domenica 26 dicembre 2021

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - PIEMONTE


Ciao a tutti,
oggi per la rubrica di cucina etnica descrivo i piatti principali della mia regione, il


PIEMONTE

magari qualcuno che legge il blog ed è o meno piemontese, potrebbe scoprire qualcosa che non ha mai mangiato.
Innanzitutto diciamo che la cucina piemontese è molto varia e cambia non solo da provincia a provincia ma a volte anche da comune a comune, con ricette tipiche e gustose.
Qui mi limiterò ad elencare i piatti più conosciuti.

ANTIPASTI
- vitello tonnato, l'antipasto principe della cucina piemontese: girello di bovino in salsa tonnata, ci sono due tipi di salsa tonnata, quella che ha una base di maionese e quella alla vecchia maniera con il tuorlo sminuzzato e meno cremosa. Viene sempre guarnito con capperi;
- immancabili in un antipasto piemontese, gli affettati misti tipici della zona in cui si sta mangiando;
- battuta al coltello, carne solitamente di fassona tritata al coltello, mangiata cruda condita con olio, limone, sale e pepe. A volte anche con aglio, tuorlo d'uovo o tartufo;
- carne all'albese, fettine di carne di bovino sottilissime, viene mangiata cruda e condita con olio, sale e limone;
- tomini al verde, si tratta di formaggio fresco servito con salsa verde, c'è anche la variante "elettrica" servita con peperoncino o salsa al peperoncino e quelli rossi serviti con il bagnet ross;
- antipasto piemontese o giardiniera, un antipasto di verdure miste in olio d'oliva, si tratta di una conserva che viene servita da sola o con tonno o uova sode;
- insalata russa la cui origine è controversa, in Piemonte esisteva l'insalata rusa fatta con le barbabietole mentre in Russia la chiamano insalata Olivier, dal nome di un cuoco francese dell'Hermitage; attualmente si tratta di un piatto solitamente con patate, carote e piselli lessi in maionese e a volte con tonno;
- peperoni con bagna cauda o con salsa alle acciughe;
- flan di verdure, sformatini di verdure, uova e formaggi solitamente serviti ricoperti di besciamella;
- cipolle ripiene con pane, amaretti e uvetta ma anche con carne o verdure e uova;
- acciughe al verde, acciughe desalate in una salsa al prezzemolo e aglio;
- uova al tartufo, solitamente in camicia o in cocotte;
- caponet o pèss coj (pesci cavolo) , involtini di verza ripieni di carne e pan grattato;
grissini, pasta di pane tirata a mano, secondo la leggenda nati perché il principe Vittorio Amedeo II di Savoia faticava a digerire il normale pane; c'è la variante rubatà (caduta o rotolata) e quello stirato.

PRIMI PIATTI
- Taiarin, sono delle tagliatelle molto sottili che vengono di solito servite al ragù o al tartufo;
- Agnolotti, ravioli ripieni di carne serviti solitamente al burro e salvia, al ragù bianco o al sugo d'arrosto; ottimi quelli ripieni di fassona, se vi capita di trovarli;
- Agnolotti del Plin o solo Plin, dei piccoli agnolotti di carne dalla forma particolare perché vengono chiusi tra due dita con un "plin"! Vengono serviti in brodo, asciutti o anche al tovagliolo;
- Risotto al Castelmagno o al vino rosso;
Gnocchi al Castelmagno.

SECONDI PIATTI
- innanzitutto la carne di Fassona piemontese, la razza di bovini da carne allevata in Piemonte;
- ma anche la Vicciola, una razza di bovini da carne che viene allevata a nocciole e la cui carne prende un gusto caratteristico, si tratta di un tipo di carne molto raro e gourmet;
- il bollito misto  composto da tagli di carne particolari quali coda, muscolo, lingua e testina ma anche cappone e zampone o cotechino e accompagnato da  verdure e salse quali senape, bagnet verd (a base di prezzemolo, aglio e acciughe) e bagnet ross (a base di pomodoro e peperoncino);
- Brasato al vino rosso, il più pregiato è al Barolo;
- Rane fritte;
- Trippa di Moncalieri.


PIATTI UNICI
- il fritto misto alla piemontese, in cui viene impanato e fritto un po' di tutto: verdure, carne, pesce, cervella, frattaglie, mela, semolino, ecc. Il fritto misto può arrivare a contare fino ad una trentina di pezzi diversi e la sua composizione è variata nel corso degli anni;
- bagna cauda, un piatto tipico della tradizione contadina che viene fatto soprattutto nel mese di novembre e comunque nei mesi freddi. Si prepara una salsa con aglio, acciughe e olio d'oliva che viene servita in appositi fojot monoporzione con sotto una candelina che permette di mantenere calda la salsa in cui vengono intinte verdure per lo più crude: cardi, ciapinabot (topinambur), cavolo verza, patate bollite, ravanelli, cipollotti;
- carpione alla piemontese, si tratta di fettine di carne e zucchine impanate e fritte lasciate a marinare anche un paio di giorni in un liquido composto prevalentemente da aceto, vino bianco, salvia, aglio e cipolla. Viene servito freddo come antipasto o piatto unico;
- fonduta al tartufo, una fonduta di formaggio, solitamente fontina, con scaglie di tartufo un cui vengono intinti crostini di pane o verdure.


DESSERT
- bonet, un budino di cacao, amaretti e liquore;
- semolino dolce fritto;
- zabaione, una crema servita calda o fredda a base di uova, zucchero e liquore;
- pesche ripiene di amaretti e cacao;
- frittelle di mele;
- goffri, delle frittelle fatte in una piastra apposita che una volta veniva unta con il lardo;
- paste di meliga, frollini preparati con la farina di mais antico piemontese;
- baci di dama, due biscotti a forma di cupola uniti da una crema al cioccolato;
- gianduiotti, il cioccolatino tipico torinese con cacao e nocciole;
- torta di nocciole;
- marron glacé, ricetta la cui paternità è controversa tra Piemonte e Francia, si tratta di castagne glassate con lo zucchero.

E DA BERE?
Per iniziare il Vermuth, un liquore aromatico nato in Piemonte, poi ottimi vini bianchi e rossi
e per finire il bicerin, una bevanda con cioccolato, caffé e crema di latte oppure un vino liquoroso come un Barolo chinato o un Erbaluce passito e ovviamente spumanti e vini moscato dal profumo caratteristico.
Per quanto riguarda i vini bianchi citiamo Cortese, Erbaluce, Arneis, Favorita;
per i rossi: Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Barbera, Ruché, Spanna, Vespolina, Ghemme, Grignolino, Dolcetto e per chi ama i mossi: Freisa, Bonarda e Malvasia, questi ultimi due sono amabili.
Per quanto riguarda i liquori, citiamo il bicerin (al cioccolato), il Genepì alle erbe (artemisia alpina), il Ratafià liquore di ciliegie, il liquore alla menta di Pancalieri e ovviamente grappe di ogni tipo!


Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 19 dicembre 2021

CUCINA ETNICA - Pepperoni Pizza

 


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di una curiosità della cucina statunitense.

PEPPERONI PIZZA



Magari molti di voi lo sapranno già ma altri si saranno stupiti nel sentire che una delle pizze più amate dagli americani e onnipresente in film e serie TV è la Pepperoni pizza.
Ma il nome non deve trarvi in inganno, in quanto non si tratta di una pizza ai peperoni.

PEPPERONI negli Stati Uniti è il nome di un salame creato alla fine del 1800 ed è tutt'ora uno dei salumi più venduti. Si tratta di un salame di carne mista di manzo e maiale, a grana fine, affumicato e un po' piccante che deve il suo nome alla presenza del pepe = PEPPER in inglese.

Parte dell'equivoco qui in Italia è dovuto al fatto che nelle traduzioni proprio dei film e delle serie TV, molto spesso Pepperoni Pizza diventava pizza ai peperoni.

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

lunedì 13 dicembre 2021

VALLE D'AOSTA - Castel Savoia


Ciao a tutti,
forse non tutti lo sanno ma in Valle d'Aosta c'è un vero e proprio castello da fiaba

Castel Savoia

Castel Savoia in una giornata uggiosa

Il castello si trova a Gressoney-Saint-Jean in località Belvedere. In prossimità del castello c'è un piccolo parcheggio e, se lo trovate pieno, dovrete tornare a parcheggiare verso il torrente Lys.

Il castello venne realizzato dalla regina Margherita di Savoia che era solita andare in villeggiatura a Gressoney-Saint-Jean, dove era molto amata dalla popolazione.
Se all'esterno il castello ha l'aspetto di un castello da fiaba, con il bellissimo giardino ricco di piante provenienti da tutto il mondo e le sue torrette con il tetto azzurro, l'interno non è da meno con le boiserie e i molti richiami alla regina Margherita; il bellissimo scalone, il tavolo da biliardo, le librerie e gli altri arredi.
Dalla vetrata del castello, nelle giornate serene, è possibile godere di un'impagabile vista sul Monte Rosa.
Insomma, una meta da non perdere!

                         La sala del biliardo


Punteggio: ***
Punteggio per famiglie con bambini: ***


Lo scalone principale



domenica 5 dicembre 2021

PIEMONTE - Castello di Uviglie

 


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un posto ricco di storia, alchimia e buon vino: il

Castello di Uviglie
a Rosignano Monferrato.

Castello di Uviglie



Abbiamo fatto una visita guidata che, partendo dai giardini del castello, ci ha svelato il territorio del Monferrato, la storia del territorio e del castello e i richiami alchemici presenti nelle decorazioni e nella progettazione dello stesso.

La visita è terminata nelle cantine storiche del castello dove si produce vino da centinaia d'anni fino ad arrivare alle stanze di produzione attuali e ad una piacevole e moderna sala degustazione dove abbiamo assaggiato tre ottimi vini accompagnati da schiacciatine. Dopo la degustazione, su nostra richiesta e senza impegno, c'è stato portato il listino prezzi di vini e grappe di Barbera.

Le offerte del castello sono molteplici: è possibile fare la visita del castello, con o senza degustazione, la sola degustazione nelle cantine, acquistando i vini all'enoteca del castello, soggiornare in mini-appartamenti all'interno del castello o anche affittare alcune sale per eventi privati.

Cappella del castello



http://www.castellodiuviglie.com/index.php

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: **





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domenica 28 novembre 2021

COPENAGHEN - Museo Nazionale Danese - Approfondimento

Ciao a tutti,
ho deciso che uno dei luoghi di Copenaghen meritasse un approfondimento: il 

Museo Nazionale Danese 

si tratta di un museo veramente stupendo e ricco di oggetti particolari. 
Ha diverse sezioni: preistoria, medioevo, rinascimento, monarchica (dal 1660 in poi), antichità classiche e medio oriente; una sala dedicata alla Groenlandia; una collezione etnografica; un gabinetto numismatico e una sezione dedicata ai più piccoli.

La sezione sulla Preistoria, la mia preferita, è articolata in Mesolitico, Neolitico, Età del Bronzo, Età del Ferro ed Età Vichinga. 
Ecco alcuni dei pezzi esposti più degni di nota.

In particolare, nella prima sezione, vi consiglio di ammirare splendidi portafortuna, ornamenti e oggetti rituali alcuni in ambra e altri fatti con corna decorate con motivi geometrici.

Animaletti d'ambra

Collane d'ambra

La sezione dell'età del bronzo è ricca di oggetti unici.

La Ragazza di Egtved è il nome attribuito ai resti ben conservati di una giovane donna dell'età del bronzo, vissuta all'incirca nel 1390-1370 a.C., la cui sepoltura è stata scoperta in Danimarca nel 1921, nei pressi di Egtved. La ragazza aveva circa 16-18 anni al momento della morte, era di costituzione magra, alta 160 centimetri, con corti capelli biondi e unghie ben curate. Vicino alla sua testa c'era una piccola scatola di corteccia di betulla che conteneva un punteruolo, spille di bronzo e una retina per capelli.
Nella bara furono inoltre rinvenuti fiori di achillea e un recipiente che aveva contenuto birra fatta con grano, miele, mirto di palude e mirtillo rosso. Il suo particolare vestito, che fece scalpore quando fu portato alla luce, è l'esempio meglio conservato di uno stile diffuso nel Nord Europa durante l'età del bronzo. Indossava una tunica a mezze maniche e minigonna di lana, quest’ultima impreziosita da una cintura di tessuto con un bell’elemento ornamentale centrale bronzeo: un disco con incisioni a spirale. Alcuni ipotizzano che potesse essere una sacerdotessa del Sole, per via della decorazione della cintura che ricorderebbe il disco solare. Accanto a lei è stato ritrovato il cadavere di un bambino cremato.
La buona conservazione dei resti della ragazza di Egtved è dovuta alle condizioni acide del suolo. L'analisi dello stronzio nei suoi capelli, unghie e denti indica che probabilmente era nata e cresciuta nella Germania sud-occidentale, nei pressi della Foresta Nera, ed aveva viaggiato molto durante gli ultimi anni della sua vita.

La Ragazza di Egtved



Spade per sacrifici rituali dell'età del bronzo

Il carro solare di Trundholm (Solvognen in lingua danese) è un manufatto bronzeo risalente alla tarda Età del bronzo, realizzato col metodo della cera persa. Gli studiosi ritengono che il disco rappresenti Sól, una divinità solare della mitologia norrena, figlia di Mundilfœri e moglie di Glenr.


Il carro solare di Trundholm


Lur - strumenti musicali a fiato dell'età del bronzo

Inoltre il museo ha una ricca collezione di pietre runiche, tra cui la pietra runica di Snoldelev, la pietra runica di Tryggevælde e la pietra runica DR 216 di Tirsted.

Pietre runiche


Si possono inoltre ammirare il Calderone di Gundestrupun manufatto celtico di datazione incerta dal 3° sec. a.C. al 3° sec. d.C., costituito da un insieme di 13 pannelli d'argento e uno circolare che costituisce il fondo e un peso di 9 chilogrammi. Si pensa che sia stato portato in Danimarca, come trofeo e offerta rituale, forse dai Cimbri. In un pannello è rappresentato il dio Cernunnos, in un'altra placca è rappresentato Taranis, il dio della ruota.  

L'Epitaffio di Siciloun documento musicale dell'antica Grecia, costituito da 12 righe di testo, di cui 6 accompagnate da notazione alfabetica greca di una melodia musicale frigia in otto misure, scolpite su una stele funeraria di marmo. Ritrovato a Aydın, in Anatolia, nel 1883, la sua datazione varia dal II secolo a.C. al II secolo d.C. e per questo può essere considerato il più antico brano musicale completo, a differenza di numerosi e frammentari inni delfici scritti nel 1400 a.C. circa.

Epigramma: “Un'immagine, la pietra, [io] sono; mi pone qui Sicilo, di un ricordo  immortale segno durevole”

Epitaffio: “Finché vivi, mostrati al mondo, non affliggerti per niente: la vita dura poco.
Il tempo esige infine il suo tributo”

Dedica: “Sicilo a Euterpe” 

I corni d'oro di Gallehus sono due corni costruiti in oro, uno più corto dell'altro, scoperti a Gallehus, a nord di Tønder nello Jutland meridionale, in Danimarca. I corni originali vennero rubati e fusi. Entrambi i corni erano fatti in oro puro e costituiti da anelli, ognuno coperto da figure saldate sugli anelli, con molte figure piccole scolpite tra quelle grandi. Queste figure rappresentano eventi della mitologia germanica o celtica non riportati da nessun'altra parte. Il corno più corto porta l’iscrizione “Io, Hlewagastir di Holt, feci il corno”.

Manufatti di età Vichinga
 
Valchiria - souvenir portafortuna per il Ragnarok!

Si narra che le aurore boreali siano il riflesso delle spade delle Valchirie che vengono battute contro gli scudi.

Un saluto,
alla prossima.
Patrizia

venerdì 19 novembre 2021

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - COPENAGHEN e Smørrebrød


Ciao a tutti,
oggi vi consiglio una città che, a proposito di viaggi enogastronomici, ospita il maggior numero di ristoranti stellati Michelin; tra cui il Noma, l'unico che quest'anno ha ottenuto 3 stelle Michelin (e che ovviamente non abbiamo provato).
Eppure come piatto da descrivere ho scelto il piatto che si trova maggiormente nei locali, lo

SMORREBROD

Smørrebrød classico alle sardine


Lo Smørrebrød è una fetta di pane, solitamente di segale, che viene servito farcito oppure con tutti gli ingredienti nel piatto da comporre a proprio piacimento, come dire, scomposto!



COPENAGHEN

La Sirenetta


Copenaghen è una città molto bella, ma cosa c'è da non perdere?

  • per prima cosa assolutamente la Sirenetta, che è il simbolo della città e attorno a lei il bellissimo parco del Kastellet, che comprende parte delle fortificazioni della città del diciassettesimo secolo;
  • poi un tour dei canali con audioguida che vi permetterà di godervi la città senza camminare troppo;
  • il Palazzo Reale di Amalienborg  residenza dei reali danesi (4 castelli in uno!) con la Frederiks Kirke (Chiesa Marmorea);
  • il Museo Nazionale danese con straordinari reperti della storia danese dalla preistoria in poi e sezioni dedicate alla Groenlandia, alle isole Faroe e all'antico Egitto;
  • Københavns Rådhus City Hall il municipio con la torre dell'orologio;
  • il Castello di Rosenborg con i gioielli della regina;
  • le belle piazze di Kongens Nytorv e Højbro Plads;
  • i giardini di Tivoli che sono il secondo parco giochi più vecchio d'Europa; il più vecchio è il Bakken o Dyrehavsbakken e si trova sempre a Copenaghen;
  • il Museo di Copenaghen che vi racconta la città dal 1600 in poi;
  • la Rundetårn, la Torre Circolare di Copenaghen;
  • Christiania, un quartiere di Copenaghen che è una comunità indipendente fondata nel 1971;
  • il Castello di Kronborg a Helsingør, il castello di Amleto, raggiungibile attraverso un breve viaggio in treno e poi tante, tantissime altre cose.
E cosa mangiare oltre agli immancabili Smørrebrød? Tanto maiale!
  • Il rød pølse, il classico hot dog che troverete in mille varianti nei chioschetti ad ogni angolo di strada; 
  • Flæskesteg maiale arrosto impanato con alloro;
  • Stegt flæsk maiale croccante;
  • Mørbradbøffer filetto di maiale fritto;
  • Frikadeller  polpette di maiale;
  • Æbleflæsk pancetta fritta;
  • e infine il Grød, il porridge; trovate dei locali che vendono solo Grød di tanti tipi: salati e dolci.
E da bere?
  • Glogg, vin brulè
  • Mjød, idromele
  • Gammel Dansk un amaro, il cui nome si traduce in «vecchio danese», viene bevuto anche a colazione e si ottiene insistendo sull'alcool di un intero mazzo di tre dozzine di erbe, spezie e frutta;
  • Akvavit è un liquore forte a base di patate e cereali. Il liquore è stato distillato in Danimarca per centinaia di anni e ottiene il suo sapore caratteristico da erbe e spezie, tradizionalmente almeno, aneto o cumino;
  • Brennivin è un forte infuso senza l'aroma, una specie di vodka
  • Smogasbord, zabaione
Dove mangiare? 
Di posti ce ne sono tantissimi, compresi quelli stellati di cui dicevo prima, a noi è piaciuto molto il BrewPub, un pub carino in centro che offre piatti molto curati a prezzi relativamente bassi ed ha una bella scelta di birre.

Guancia di maiale brasata alla birra - BrewPub

Copenaghen per me è stato anche il "battesimo del fuoco, ovvero il primo luogo al di fuori dell'Italia in cui ho mangiato pizza. Chi mi conosce sa che adoro la pizza e che sono molto esigente in merito, quindi un po' incuriosita dal nome buffo del locale “Crosta” e un po' per la mancanza di locali tipici nelle vicinanze del nostro hotel a Kastrup, abbiamo deciso di provarlo e l'esperienza è stata decisamente positiva. Pizza Crust è una piccola pizzeria molto graziosa e curata al suo interno. Le pizze sono sicuramente adatte ad un gusto danese, con ingredienti e nomi fantasiosi che ci hanno fatto anche un po' rabbrividire, così abbiamo optato per una margherita. Impasto morbido, leggero e molto digeribile. Salsa squisita e pizza decorata con della crema di basilico che le dava quasi un tocco gourmet.

Pizza e Pasta Crust



Un saluto
alla prossima,
Patrizia

lunedì 15 novembre 2021

RICETTE - Tagliolini al tartufo nero

 

Ciao a tutti,
oggi una ricetta classica

TAGLIOLINI AL TARTUFO NERO


Tagliolini al tartufo nero

Ingredienti
tagliolini freschi
tartufo nero
sale, burro

Preparazione 
Mentre cuoce la pasta, fate sciogliere in una padella antiaderente il burro con alcune parti di tartufo, in particolare la parte nera. Scolate la pasta e mescolatela bene nella padella con il burro e il tartufo. Mettetela nei piatti e poi aggiungete delle scaglie di tartufo.

Variante: invece di mettere il burro in padella, potete mettere della fonduta ad insaporire con il tartufo.


Un saluto,
alla prossima.
Patrizia 

domenica 7 novembre 2021

RICETTA - Uova in cocotte al tartufo nero

 

Ciao a tutti,
oggi una ricetta semplicissima ma d'effetto

UOVA IN COCOTTE AL TARTUFO NERO


Uovo in cocotte al tartufo nero

Ingredienti
1 uovo a porzione
formaggio saporito tipo fontina
tartufo nero
sale, olio


Preparazione 
Prendete dei pirottini per i soufflè, ungeteli con un po' d'olio. Rompete dentro l'uovo facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Salate e mettete sopra delle sottili fettine di formaggio e di tartufo nero. Infornate a 180° fino a quando l'albume sia cotto ma il tuorlo non ancora.


Un saluto,
alla prossima.
Patrizia 

lunedì 1 novembre 2021

PIEMONTE - Castello di Roddi

 

CASTELLO DI RODDI





Quando arrivate a Roddi, non disperate se non trovate il castello o se il navigatore vi fa fermare in Piazza Caduti in guerra dove del castello non c'è traccia: salite sempre verso l'alto, il castello si trova alla sommità della collina!

Il castello da novembre 2021 sarà in restauro, quindi prima di andare, vi consiglio di prenotare la visita che viene effettuata da guide molto preparate.

Il nucleo principale del castello: la torre circolare, risale all'XI secolo ma il castello è stato ampliato prima in epoca medievale e poi in epoca rinascimentale quando è passato dalla sua funzione difensiva a quella residenziale.
Il Castello è poi stato abbandonato per molti anni e, nel secondo dopoguerra, è stato in parte sede dell'asilo del paese di Roddi.


Accanto al castello si trova anche l'Università per cani da tartufo: unica al mondo!



https://www.castellodiroddi.it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: **



domenica 24 ottobre 2021

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - PRAGA e Pallacinke


Ciao a  tutti,
oggi inauguro una nuova rubrica per chi ama viaggiare e provare le ricette tipiche del paese che sta visitando, sapendo cosa mangia.

Questa rubrica nasce da un dialogo ascoltato in coda per l'imbarco all'aeroporto di Praga in cui un turista italiano si lamentava che la pizza non era buona e un altro diceva che i piatti cechi lo erano, non fosse stato per il pane troppo molliccio. In realtà a Praga nei piatti servono spesso come contorno i Knedliky (canederli boemi): delle fette di gnocco di pane che niente hanno a che fare con il pane vero e proprio.
Insomma: non puoi criticare se non sai cosa stai mangiando!


PALLACINKA

Le palacinche sono crepes tipiche ungheresi con una storia molto antica, si sono diffuse prima nell'antica Roma e poi in tutta l'Europa centrale e, in Italia, sono tipiche dell'Istria.
In Repubblica Ceca si chiamano:

Pallacinka


Ingredienti:
  • 2 uova
  • 160 gr. di farina
  • 400 gr. di latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • burro o olio per ungere la padella.
Montare le uova, aggiungere il latte, la farina e lo zucchero fino ad ottenere una pastella liquida. Preparare le crespelle ungendo appena una padella antiaderente e servire calde, farcite con marmellata.

PRAGA

Praga è una città che stupisce il turista per la sua bellezza e la sua storia.

Cosa mangiare a Praga? 
La nostra avventura praghese è cominciata in modo un po' strano perché, essendo usciti dopo l'ora di pranzo e quindi affamatissimi (io sono SEMPRE AFFAMATISSIMA) dalla stazione della metropolitana di Vyserhad, siamo entrati in quello che pensavamo fosse un baretto, invece era un localino di cucina tailandese, molto buono oltretutto, ma di cui non parlerò in questa sezione di cucina tipica.

I piatti tipici della cucina ceca e middle-europea sono i seguenti:
Svickova na smetane, un arrosto di manzo e verdure
- Veproknedlozelo un arrosto di maiale
- Knedliky, gnocchi di pane boemi tagliati a fette e serviti come contorno degli arrosti
- immancabili i crauti, serviti come contorno
- il Gulash, spezzatino al sugo non piccante a volte servito in una pagnotta di pane
- Bramborak, dei pancake di patate
- Smazeny syr, formaggio impanato e fritto

Parlando di dolci:
- I Trdlo o Trdelnik, dei cannoli dolci vuoti, cotti attorno ad apposite strutture di legno e venduti nei chioschetti nelle piazze, aromatizzati con cannella o zucchero
- le Pallacinke, crepes farcite con marmellate varie, anche alla birra!

E da bere? Assolutamente: birra, poi Slivovice (liquore alla prugna) e l'Assenzio per il quale bisogna fare un discorso a parte. Si tratta di un liquore aromatico ma molto forte, raggiunge fino gli 80 % Vol. L'assenzio deve il suo colore verde (ma a Praga c'è anche rosso) al fatto di essere un liquore a base di erbe, in primis l'Artemisia absinthium da cui prende il nome, poi anice verde, finocchio, issopo e molte altre. Questo liquore è stato anche denominato la fata verde e proibito per i suoi effetti allucinogeni. In realtà gli effetti allucinogeni erano dovuti non solo al suo grado alcolico ma al fatto che spesso veniva consumato insieme all'oppio. Lo hanno reso famoso i poeti maledetti: Baudelaire, Rimbaud e Verlaine e molti altri artisti famosi come Van Gogh, Degas e Oscar Wilde. All'epoca dei poeti maledetti veniva versato spesso su una zolletta di zucchero per aumentarne il grado alcolico. Adesso a Praga vi capiterà che ve lo servano con un procedimento simile: si bagna una zolletta di zucchero nel liquore, le si dà fuoco e poi la si mette nel bicchiere, creando un effetto molto scenografico con il liquido che brucia e nel contempo facendo evaporare parte dell'alcool in modo da rendere il liquore adatto anche ai turisti meno abituati ai superalcolici.

Dove mangiare?
Ad esempio al Pivorsky Dum, la casa della birra; una birreria storica dove, com'è uso nei paesi dell'est europeo, vi potrà capitare di condividere il tavolo con altri avventori.

Cosa vedere a Praga:
Visto che non siete andati a Praga solo per mangiare, ecco le cose assolutamente da non perdere: 
- il Castello di Praga che domina tutta la città, un luogo ricco di storia e leggende;
- Mala Strana, con il Karluv Most, il Ponte Carlo, con le sue statue di santi e la verde Isola di Kampa;
- Stare mesto, la città vecchia con la bellissima Via Karlova, la Chiesa di Sant'Edigio, la Cappella di Betlemme, il mercatino, la torre dell'orologio astronomico e la Chiesa di San Nicola;
- Tandici Dum, la casa danzante sulle rive della Moldova;
- il castello medievale di Vyserhad sulla collina con splendida vista sulla città;
- Nove mesto, la città nuova, con il Museo Nazionale e l'immensa Piazza Venceslao
- la collina di Petrin, che potete raggiungere a piedi attraverso il parco o con la funicolare, alla cui sommità vi aspettano un bellissimo parco fiorito e una piccola Tour Eiffel;
- se siete appassionati di storia e di libri, non potete non visitare il Monastero di Strahov con la sua bellissima biblioteca storica;
- se poi siete stanchi del tanto camminare, vi consiglio un giro in battello sulla Moldova.


PRAGA e il suo golem
Una delle leggende legate al castello di Praga, oltre alla Via dell'oro dove si dice che gli alchimisti cercassero di creare la pietra filosofale per trasformare la materia inerte in oro, è quella del golem. 
Il golem è una figura tipica della cabala ebraica, in quanto golem significa "materia grezza" e la sua leggenda è ricca di significati mistici ed esoterici.
Si narra che nel XVI secolo il rabbino Jeruda Low plasmava l'argilla, creando dei golem, dei giganti in forma umana. Scrivendo loro sulla fronte la parola verità in ebraico, i golem prendevano vita e potevano essere utilizzati come servi. Ma uno di questi giganti un giorno sfuggì al suo controllo e iniziò a distruggere tutto ciò che incontrava.
Per rendere di nuovo inerti i golem, era necessario scrivere sulla loro fronte la parola morto in ebraico.


Chiedo scusa agli amici cechi per l'assenza degli accenti tonici nei nomi.

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 17 ottobre 2021

PIEMONTE - ALBA - Museo Civico F. Eusebio

 

Alba - Museo Civico F. Eusebio

Corte della Maddalena


Se state visitando Alba, vi consiglio di visitare il Museo Civico, un grazioso museo che racconta il territorio delle Langhe e Roero e la sua storia; il museo si trova nel centro di Alba, nella corte della Maddalena che ospita la famosa fiera del tartufo.
Da non perdere anche la Chiesa della Maddalena cui si accede dal lato esterno della corte.

Lo consiglio soprattutto alle famiglie con bambini che potranno ammirare minerali fluorescenti e tanti animali, in particolare i fossili del Mastodonte di Verduno, un buffo antenato dell'elefante, e della balenottera di Alba (quando ad Alba c'era il mare!).

Le sezioni del museo sono le seguenti: archeologia (preistorica e romana) e scienze naturali (paleontologia, botanica, zoologia, mineralogia).


http://ambientecultura.it/territorio/alba/musei/eusebio/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: ***



Sezione di scienze naturali

domenica 10 ottobre 2021

PIEMONTE - ALBA - Alba sotterranea

 

Alba sotterranea




Muro di età romana rimaneggiato e ancora utilizzato come base per una scuola albese


Oggi vi parlo di un'esperienza molto interessante da fare in una città veramente bella: un tour di circa un paio d'ore, guidato da un archeologo, che vi porterà in alcuni angoli di Alba di solito non accessibili al pubblico. La guida vi racconterà la storia della città attraverso rovine di epoca romana e medievale.
 
Gli itinerari cambiano di data in data e toccano alcune delle trentadue complessive tappe archeologiche della città. La visita termina al museo civico, dando la possibilità di visitarlo gratuitamente e comprende uno sconto per la salita al campanile di San Giuseppe ad 1 €

Organizzano anche tour speciali per bambini e visite per gruppi, scolaresche e privati.
Un'esperienza senz'altro interessante!

http://ambientecultura.it/territorio/alba/musei/eusebio/alba-sotterranea-viaggio-al-centro-della-citta/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: ***

Edificio di età romana rimaneggiato ma con parti portanti e volta originari