domenica 30 luglio 2023

MUGUGNO: Caffellattina e i sette strani

Ciao a tutti,
oggi voglio sprecare un post contro questo politically correct che ci sta un po' scappando di mano. Soprattutto in un mondo in cui vengono ancora vendute delle bambine per sposare dei vecchi; una ragazzina viene palpeggiata ma non abbastanza a lungo e quindi non è reato e cose ben peggiori.

Partiamo dal presupposto che Walt Disney era un vero razzista figlio del suo tempo. Non possiamo cancellare quello che è stato ma migliorare quello che c'è oggi ma a tutto c'è un limite.
Per Netflix e per i capricci di un'attrice, Cleopatra diventa nera, quando dalle testimonianze che abbiamo dell'epoca risulta essere Tolemaica e quindi di origine Macedone e non Nubiana... si vuole fare una docuserie su un personaggio nero che fu grande per l'Africa? (Cleopatra e gli Egiziani non si considerano Africani) Ce ne sono state tante di regine africane nere degne di nota, perché proprio lei?

Per Disney, la Sirenetta è nera. Ok è una creatura mitologica, la puoi fare del colore che vuoi, anzi meglio grigia o blu, ma chi ha visto il film animato si aspetta che il live action del film lo rispecchi. Comunque... vabbè. Però Biancaneve...
La regina mentre ricamava e guardava la neve cadere fuori dalla sua finestra si punse il dito con l'ago ed esclamò: "Come sarebbe bello avere una bambina con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l'ebano del mio telaio"... (da piccola ho letto il libro della Disney talmente tante volte che lo sapevo a memoria)... invece adesso dirà: "Come sarebbe bello avere una bambina con la pelle ecrù come la stoffa che sto ricamando..." oppure visto il cambiamento climatico e l'innalzamento della temperatura, non nevica più nemmeno nel reame fatato e fuori è tutto brullo anche in inverno, non so...
E poi non ci sono più i nani ma dei personaggi strani e diversi.. ma che senso ha?!
Insomma, io penso che non importi di quale etnia / colore / altezza siano i personaggi di una storia. Il mio film Disney preferito è "Come d'incanto" dove la principessa capisce che nel mondo reale non è normale che vedi uno e te lo sposi perché è il tuo vero amore, però se si fa l'adattamento della storia di un personaggio storico o di un personaggio caratterizzato dalla propria etnia... Mulan è cinese, Biancaneve ha la pelle bianca come la neve, cazzo, è sia il suo nome che il titolo della fiaba! E poi c'ha i NANI! Togliere i nani non è una discriminazione contro chi è affetto da nanismo?
Se la Disney vuole fare le cose per bene, allora dovrebbe promuovere le versioni originali delle fiabe con la Sirenetta che non riesce a sposare il suo principe ma diventa spuma di mare!
Bella anche la versione di Biancaneve che il principe non bacia (d'altra parte è morta in una bara) ma fa trasportare in giro dai suoi servitori che un giorno, stanchi di scarrozzare la bara avanti e indietro, un giorno la aprono e se la prendono con il cadavere, tenendolo per le spalle e scuotendolo. In questo modo Biancaneve sputa il pezzo di mela e ritorna in vita. Ma su questo torneremo in futuro.

Ma adesso le cose precipitano. Perché cambiano i libri! Se leggo un libro scritto nel 1800 è parlano di una persona di colore, scrivono negro perché era il termine usato a quei tempi. Se leggo "L'erba canta" di Doris Lessing, le persone di colore indigene della zona venivano considerati animali, perché la situazione socio-politica era quella. Non è bello ma il libro racconta ciò che era e rispecchia l'epoca storica in cui è stato scritto.
Invece adesso censurano Roald Dahl perché non si può dire "matto" e "grasso"... oltretutto si tratta di mera IPOCRISIA perché poi la stessa gente vede una persona sovrappeso e dice che è grassa. Stessa cosa per Agatha Christie, i suoi "10 piccoli negri" da sempre sono conosciuti in Italia come "10 piccoli indiani" e adesso vengono tolti dai suoi libri anche espressioni come negro (vedi sopra) ed ebreo (si dirà persona di religione giudaica? Non so).

Come dicevo prima, le cose vanno lette all'interno del loro contesto storico e non estrapolate da esso e i termini sono dispregiativi solo nella mente di che legge. Penso che il razzismo vada assolutamente combattuto ma in modo ben diverso che cambiando i termini di un vecchio romanzo!

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

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