Correre ha un sapore.
Ha il sapore aspro dell'acido lattico "quando provi a spingere un po' di più".
Ha il sapore sapido del sudore che l'aria asciuga sul volto.
Ha il sapore frizzante dei boschi al mattino presto.
Ha il sapore secco dell'asfalto grigio sotto le scarpe.
Ha il sapore umido delle mattine nebbiose in città.
Ha il sapore intenso del tartan color mattone.
Ha il sapore fresco e allegro della mattina in riva al mare,
di una corsa sulla spiaggia che taglia le gambe
ma ti regala benessere ed energia.
Correre è la sensazione delle ginocchia di cemento
quando parti e di gomma quando arrivi
e del corpo che senti leggero, nonostante la stanchezza.
Si corre per agonismo, verso gli altri
ma anche per superare se stessi,
i propri tempi, i propri record.
Si può correre per chiacchierare e ridere in compagnia
o da soli per rilassarsi,
mentre lo stress della giornata resta dietro di noi
nelle orme dei nostri passi.
Per cosa correte voi?
E che sapore ha per voi lo sport?
Ciao
Alla prossima
Patrizia
mercoledì 28 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
ANGOLO DEL MUGUGNO - Rispetto ed arroganza
Ciao a tutti,
voglio partire dal racconto di una cosa che mi è successa sabato per parlarvi di una problematica di più ampio respiro.
Sabato ho accompagnato il mio bimbo ad una gara sportiva internazionale a Desio (MB).
Il programma della gara prevedeva una prova al mattino ed una al pomeriggio, le categorie dovevano gareggiare in ordine di età.
Essendo mio figlio e i suoi coetanei tra i primi a dover gareggiare, noi genitori, abbiamo fatto pranzare i bambini presto e, poco prima dell'orario indicato dal programma, li abbiamo "bardati" con guantoni, paradenti, corpetto, conchiglia, ecc. e li abbiamo mandati nel campo del palazzetto, in attesa che venissero chiamati sui tatami.
Dopo alcune ore, quando abbiamo visto che continuavano a chiamare i ragazzi più grandi, siamo andati a chiedere informazioni agli organizzatori i quali ci hanno risposto con arroganza che era normale che chi era arrivato per primo andasse via per ultimo e che non avevamo diritto di lamentarci.
Non hanno saputo darci una motivazione valida, biascicando frasi sul numero di iscritti ma, una vera motivazione sul perché le categorie dei bambini più piccoli fossero state fatte slittare alla fine e senza nessuna comunicazione, non ci è stata fornita.
Quindi ci siamo chiesti perché, nel momento in cui gli organizzatori avevano preso la decisione di far slittare le prime categorie alla fine, non hanno informato tutti i partecipanti con il microfono, tra l'altro ampiamente usato ed abusato per altre comunicazioni e per auto-lodare la perfetta organizzazione della gara. Avrebbero anche potuto fornire una valida motivazione se l'avevano o se fossero stati capaci di inventarne una ma, poiché conosciamo il mondo in cui viviamo, ci viene da pensare che la motivazione fosse che il figlio di un personaggio altolocato avesse di meglio da fare e non potesse aspettare il proprio turno o simili. Tuttavia, anche senza motivazione, avrebbero potuto avvertire che alcune categorie avrebbero gareggiato ben 4 ore dopo l'orario previsto. Avremmo potuto liberare i bambini dalle protezioni che, non essendo fatte per essere indossate per un numero così alto di ore, hanno rovinato loro la pelle con fastidiose escoriazioni e dare loro una meritata merenda, dal momento che la gara è stata effettuata quasi ad ora di cena.
Perché quindi questa arroganza di decidere per tutti senza dare comunicazioni che, secondo loro, non ci erano neppure dovute? Ma soprattutto perché limitarsi a pensare ai propri interessi, disinteressandosi di quelli degli altri? E' questo il problema che volevo fare emergere dal racconto di questo contrattempo. Gli imprevisti capitano, i ritardi anche e, se fossero stati preannuciati e correttamente motivati, nessuno avrebbe avuto niente da recriminare.
Perché troppo spesso la gente si sente in diritto di pensare che al mondo non esista nessun altro e di trattare gli altri come se fossero inferiori? Perché è considerata normale l'arroganza di pensare solo a se' stessi e di non curarsi se le nostre azioni possono arrecare danno o disturbo al prossimo?
Come parcheggiare in seconda fila, se non per assoluta necessità, per andare a prendere il caffè al bar o le sigarette, senza curarsi di chi deve aspettare i nostri comodi.
Insomma, il rispetto per gli altri. Forse è questo che dovremmo imparare di nuovo. Forse a scuola dovrebbero insegnare anche queste cose, visto che molte famiglie non solo non lo fanno ma danno anche il cattivo esempio.
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, mi sembra sempre un ottimo precetto.
Comunque, cari "organizzatori" del grand prix di karate di Desio, ovviamente non mi vedrete mai più e siccome, per vostra affermazione, per voi un ritardo di quattro ore su un programma di gara è una cosa normale dalle vostre parti, anche se è errato fare di tutta un'erba un fascio, credo proprio che estenderò la mia decisione a tutta la Lombardia perché qui in Piemonte più di un'ora di ritardo non l'avevamo mai vista e comunque mai un comportamento così arrogante e presuntuoso.
Hello,
saturday was many foreign at Desio for grand-prix of karate. If you have any misadventure during it, you could post your experience.
Thank you for attention.
Best Regards,
Patrizia
voglio partire dal racconto di una cosa che mi è successa sabato per parlarvi di una problematica di più ampio respiro.
Sabato ho accompagnato il mio bimbo ad una gara sportiva internazionale a Desio (MB).
Il programma della gara prevedeva una prova al mattino ed una al pomeriggio, le categorie dovevano gareggiare in ordine di età.
Essendo mio figlio e i suoi coetanei tra i primi a dover gareggiare, noi genitori, abbiamo fatto pranzare i bambini presto e, poco prima dell'orario indicato dal programma, li abbiamo "bardati" con guantoni, paradenti, corpetto, conchiglia, ecc. e li abbiamo mandati nel campo del palazzetto, in attesa che venissero chiamati sui tatami.
Dopo alcune ore, quando abbiamo visto che continuavano a chiamare i ragazzi più grandi, siamo andati a chiedere informazioni agli organizzatori i quali ci hanno risposto con arroganza che era normale che chi era arrivato per primo andasse via per ultimo e che non avevamo diritto di lamentarci.
Non hanno saputo darci una motivazione valida, biascicando frasi sul numero di iscritti ma, una vera motivazione sul perché le categorie dei bambini più piccoli fossero state fatte slittare alla fine e senza nessuna comunicazione, non ci è stata fornita.
Quindi ci siamo chiesti perché, nel momento in cui gli organizzatori avevano preso la decisione di far slittare le prime categorie alla fine, non hanno informato tutti i partecipanti con il microfono, tra l'altro ampiamente usato ed abusato per altre comunicazioni e per auto-lodare la perfetta organizzazione della gara. Avrebbero anche potuto fornire una valida motivazione se l'avevano o se fossero stati capaci di inventarne una ma, poiché conosciamo il mondo in cui viviamo, ci viene da pensare che la motivazione fosse che il figlio di un personaggio altolocato avesse di meglio da fare e non potesse aspettare il proprio turno o simili. Tuttavia, anche senza motivazione, avrebbero potuto avvertire che alcune categorie avrebbero gareggiato ben 4 ore dopo l'orario previsto. Avremmo potuto liberare i bambini dalle protezioni che, non essendo fatte per essere indossate per un numero così alto di ore, hanno rovinato loro la pelle con fastidiose escoriazioni e dare loro una meritata merenda, dal momento che la gara è stata effettuata quasi ad ora di cena.
Perché quindi questa arroganza di decidere per tutti senza dare comunicazioni che, secondo loro, non ci erano neppure dovute? Ma soprattutto perché limitarsi a pensare ai propri interessi, disinteressandosi di quelli degli altri? E' questo il problema che volevo fare emergere dal racconto di questo contrattempo. Gli imprevisti capitano, i ritardi anche e, se fossero stati preannuciati e correttamente motivati, nessuno avrebbe avuto niente da recriminare.
Perché troppo spesso la gente si sente in diritto di pensare che al mondo non esista nessun altro e di trattare gli altri come se fossero inferiori? Perché è considerata normale l'arroganza di pensare solo a se' stessi e di non curarsi se le nostre azioni possono arrecare danno o disturbo al prossimo?
Come parcheggiare in seconda fila, se non per assoluta necessità, per andare a prendere il caffè al bar o le sigarette, senza curarsi di chi deve aspettare i nostri comodi.
Insomma, il rispetto per gli altri. Forse è questo che dovremmo imparare di nuovo. Forse a scuola dovrebbero insegnare anche queste cose, visto che molte famiglie non solo non lo fanno ma danno anche il cattivo esempio.
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, mi sembra sempre un ottimo precetto.
Comunque, cari "organizzatori" del grand prix di karate di Desio, ovviamente non mi vedrete mai più e siccome, per vostra affermazione, per voi un ritardo di quattro ore su un programma di gara è una cosa normale dalle vostre parti, anche se è errato fare di tutta un'erba un fascio, credo proprio che estenderò la mia decisione a tutta la Lombardia perché qui in Piemonte più di un'ora di ritardo non l'avevamo mai vista e comunque mai un comportamento così arrogante e presuntuoso.
Hello,
saturday was many foreign at Desio for grand-prix of karate. If you have any misadventure during it, you could post your experience.
Thank you for attention.
Best Regards,
Patrizia
giovedì 22 marzo 2012
LIBRI e scrittori - Giovani donne
Ciao a tutti,
oggi un consiglio di lettura a chi ha figlie adolescenti ma anche alle mamme che si sentono un po' bambine.
Oltre alla conosciutissima saga di Twilight di Stephanie Meyer, vi consiglio:
i libri di Lisa Jane Smith, in particolare "I diari delle streghe",
Maggie Stiefvater con la saga di "Shiver",
Elizabeth Chandler con "Baciata da un angelo",
Federica Bosco con "Innamorata di un angelo",
e Ann Brashares con "Quattro amiche e un paio di jeans".
Secondo me una pecca di questi libri ma non solo, diciamo di quasi tutti i romanzi fantasy, ecc. è che si tratta di saghe, per cui non basta leggere un romanzo per sapere come va a finire la storia.
Capisco che, per uno scrittore, se un romanzo ha fatto successo, srivere un seguito nella speranza che ne abbia altrettanto, è quasi un percorso obbligato. Ma per chi legge, anche se può essere piacevole, è tuttavia impegnativo economicamente e anche psicologicamente. In tutta sincerità ammetto che spesso mi capita di non comprare un libro, anche se mi piacerebbe, perché in copertina è riportato "Il primo volume della nuova saga...". Ovviamente è peggio scoprirlo alla fine del libro!
Infatti, comprare un libro che non saprai se ti piacerà e sapere che faranno seguito altri 4-5 volumi a volte è un deterrente. D'altra parte, se ti piace, vorresti che la saga non finisse mai e non vedi l'ora che esca quello seguente.
Come quando è uscito l'ultimo capitolo di Harry Potter che ho comprato e letto in inglese perché volevo vedere come andava a finire!
Voi che ne pensate? Amate le saghe? I romanzi di mille pagine o quelli brevi?
Ciao a tutti
alla prossima
alla prossima
lunedì 19 marzo 2012
venerdì 16 marzo 2012
ANGOLO DELLA POESIA - La pioggia sulla tettoia
La pioggia sulla tettoia
Splendidi i colori dell'autunno:
verdi, rossi, ori, bruni;
su tutti indistintamente cade la pioggia
tamburellando leggera con le sue dita liquide.
Il mare schiumeggia in lontananza,
oltre il potere dello sguardo,
mentre il cielo plumbeo si scioglie
in fredde lacrime di nostalgia.
(23/11/2007)
Splendidi i colori dell'autunno:
verdi, rossi, ori, bruni;
su tutti indistintamente cade la pioggia
tamburellando leggera con le sue dita liquide.
Il mare schiumeggia in lontananza,
oltre il potere dello sguardo,
mentre il cielo plumbeo si scioglie
in fredde lacrime di nostalgia.
(23/11/2007)
mercoledì 14 marzo 2012
RICETTA - Conchiglioni ripieni
Ciao a tutti,
vi piacciono lasagne e cannelloni ma la domenica mattina non avete voglia di passare un paio d'ore ai fornelli?
Provate questa ricetta: il risultato è simile a quello dei cannelloni, certo non è come la sfoglia fatta in casa, però è un primo piatto completo e sfizioso che è possibile congelare e riscaldare, all'occorrenza.
Provate questa ricetta: il risultato è simile a quello dei cannelloni, certo non è come la sfoglia fatta in casa, però è un primo piatto completo e sfizioso che è possibile congelare e riscaldare, all'occorrenza.
Conchiglioni ripieni
Ingredienti per 3
200 gr. di conchiglioni grandi
200 gr. di conchiglioni grandi
200 gr. di ricotta
50 gr. di salame tagliato a dadini
250 gr. di passata di pomodori
250 gr. di besciamella
parmigiano o grana padano gratuggiato a volontà
sale, origano, basilico, olio extravergine d'oliva, cipolla.
50 gr. di salame tagliato a dadini
250 gr. di passata di pomodori
250 gr. di besciamella
parmigiano o grana padano gratuggiato a volontà
sale, origano, basilico, olio extravergine d'oliva, cipolla.
Preparazione
Preparate il sugo come preferite. Per i neofiti: potete procedere semplicemente facendo soffriggere la cipolla a fuoco basso in una casseruola, facendo attenzione che non diventi scura. Aggiungete la passata di pomodoro, salate ed aggiungete le erbe aromatiche: basilico in foglie e/o origano.
Fate cuocere i conghiglioni e scolateli al dente. Lasciateli intiepidire oppure passateli sotto l'acqua fredda per bloccare la cottura.
Preparate il ripieno, mescolando un paio di cucchiai di sugo con la ricotta, un pizzico di pepe ed aggiungete i dadini di salame.
Riempite la pasta con un cucchiaino. Sistematela
nella teglia, ricoprite con la besciamella oppure con il sugo, se non avete la besciamella o non è di vostro gradimento, spolverate di parmigiano e
fate gratinare in forno a 150°C circa finché non risultano dorati.
Se preferite una variante più morbida, potete sostituire il salame con dadini di mortadella o prosciutto cotto ed aggiungere cubetti di formaggio quali mozzarella e provola.
In alternativa al ripieno di ricotta, potete preparare un ragù molto denso per riempire i paccheri. Dopo averli sistemati nella teglia, ricoprite con la besciamella, spolverate di parmigiano e fate gratinare in forno.
Tanti saluti,
alla prossima ricetta!
sabato 10 marzo 2012
LIBRI e scrittori - Classici per bambini
Ciao a tutti,
oggi vorrei parlare di grandi classici per bambini.
Libri che hanno un posto particolare nel mio cuore.
I primi cinque in assoluto, parimerito:
Capitani coraggiosi di Rudyard Kipling
I ragazzi della Via Paal di Ferenc Molnár
La collina delle zie di L. May Alcott (e tutti i suoi libri compreso il poco conosciuto "Un lungo e fatale inseguimento d'amore")
Il giardino segreto e Il piccolo lord entrambi di F. H. Burnett
Ma non dimentichiamo le opere di scrittori quali:
Jules Verne, Robert Stevenson, Mark Twain, Kipling, C. Dickens, George Sand.
E ancora
La storia di "Pollyanna" di E. H. Porter, "Pattini d'argento" di Mary M. Dodge, "Ivanhoe" di Sir Walter Scott.
Emilio Salgari, Daniel Defoe, Jack London e Dumas (padre e figlio) vanno consigliati però in edizioni per ragazzi o a buoni lettori, perché non sono di semplice lettura, secondo me.
Senza nulla togliere alle attuali produzioni letterarie: i divertenti libri di Geronimo Stilton, Pirati coraggiosi di Alain Surget e la saga di Deltora di Emily Rodda, solo per citarne alcuni.
oggi vorrei parlare di grandi classici per bambini.
Libri che hanno un posto particolare nel mio cuore.
I primi cinque in assoluto, parimerito:
Capitani coraggiosi di Rudyard Kipling
I ragazzi della Via Paal di Ferenc Molnár
La collina delle zie di L. May Alcott (e tutti i suoi libri compreso il poco conosciuto "Un lungo e fatale inseguimento d'amore")
Il giardino segreto e Il piccolo lord entrambi di F. H. Burnett
Ma non dimentichiamo le opere di scrittori quali:
Jules Verne, Robert Stevenson, Mark Twain, Kipling, C. Dickens, George Sand.
E ancora
La storia di "Pollyanna" di E. H. Porter, "Pattini d'argento" di Mary M. Dodge, "Ivanhoe" di Sir Walter Scott.
Emilio Salgari, Daniel Defoe, Jack London e Dumas (padre e figlio) vanno consigliati però in edizioni per ragazzi o a buoni lettori, perché non sono di semplice lettura, secondo me.
Senza nulla togliere alle attuali produzioni letterarie: i divertenti libri di Geronimo Stilton, Pirati coraggiosi di Alain Surget e la saga di Deltora di Emily Rodda, solo per citarne alcuni.
Vi consiglio, se avete dei bambini o ragazzi, di leggere loro questi racconti senza tempo.
Un saluto,
alla prossima!
Presto una golosa ricetta
mercoledì 7 marzo 2012
CITAZIONE - 8 marzo 2012
"Donne mie che siete pigre, angosciate, impaurite,
sappiate che se volete
diventare persone
e non oggetti, dovete fare subito una guerra
dolorosa e
gioiosa, non contro gli uomini, ma
contro voi stesse che vi cavate gli
occhi
con le dita per non vedere le ingiustizie
che vi
fanno."
Dacia Maraini
martedì 6 marzo 2012
LIBRI e scrittori - Grandi classici
Ciao a tutti,
oggi parliamo di grandi classici.
I miei preferiti:
Shakespeare, sempre attuale. Le mie opere preferite del bardo: "Come vi piace", "Otello", "Romeo e Giulietta", "Il mercante di Venezia", "La Tempesta", "Sogno di una notte di mezza estate" e il divertente "Molto rumore per nulla".
Archibald Joseph Cronin con le divertenti storie del Dottor Finlay e quelle dei minatori inglesi;
Charles Dickens;
Lo hobbit di J. R. R. Tolkien;
Storie romantiche quali:
Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand;
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen;
La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne;
Mulino sulla Floss di George Elliot;
Emma di Jane Austen
Ma anche storie dai tratti cupi o dell'orrore:
Edgar Allan Poe, i racconti ma anche le poesie d'amore;
Il Faust di Goethe;
Dracula di Bram Stoker;
Il castello di Otranto di Horace Walpole;
Il castello di Otranto di Horace Walpole;
Frankenstein di Mary Shelley;
Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde;
Senza dimenticare:
Guerra e pace di Lev N. Tolstoj;
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati.
Sicuramente ne ho dimenticati tantissimi. Quali sono i vostri romanzi classici preferiti?
Sicuramente ne ho dimenticati tantissimi. Quali sono i vostri romanzi classici preferiti?
Ciao alla prossima.
Patrizia
sabato 3 marzo 2012
RICETTA - Tarte tatin
Ciao a tutti,
oggi vi propongo una ricetta veloce
Tarte tatin alle mele
Ingredienti
2 mele
200 gr di zucchero
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
200 gr di zucchero
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
Preparazione
Mettere lo zucchero con 2 cucchiai di acqua in una teglia che può andare anche sul fuoco e fare caramellare lo zucchero sul fornello.
Togliere la teglia dal fuoco e disporre le mele, tagliate a fette spesse, sul caramello. Potete anche spolverizzare con della cannella, se gradite.
Infornare a 200°C per circa 5 minuti.
Tirare fuori dal forno, lasciare intiepidire un attimo e stendere la pasta sfoglia sulle mele, ripiegandone un po' i bordi sotto il ripieno.
Lasciar cuocere per circa 20 minuti. Lasciar intiepidire e rovesciare su un piatto da portata. Servire tiepida accompagnata da panna cosparsa di cacao o crema pasticcera.
Togliere la teglia dal fuoco e disporre le mele, tagliate a fette spesse, sul caramello. Potete anche spolverizzare con della cannella, se gradite.
Infornare a 200°C per circa 5 minuti.
Tirare fuori dal forno, lasciare intiepidire un attimo e stendere la pasta sfoglia sulle mele, ripiegandone un po' i bordi sotto il ripieno.
Lasciar cuocere per circa 20 minuti. Lasciar intiepidire e rovesciare su un piatto da portata. Servire tiepida accompagnata da panna cosparsa di cacao o crema pasticcera.
Le tarte tatin sono versatili, potete farle anche con pere, pesche ed agrodolci con le cipolle, a seconda dei gusti e delle stagioni.
Tanti saluti,
alla prossima ricetta!
alla prossima ricetta!
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