mercoledì 23 ottobre 2013

ARTICOLO - La notte degli spiriti

Ciao a tutti,
la sera del 31 ottobre festeggerò.
Festeggio l'autunno che è una bella stagione, nonché la fine della stagione calda, quella del raccolto, e l'inizio della stagione fredda.

L'arrivo della brutta stagione e le foglie d'autunno ci ricordano la caducità della vita, da qui la festa dei morti e il fatto che tanti anni fa in questi luoghi, si festeggiava il capodanno celtico, il giorno in cui il Dio moriva e poi risorgeva.

Le leggende dicono che, nella notte di Samain o Halloween o ancora la vigilia di Ognissanti, il confine tra il regno dei vivi e quello dei morti si assottiglia. E', insieme a Beltane o Calendimaggio, la "notte degli spiriti". Sarà vero o no? Chi può dire come e dove è il regno dei morti, se esiste. Qualcosa di noi potrebbe restare ad aleggiare qui o altrove; in ogni caso, qualunque cosa pensiate sull'aldilà, è un modo per ricordare le persone cui volevamo bene e riportarle in vita con il nostro ricordo, che è poi l'unica via per l'immortalità, se si esclude quella genetica.

Molti credono che Halloween sia una festa americana trapiantata in Europa ma in realtà la festa ha un'antichissima tradizione. I nostri antenati lasciavano del cibo nelle loro case, solitamente sul tavolo o vicino alle finestre, per i morti che durante la notte avrebbero lasciato il mondo dei defunti per tornare sulla terra.

Lasciavano loro cibo ed una luce accesa in modo che essi potessero rifocillarsi, portare qualcosa da mangiare nell'aldilà e ritrovare la strada per il regno dei defunti tramite le lanterne lasciate accese.
In alcune regioni si lasciavano addirittura dei posti vuoti ma apparecchiati a tavola durante la cena, per i defunti della famiglia.

Io vorrei festeggiare con un falò ma mi limiterò ad una candelina per ricordare chi non è più con me.
Se lo fate anche voi, mi raccomando:  di notte non lasciate fiamme accese nelle vostre case. Credo sia un modo sciocco di ricordare i nostri cari, raggiungendoli!

Se poi volete ricordare le nostre tradizioni, i dolci tipici per questa festa  sono dei biscotti chiamati "il pan dei morti" appunto perché venivano lasciati per i defunti.

Poi c'è ovviamente la zucca, classico ortaggio di stagione, con cui preparare non tanto le classiche lanterme quanto piuttosto un delicato puré, oppure dei gnocchetti ed infine una torta al cioccolato e zucca buonissima.

Le mele, frutti da sempre considerati magici: legati alla leggenda, alla conoscenza ed alla divinazione. Per aggiungere un tocco di folclore, possiamo dire che, se tagliamo una mela in due trasversalmente al suo interno vedremo il disegno di un pentacolo, mentre se si esprime un desiderio e si riesce a sbucciare tutta la mela senza romperne la buccia, questo si avvererà.
Con le mele si possono sicuramente preparare squisiti ed infiniti dolci come torte, tarte tatin, sfogliate, strudel e frittelle, nonché il sidro!
(A proposito di mele e magia, consiglio un romanzo "La maledizione del ramo d'argento" di Lisa Tuttle che potrebbe essere suggestivo leggere in questo periodo).

E infine si possono raccogliere le ghiande, donandone una agli amici come augurio di buona fortuna.

Ovviamente le tradizioni sono infinite, queste sono solo le più ricorrenti.


Un saluto
Alla prossima
Patrizia

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