Ciao a tutti,
oggi vi parlo di due siti archeologici da visitare: le città romane di Pompei ed Ercolano che, come tutti saprete, sono rimaste sommerse dalle ceneri vulcaniche durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Questo evento drammatico ha permesso la conservazione di affreschi, statue e altri tipi di documentazioni che altrimenti si sarebbero potuti conservare. Ad Ercolano sono stati ritrovati anche circa 1800 papiri carbonizzati che oggi, grazie alle moderne tecnologie, si sta cercando di decifrare.
Pompei
Pompei |
Ai tempi dell'eruzione del Vesuvio, Pompei era il più grande centro abitato della zona con circa 20.000 abitanti.
Pompei aveva grandi ville con bellissimi affreschi, un anfiteatro, un teatro, una palestra per i giovani, una principale (davanti all'anfiteatro) ed una struttura più piccola vicino al teatro. Inoltre c'erano alcuni edifici termali con aree divise per uomini e donne. Molte erano le botteghe di ogni tipo, compresi un lupanare ufficiale ed altri non ufficiali; infatti Pompei viveva soprattutto di commerci con i popoli vicini. Avevano molti scambi non solo via mare ma anche con la vicina Cuma che era una città della Magna Grecia.
Il Foro era molto ampio e vi si trovavano alcuni templi molto belli.
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Pompei - Il Foro con il Vesuvio |
Quando avvenne l'eruzione del Vesuvio, molte costruzioni di Pompei erano in fase di ristrutturazione dopo il terremoto del 62 d.C., per questo in città si sono trovati molti cantieri aperti, alcuni con tanto di progetti disegnati sui muri delle palazzine in ristrutturazione.
Molte delle vittime dell'eruzione furono soffocate da ceneri, pomici e lapilli e alcune morirono per il crollo dei tetti delle abitazioni.
Pompei - Anfiteatro |
Ercolano
Ercolano con il Vesuvio |
PIù piccola, con una popolazione di circa 5000 persone all'epoca dell'eruzione, ma non meno interessante, Ercolano era una città costiera con un porto molto attivo.
Ad Ercolano potrete ammirare non solo la città antica ma anche un museo ed una barca carbonizzata. La città non era molto grande ma aveva alcune grandi ville (le più imponenti erano all'epoca affacciate sul mare in posizione di prestigio, tre edifici termali, il Foro, una palestra, un teatro, molte botteghe e i magazzini del porto, sulla spiaggia, locali in cui molti abitanti hanno cercato riparo dall'eruzione trovando invece la morte.
Ad Ercolano potrete ammirare non solo la città antica ma anche un museo ed una barca carbonizzata. La città non era molto grande ma aveva alcune grandi ville (le più imponenti erano all'epoca affacciate sul mare in posizione di prestigio, tre edifici termali, il Foro, una palestra, un teatro, molte botteghe e i magazzini del porto, sulla spiaggia, locali in cui molti abitanti hanno cercato riparo dall'eruzione trovando invece la morte.
Ercolano, infatti, non fu interessata dalle prime fasi dell'eruzione ma dopo circa 12 ore dall'inizio del fenomeno eruttivo, una nube ardente (flusso piroclastico) composta da gas roventi, ceneri e vapore acqueo scesero sulla città consumando all'istante tutti i tessuti molli di chi investiva. Questo fenomeno ha anche permesso di ritrovare, unico al mondo, un cervello umano vetrificato. Un ragazzo di circa 20 anni, infatti, è stato investito dal flusso piroclastico e mentre i suoi tessuti molli venivano distrutti, il cervello, protetto dalla scatola cranica, subiva un fenomeno di liquefazione. In quelli che si ritiene siano stati pochi minuti, un repentino abbassamento della temperatura ha fatto in modo che il suo cervello si raffreddasse velocemente e solidificasse in vetro. Esaminandolo con un microscopio elettronico a scansione è ancora possibile vedere parte della materia grigia del cervello con neuroni ed assoni. Una scoperta storico-scientifica molto interessante per noi e un po' meno per il protagonista.
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Ercolano - Giardino di una villa |
Quando andrete a visitarle non potrete non notare come i nuovi insediamenti siano stati costruiti ancora più vicini da quelli spazzati via dall'eruzione in poche ore.
Un saluto
alla prossima,
Patrizia
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