Ciao a tutti,
un po' di tempo fa, su un social, ho visto la pubblicità di un braccialetto con il disegno di due nazioni unite idealmente: due luoghi che una persona possa considerare la propria casa ed ho iniziato a pensare a quella che avrei mai potuto considerare la mia seconda casa ma, anche se amo viaggiare, in realtà, non c'è un luogo che potrei chiamare casa oltre a... già, in realtà mi sono resa conto che non considero nemmeno Torino casa mia.
Torino è una bella città ma ormai ci sono tante, troppe cose che non funzionano. Le strade che sembrano crateri lunari, la burocrazia eterna... fare un documento o prenotare una visita medica sono dei lavori a tempo pieno e spesso senza risultato. I mezzi (auto, bici, monopattini) che passano sempre e costantemente con il rosso; ogni giorno persone lasciano l'auto in modo che blocchi la circolazione e se ne fregano, arrivano dopo un'ora e fanno spallucce. Non mi sento parte di una città abbandonata a sé stessa e tanto meno posso sentirmi parte di una comunità che pensa solo ai propri interessi, infischiandosene degli altri perfino quando mette a repentaglio la vita altrui.
Per noi che abitiamo in periferia la situazione è ancora peggiore perché non abbiamo più nessun servizio di base: pochi mezzi pubblici, il pronto soccorso è quello di un altro comune, nessun tipo di presidio di polizia e quindi di tutela sul territorio (niente carabinieri, poliziotti o vigili urbani), l'ufficio anagrafico è quasi chiuso (nel senso che fanno pochissime pratiche al giorno), la biblioteca ha chiuso. Fino a trent'anni fa non era affatto così, ma ormai hanno tolto tutto per risparmiare soldi e noi continuiamo a pagare sempre più tasse.
Insomma, abito a Torino da quando sono nata ma non la considero più casa mia, non mi considero torinese. Non so se troverò mai un luogo cui sentirò di appartenere ma so che non sarà mai più questo.
Un saluto,
alla prossima
Patrizia
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