Avevo una bambina su quattro ruote.
L'avevo desiderata tanto la mia 500, da quando ero io stessa bambina e mio zio mi insegnava a fare le manovre davanti casa su una 500 del 1967. Avevo fatto tanti sacrifici e dovuto aspettare tanti e tanti anni ma alla fine era mia.
Lei era la mia libertà. Era l'unica cosa importante ad essere veramente, esclusivamente mia.
Non era nuova. Aveva più di 7 anni e la carrozzeria rovinata dalle nostre tante avventure.
Era grigio argento. Da poche settimane le avevo comprato dei coprisedili con le stelline blu, tappetini in tinta e avevo anche preso un profumino dello stesso colore che mi dimenticavo sempre di cambiare...
Aveva 54.200 km esatti e lo stemmino con scritto FIAT sul portellone posteriore era rovinato all'interno perché la scorsa settimana l'avevo riattaccato con la colla.
Ne abbiamo passate tante insieme... cose belle e cose brutte, sempre con la musica accesa: in città, al mare, al lago, sulle stradine di montagna.
Una volta, sotto un diluvio, un autobus ci era passato di fianco, sollevando una montagna d'acqua e noi, senza neppure rallentare, ci abbiamo nuotato dentro come dei surfisti e lei non aveva lasciato che mi prendessi neppure una goccia d'acqua.
Aveva tanti ricordi buffi con sé: la chiavetta con la nostra musica preferita; il parasole con il geco che piaceva tanto a me e al mio bambino e una mucca di peluche che le avevo lasciato affinché non si sentisse sola la notte, quando rimaneva da sola per strada.
Ma una notte orribile sono arrivati degli uomini tanto cattivi (e meritevoli di una morte per smembramento dopo la tortura dello schiacciamento dei pollici e dello squasso) e l'hanno portata via.
Lei aveva tanto paura. Le hanno strappato la mucchina di peluches che la sua mamma le aveva regalato e poi l'hanno fatta a pezzi, per rivenderseli.
Noi sul Lago Maggiore |
BASTARDI
VI MALEDICO
E CON LA MIA ANIMA INVOCO IL DEMONIO
AFFINCHE' I VOSTRI STESSI FIGLI
VI DIVORINO LE VISCERE
MENTRE SIETE ANCORA VIVI E COSCIENTI
VI MALEDICO
E CON LA MIA ANIMA INVOCO IL DEMONIO
AFFINCHE' I VOSTRI STESSI FIGLI
VI DIVORINO LE VISCERE
MENTRE SIETE ANCORA VIVI E COSCIENTI
Oggi non saluto nessuno