domenica 5 giugno 2022

MUGUGNO - Cozze e D.U.F.F.

Ciao a tutti,

qualche giorno fa, guardando un film per adolescenti, ho scoperto che negli USA (o almeno in quel film) hanno un epiteto per definire quello che ero al liceo, ovvero una D.U.F.F.", acronimo di "Designated Ugly Fat Friend": "La brutta, grassa amica designata"... ovvero designata a fare apparire più belle le amiche cui si accompagna.

In poche parole ero l'amica cessa che i compagni di classe scarrozzavano in auto per poter uscire con le mie amiche stragnocche e che le amiche stragnocche si divertivano a cercare inutilmente di migliorare con trucco, parrucco e tubini comprati al mercato. Era la fine degli anni '80; adesso le ragazzine son tutte carine e vestite in modo abbastanza stereotipato ma io all'epoca passavo dai jeans  all'abbigliamento sportivo e, anche quando mi vestivo carina e toglievo gli occhialoni di plastica trasparente per le lenti a contatto, sempre cessa rimanevo.
Ero quella che veniva sempre ignorata o casomai avvicinata per una sfida sportiva o per: "mi presenti la tua amica? E' single?". Diciamo che un po' ci mettevo anche del mio perché non avevo amiche normali ma tutte oggettivamente stragnocche.
E quando tutti, perfino la tua famiglia, si affannano a farti capire che sei bruttina, la tua autostima non può che uscirne compromessa per sempre.

Ma proprio come accade a Drew Barrymore in uno dei miei film preferiti: "Mai stata baciata", anche io a trent'anni ho avuto la mia rinascita. 

Drew Barrymore in "Mai stata baciata"

Da Josie-buzzi-cozza sono diventata una giovane mamma magra che aveva pubblicato un libro, anche se purtroppo è durato poco, come tutte le cose belle.

Ed è questo il mio messaggio a tutte le ragazze che sono le bruttine del liceo. Non deprimetevi e non chiudetevi in voi stesse, dovete solo avere la pazienza di crescere e le cose che vi sembrano dei difetti insopportabili, diventeranno degli aspetti di voi che imparerete ad accettare o ignorare, anche se forse mai ad apprezzare.
Non arriverete mai ad essere come le barbie del liceo. Nel mio c'era una ragazza bellissima e anche molto simpatica che non ho mai visto senza un sorriso o con un brufolo o con un ciuffo di capelli fuori posto. Ma ci sarà un momento della vostra vita in cui vi sentirete voi stesse e non vi preoccuperete più del giudizio degli altri, allora sarete veramente libere e felici.

E questa consapevolezza mi è rimasta anche dopo la mia "età del'oro", molti anni e moltissimi kg in più. Perché quando impari ad accettarti per quello che sei, ovvero una persona mediocre in tutto quello che fa e non solo nell'aspetto fisico, con un'intelligenza e una capacità di esprimersi e di relazionarsi con gli altri davvero limitata; quando capisci che non accadrà mai niente di quello che sognavi al liceo e che per un certo periodo hai pensato che sarebbe potuto succedere: diventare una donna piacevole, magra e brillante, scrivere, lavorare in una biblioteca, avere la stima e l'approvazione della tua famiglia e di chi ti sta accanto.
Quando accetterai che dentro di te sarai sempre una Josie-buzzi-cozza dalla lingua tagliente e con una certa dose di sarcasmo che quasi nessuno potrà capire, allora sarai pronta ad accettarti per quello che sei e a vivere la tua vita pienamente.



Un saluto a tutte,
che siate Barbie o DUFF: 
siate sempre voi stesse.
Patrizia


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