lunedì 28 ottobre 2024

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - TURCHIA

 

Ciao a tutti,
oggi iniziamo un viaggio in un paese dalla lunga storia



Turchia


La famosa Moschea Blu che di notte diventa rosa


La Turchia è un paese che si sviluppa in orizzontale, dalla europea Istanbul all'Asia. La parte asiatica è decisamente più grande di quella europea che è quella che conosciamo meglio.
Leggendo i nomi dei luoghi della Turchia ci vengono in mente lezioni di storia e di catechismo, nomi che abbiamo sentito nella Bibbia ma anche nella mitologia.

La Turchia è un paese laico, in maggior parte musulmano ma è occidentale in molti suoi aspetti, un paese che vi sorprenderà per i suoi paesaggi, i monumenti ma anche per l'accoglienza della sua gente.

La Turchia è il paese dei cani e dei gatti. In ogni dove troverete gatti e cani di strada accuditi e sfamati dai cittadini. L'adorazione e accudimento dei gatti randagi potrete notarla in tutti i paesi dalla Croazia al Montenegro, Grecia e Turchia. Negli angoli troverete ciotole di acqua e cibo e non è raro vedere gatti seduti nei dehor dei locali pubblici come se ne fossero i proprietari.

Gatto nella vetrina di una gioielleria nel centro di Istanbul

Nei prossimi post parlerò dei luoghi della Turchia che ho visitato, raccontandoveli uno per volta ma iniziamo questo viaggio parlando di cucina.

Cosa mangiare in Turchia?
La colazione turca o kahvaltı è molto ricca e comprende:
  • çilbir uova in camicia condite con yogurt e burro alla paprika
  • sucuk tipica salsiccia speziata
  • menemen versione ottomana delle uova strapazzate con pomodori, pepe nero e peperoncini verdi
  • simit ciambella con semi di sesamo, queste ciambelle le vendono un po' ovunque, anche nella tangenziale di Istanbul, sempre bloccata dal traffico!

Antipasti e contorni
  • börek sfoglie di pasta ripiene con pecorino fresco, verdure e carne macinata, di solito si trovano al formaggio, in alcuni buffet li vedrete chiamati "involtini primavera", sono delizioni
  • filikas mezzelune di pasta phyllo con vari formaggi
  • dolma foglie di vite arrotolate con ripieno a base di riso, carne o verdure stufate, le stesse che trovate in Grecia
  • cacık intingolo cremoso preparato con yogurt, cetrioli e olio d’oliva, simile alla salsa tzatziki greca
  • mücver frittelle di zucchine con aneto, prezzemolo, uova e formaggio
  • Fagioli kuru fagioli bianchi con burro, pomodori e concentrato di pomodoro
  • muhammara crema peperoncino e aglio
  • mutabbal crema di melanzane
  • haydari crema yogurt e menta che molto spesso offrono tra gli antipasti nei locali
  • babaganoush crema melanzana e menta
Antipasti misti

Insomma, se non amate lo yogurt, la Turchia non è posto per voi: il loro yogurt senza zucchero e molto denso è quasi onnipresente ad ogni pasto!

Piatti principali
  • hunkar begendi spezzatino di montone servito su un purè di melanzane
  • Imam bayildi, o İmambayıldı, melanzane al forno farcite con verdure e arricchite con salsa di pomodoro, prezzemolo e olio d’oliva
  • ciufleticos involtini di melanzane con riso alla turca tostato nel burro
  • çorba zuppa di lenticchie rosse servita con crostini di pane
  • manti tortellini di forma triangolare ripieni di carne di agnello, cavallo o manzo macinata, bolliti o cotti al vapore e conditi con salsa fredda a base di yogurt di pecora, olio al peperoncino e concentrato di pomodoro
  • lüfer grigliato, pesce serra (Pomatomus saltatrix)
  • Lahmacun piadina condita con carne macinata, pomodoro, cipolla e spezie
  • Pide barchette di pasta farcite, simili a delle pizze alla pala ma più sottili
  • Gozleme crepes al formaggio e spinaci
  • Midye Dolma cozze ripiene
Pide mista


Kebap in turco indica genericamente la carne che può essere di
  • kuzu - zirh kebap  - agnello
  • dana – vitello
  • tavuk - pollo
quasi mai di maiale, essendo un paese a maggioranza musulmana, anche se il paese è laico, la richiesta di carne di maiale è poca e non molti macellai e locali la trattano.
La carne può essere preparata in molti modi:
  • döner kebap il classico arrotolato o panino con carne di agnello o pollo disposta su uno spiedo girevole e cotta rigirandola dinanzi a una griglia verticale, di cui vengono serviti sottili frammenti della superficie dorata
  • testi kebap con carne cotta alla brace o in grandi forni a legna in piccole anfore di terracotta chiuse con del pane, spesso viene incendiato al tavolo ed è un piatto molto pittoresco
  • shish kebap spiedini, solitamente di montone
  • İskender kebap carne a fette condita con salsa di pomodoro, yogurt e burro di latte di pecora
  • kofte polpette di carne con grano e peperoncino
  • balık-ekmek panino con filetto di sgombro fritto o grigliato 

Dolci
  • Baklava come quello greco, classico o al pistacchio
  • lokum - gelatine di frutta
  • turkish pudding ne esistono due diverse versioni: l'assur o ashura, aşure, a base di cereali, cannella, legumi e mandorle, lo zerde, fatto con riso e zafferano
  • kadayıf spaghetti con zucchero, noci, mandorle e panna montata
  • muhallebi budino di riso al latte
  • Turkish delights, dolcetti che ricordano un po’ il nostro salame di cioccolato.

Da bere
  • türk kahvesi il fortissimo caffè turco 
  • l'immancable turco o alla mela che vi offriranno molto spesso
  • ayran una bevanda a base di yogurt di pecora, acqua e sale 
  • raki un superalcolico a base di anice, simile all'ouzo greco
  • boza, densa e dolce bevanda ottomana fatta di cereali fermentati e cosparsa di cannella 
Avrete notato che molti piatti della cucina turca sono simili a quelli greci, questo perché Tuchia e Grecia sono sempre state strettamente connessi. Non esiste un vero e proprio popolo turco in Turchia, si tratta di un mix di culture e di popolazioni che si sono spostate nel corso dei secoli: medio-orientali, greci, romani. Questo fa sì che il razzismo in Turchia sia quasi del tutto assente, per lo meno quello basato sul colore della pelle cui siamo abituati nei nostri paesi.

hunkar begendi

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 20 ottobre 2024

TORINO - Camera - Centro italiano per la fotografia


Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un museo aperto da pochi anni

Camera - Centro italiano per la fotografia




questo museo è sede di mostre temporanee di grandi fotografi ma non solo, vi si svolgono anche visite tematiche, workshop, corsi di fotografia ed è sede di un archivio fotografico molto ampio.


Un saluto,
Alla prossima,
Patrizia


https://camera.to/

Museo adatto a famiglie con bambini *


domenica 13 ottobre 2024

MUGUGNO - Il sapore della frutta

Ciao a tutti,

oggi parliamo di frutta. Conosco un sacco di gente cui piace tanto la frutta, che ne mangia kg e kg. E fanno bene, è ricca di vitamine e di fibre ma io non ci riesco.

Ogni tanto ci provo. Non possedendo un frutteto o un campo in cui piantarlo, vado al mercato o al supermercato e acquisto della frutta. Cerco di prendere quella che mi sembra più matura rifuggendo fragole e albicocche da mezzo kg l'una ma nonostante tutta l'attenzione nella scelta, resto sempre delusa.

Come molti miei coetanei, ho passato le mie estati in mezzo agli alberi di frutta. Al profumo intenso dei peschi e al gusto succoso delle albicocche.

Parliamo dei tipi di frutta che mi piacciono di più. Ad esempio le fragole. In primavera trovi quelle fragoline nei boschi che puoi inserire negli steli di erba dura per farne degli spiedini da mangiare. Hanno un sapore intenso, una consistenza morbida, che ti si scioglie sulla lingua. Poi acquisti le fragole e san di poco. Trovo che la frutta acquistata sia quasi sempre un po' aspra perché raccolta acerba e non lasciata maturata sugli alberi o, nel caso delle fragole, nelle colture idroponiche nelle serre.

Poi mi piacciono le albicocche. Le più buone di solito le trovi già beccate dagli uccelli, che sono dei veri intenditori. Le albicocche più gustose sono piccole e tonde, macchiettate di rosso. Chi ha colto uno di questi frutti da un albero e l'ha morso: morbido e succoso e con un gusto intenso e poi ha morso una delle albicocche che compri (sanno più che altro di acqua e sono aspre) capirà di cosa sto parlando... non sono albicocche quelle, non SANNO di albicocca. Fanno semplicemente schifo.

Con le pesche va un po' meglio perché, anche se non maturano sugli alberi, di solito sono dolci e succose lo stesso e sanno di pesca, almeno un po'. Perché il gusto intenso delle pesche raccolte dagli alberi, ripulite dalla peluria con le mani e poi morse sotto il sole estivo è comunque più intenso.

Poi ci sono dei frutti meno frequenti da trovare. Come i pinoli dei pini marittimi che ti lasciano le mani e la bocca sporca di nero e di resina. Magari, in mancanza d'altro, si spaccano le pigne usando una pietra su una superficie dura: quanto lavoro ma quanto gusto! 

Un altro frutto che sa parecchio lavoro e soddisfazione, è la mandorla fresca. Avete mai assaggiato una mandorla fresca con il suo mallo verde e consistente da aprire a fatica, la pellicina che si infila sotto le unghie e poi la mandorla al suo interno, fresca e umida ma buonissima.

Per tornare al discorso iniziale, non riesco a mangiare questa frutta che non sa di niente o sa di poco e spesso non sa di frutta.

E voi? Avete mai assaggiato un'albicocca che sa di albicocca?

Un saluto,

alla prossima

Patrizia

domenica 6 ottobre 2024

PIEMONTE - Forte di Fenestrelle

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un luogo ricco di storia, il 

Forte di Fenestrelle




La costruzione del forte di Fenestrelle inizia nel 1727 quando Vittorio Emanuele II decide di creare un forte a protezione della valle da eventuali attacchi francesi. Il forte già presente dall'altra parte del fiume, infatti, non era adatto allo scopo. L'opera ingegneristica progettata è molto ambiziosa e fa sì che il forte sia a tutt'oggi il forte più grande d'Europa.
La sua costruzione è durata circa 120 anni, si è partiti dalla sommità della montagna e si è scesi fin quasi al paese di Fenestrelle, formando così una lunga muraglia difensiva lungo tutto il versante.

Questo forte non è mai stato usato in guerra ma è stato caserma e prigione per tanti anni. 
In realtà il forte si compone di più strutture e casematte per l'alloggiamento dei cannoni e polveriere. I forti in realtà sono tre, salendo troviamo: il Forte San Carlo, in basso, il Forte dei Tre Denti e il Forte delle Valli a 1800 metri

Dopo la seconda guerra mondiale venne abbandonato ed è stato restaurato e aperto alle visite, esclusivamente guidate, negli ultimi anni.
Le visite guidate sono di tre tipi: 
  1. c'è quella di un'ora che resta nella parte bassa del forte, ovvero il Forte San Carlo ed è adatta a tutti
  2. quella di tre ore che sale fino al Forte dei Tre Denti e alla Garitta del Diavolo facendo anche una parte della scala coperta 
  3. e infine la passeggiata reale che dura tutto il giorno e richiede una buona preparazione atletica e il pranzo al sacco in quanto si sale fino al Forte delle Valli percorrendo un dislivello di circa 600 metri.
Qualunque visita decidiate di fare, meglio prenotare telefonicamente.

Al Forte di Fenestrelle si trova anche un ottimo ristorante. Se fate la visita da tre ore potrete usufruire di un'interessante convenzione per il pranzo. Qui potrete assaggiare delle ricette tipiche della zona: le Calhiettes del Forte, una sorta di canederli fatti con grissini e salumi e la Glara, un piatto tipico dell’alta Valle Chisone , costituito da uno sformato di patate.

Calhiettes del Forte

Nel forte potrete ammirare alcuni musei: 
  • La Collezione del Governatore, una mostra con oltre 300 specie di animali imbalsamati.
  • Sui Passi del De Amicis offre la possibilità di visitare un tratto della famosa scala coperta dei 4000 gradini che collega per intero il Forte di Fenestrelle.
  • Il museo del 3° reggimento alpini, vicino alla biglietteria e gratuito.

Inoltre in estate al Forte di Fenestrelle si svolgono visite teatralizzate e una fiera del libro molto interessante.


Un saluto,
alla prossima
Patrizia


https://www.fortedifenestrelle.it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: *