ieri sera ero in birreria, in un paesino della prima cintura, alzo gli occhi e vedo un bambino di circa 7-8 anni saltare giù da un tavolo. Il mio primo pensiero è stato: "ma no, ho visto male". Quando il mio cervello ha confermato con un pochino di stizza quello che gli occhi avevano visto, il mio secondo pensiero è stato: "fosse stato mio figlio, per la vergogna, l'avrei spinto a due mani contro il muro talmente forte che sarebbe diventato un bassorilievo". Il mattino dopo i camerieri avrebbero passato ore a cercare di staccarlo con spatole e sverniciatore. Intanto la sorellina più piccola, per non essere da meno, stava in piedi sulla panca e saltava, come in preda al ballo di San Vito.
E i genitori? Chissà! Per tutte le ore passate in birreria non abbiamo capito se quei tre bambini, perché erano due femmine e un maschio, avessero dei genitori oppure no. Certo che, se li avevano, erano immuni al casino fatto dai loro figli e si stavano godendo tranquillamente una birra, facendo ben attenzione a che nessuno si rendesse conto che le bestie di Satana erano figli loro.
Ad un certo punto il bambino più assatanato ha iniziato a cantare "Siamo i Vatussi" a squarciagola, al che ho pregato che in quel momento entrasse una squadra di basket di omoni di colore, tutti altri più di due metri, per vedere come avrebbe reagito: lui e loro. Invece niente.
Dopo un po' e ancora un paio di salti dal tavolo al pavimento, il moccioso ha raggiunto la sorellina nella piccola sala bimbi del locale iniziando a sbattere tutte le cose come un ossesso.
- Ehi, ma quello è MIO figlio!-
TOH GUARDA... adesso che sto per ammazzarlo è figlio tuo, quando rompeva i cosiddetti al mondo, invece lo disconoscevi.
-E io per quello lo sgridavo, per vedere se aveva dei genitori, visto che si sta comportando come se fosse posseduto dal demonio! Dovrebbero chiudervi in un manicomio, tutta la famiglia, lobotomizzarvi e rendere il mondo un posto migliore-
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