Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un'altra bellissima città, nonché capitale della Spagna e di un piatto tipico:
Il gaspacho andaluso è una zuppa di pomodoro che viene servito freddo con dei crostini, si può anche rivisitare per un fresco cocktail pre-dinner da accompagnare a dei piatti fritti, per le proprietà "sgrassanti" del pomodoro che è acidulo.
Ingredienti
- 700 gr. di pomodori
- 300 gr. di peperoni rossi
- 150 gr. di sedano verde
- 150 gr. di cipolla rossa
- 200 gr. di pane bianco
- 150 gr. di aceto di vino rosso
- 200 gr. di olio di oliva
- sale e pepe
Tagliare le verdure a dadini e lasciarle macerare con tutti gli altri ingredienti per 12 ore in frigorifero, frullare il tutto e filtrare.
Servire freddo come zuppa o aperitivo in un bicchiere da cocktail decorato da sedano. Se lo servite come cocktail, potete allungarlo con un pochino di vodka.
Dove mangiare a Madrid?
Per uno spuntino veloce in tutta la Spagna, ma non solo, i 100 montaditos una catena che fa piccoli panini (montaditos, appunto) e piatti tipici spagnoli a prezzi molto contenuti o anche il 44 tapas.
Per una cena informale la Taberna de los angeles e per un buon cocido Casa Anton.
MADRID
Madrid è una città immensa ma il centro storico è visitabile tutto a piedi. Quando sarete in un luogo elevato, potrete ammirare la città che si estende attorno a voi a perdita d'occhio.
Da non perdere:
- il Paseo del Arte con il famosissimo museo del Prado, il museo Thyssen-Boerniza e il museo Reina Sofia che ospita opere dal novecento ai giorni nostri;
- il Palazzo reale;
- la Plaza Mayor immancabile in ogni città spagnola, con il suo mercato;
- il Monasterio de las Descalzas Reales;
- il Parco del buon retiro dove rilassarsi con una bella passggiata nel verde ed ammirare altre opere d'arte;
- la Fuente de Neptuno al centro della Plaza de Canovas del Castillo;
- il Museo Archeologico;
- la Plaza de las Cortes con l'Estatua de Cervantes e il Congreso de los Diputados;
- la Puerta del Sol con la Statua dell'Orso e del Corbezzolo, simbolo di Madrid;
- Calle Gran Via con i suoi negozi e, poco lontano, il Tempio de Debos, un vero tempio egizio donato alla Spagna per salvarlo dall'inondazione in seguito alla costruzione della diga di Assuan;
- la Cattedrale dell'Almuneda e la sua cripta;
- Calle del Prado con Plaza Santa Ana;
- il Palacio de Santa Cruz e l'Iglesia de Santa Cruz;
- e tantissime altre cose.
- per iniziare, tapas di tutti i tipi: tortilla di patate, polpette, spiedini di carne, crocchette di formaggio e di prosciutto, patatas bravas, ecc. nei piatti misti potrete trovare la morcilla che è un salame fatto con sangue e riso;
- il piatto tipico di Madrid è il Cochido alla madrilena, un piatto unico molto sostanzioso, vi serviranno un brodo di carne con pastina e, a parte, tutto quello che è stato usato per fare il brodo: carne di manzo, pollo e maiale con ceci e verdure come cavolo, carote, bietole, fagiolini e patate. Si tratta di un piatto molto antico, le cui origini sembrano essere addirittura medievali;
- tipico di Madrid è anche il Bocadillo de calamares, un panino con anelli di calamari fritti, per chi preferisce qualcosa di più leggero, consiglio il bocadillo al jambon;
- l'hueva estrellados o uovo rotto, un semplice uovo al tegamino servito a volte con prosciutto;
- Soldaditos de Pavia, dei bocconcini di baccalà fritto con peperoni;
- Cazuela de albondingas in salsa, ovvero polpettine al sugo;
- Caracoles alla madrilena, lumache in salsa;
- Chocinillo asado, un maialino da latte arrostito;
- Callos a la madrilena, trippa al sugo;
- Orejas a la placha, non si tratta di un modo di dire come la nostra orecchia di elefante ma di vere e proprie orecchie di maiale alla griglia;
- l'aioli, una maionese all'aglio con cui condire i vostri piatti;
- come dolce vi consiglio assolutamente la crema catalana e i churros y chocolate;
- attenzione perché Madrid non è zona di paella, quindi potrete trovarla ma non è sicuramente un piatto tipico, è più facile trovare l'arroz negro.
Per lo shopping, in Spagna, oltre ai mille negozietti? El Cort Englès, ovviamente!
Un saluto
alla prossima,
Patrizia