli uno per volta ma iniziamo questo viaggio parlando di cucina.

Cosa mangiare in Turchia?
La colazione turca o kahvaltı è molto ricca e comprende:
  • çilbir uova in camicia condite con yogurt e burro alla paprika
  • sucuk tipica salsiccia speziata
  • menemen versione ottomana delle uova strapazzate con pomodori, pepe nero e peperoncini verdi
  • simit ciambella con semi di sesamo, queste ciambelle le vendono un po' ovunque, anche nella tangenziale di Istanbul, sempre bloccata dal traffico!

Antipasti e contorni
  • börek sfoglie di pasta ripiene con pecorino fresco, verdure e carne macinata, di solito si trovano al formaggio, in alcuni buffet li vedrete chiamati "involtini primavera", sono delizioni
  • filikas mezzelune di pasta phyllo con vari formaggi
  • dolma foglie di vite arrotolate con ripieno a base di riso, carne o verdure stufate, le stesse che trovate in Grecia
  • cacık intingolo cremoso preparato con yogurt, cetrioli e olio d’oliva, simile alla salsa tzatziki greca
  • mücver frittelle di zucchine con aneto, prezzemolo, uova e formaggio
  • Fagioli kuru fagioli bianchi con burro, pomodori e concentrato di pomodoro
  • muhammara crema peperoncino e aglio
  • mutabbal crema di melanzane
  • haydari crema yogurt e menta che molto spesso offrono tra gli antipasti nei locali
  • babaganoush crema melanzana e menta
Antipasti misti

Insomma, se non amate lo yogurt, la Turchia non è posto per voi: il loro yogurt senza zucchero e molto denso è quasi onnipresente ad ogni pasto!

Piatti principali
  • hunkar begendi spezzatino di montone servito su un purè di melanzane
  • Imam bayildi, o İmambayıldı, melanzane al forno farcite con verdure e arricchite con salsa di pomodoro, prezzemolo e olio d’oliva
  • ciufleticos involtini di melanzane con riso alla turca tostato nel burro
  • çorba zuppa di lenticchie rosse servita con crostini di pane
  • manti tortellini di forma triangolare ripieni di carne di agnello, cavallo o manzo macinata, bolliti o cotti al vapore e conditi con salsa fredda a base di yogurt di pecora, olio al peperoncino e concentrato di pomodoro
  • lüfer grigliato, pesce serra (Pomatomus saltatrix)
  • Lahmacun piadina condita con carne macinata, pomodoro, cipolla e spezie
  • Pide barchette di pasta farcite, simili a delle pizze alla pala ma più sottili
  • Gozleme crepes al formaggio e spinaci
  • Midye Dolma cozze ripiene
Pide mista


Kebap in turco indica genericamente la carne che può essere di
  • kuzu - zirh kebap  - agnello
  • dana – vitello
  • tavuk - pollo
quasi mai di maiale, essendo un paese a maggioranza musulmana, anche se il paese è laico, la richiesta di carne di maiale è poca e non molti macellai e locali la trattano.
La carne può essere preparata in molti modi:
  • döner kebap il classico arrotolato o panino con carne di agnello o pollo disposta su uno spiedo girevole e cotta rigirandola dinanzi a una griglia verticale, di cui vengono serviti sottili frammenti della superficie dorata
  • testi kebap con carne cotta alla brace o in grandi forni a legna in piccole anfore di terracotta chiuse con del pane, spesso viene incendiato al tavolo ed è un piatto molto pittoresco
  • shish kebap spiedini, solitamente di montone
  • İskender kebap carne a fette condita con salsa di pomodoro, yogurt e burro di latte di pecora
  • kofte polpette di carne con grano e peperoncino
  • balık-ekmek panino con filetto di sgombro fritto o grigliato 

Dolci
  • Baklava come quello greco, classico o al pistacchio
  • lokum - gelatine di frutta
  • turkish pudding ne esistono due diverse versioni: l'assur o ashura, aşure, a base di cereali, cannella, legumi e mandorle, lo zerde, fatto con riso e zafferano
  • kadayıf spaghetti con zucchero, noci, mandorle e panna montata
  • muhallebi budino di riso al latte
  • Turkish delights, dolcetti che ricordano un po’ il nostro salame di cioccolato.

Da bere
  • türk kahvesi il fortissimo caffè turco 
  • l'immancable turco o alla mela che vi offriranno molto spesso
  • ayran una bevanda a base di yogurt di pecora, acqua e sale 
  • raki un superalcolico a base di anice, simile all'ouzo greco
  • boza, densa e dolce bevanda ottomana fatta di cereali fermentati e cosparsa di cannella 
Avrete notato che molti piatti della cucina turca sono simili a quelli greci, questo perché Tuchia e Grecia sono sempre state strettamente connessi. Non esiste un vero e proprio popolo turco in Turchia, si tratta di un mix di culture e di popolazioni che si sono spostate nel corso dei secoli: medio-orientali, greci, romani. Questo fa sì che il razzismo in Turchia sia quasi del tutto assente, per lo meno quello basato sul colore della pelle cui siamo abituati nei nostri paesi.

hunkar begendi

Un saluto
alla prossima,
Patrizia