mercoledì 19 febbraio 2014

MUGUGNO - L'Italia ERA una Repibblica fondata sul lavoro.

Oggi voglio dedicare un pensiero a tutti quei politici che pensano solo ai propri interessi, con il ladrocinio di quei fondi che dovrebbero spendere per la comunità affinché il Paese prosperi.
Politici che permettono che le aziende vantino l'eccellenza del "Made in Italy", pur producendo all'estero.
Politici che si preoccupano di carcerati e di immigrati ma non degli onesti cittadini italiani che hanno sempre pagato le tasse e che non hanno più speranze per il futuro (neppure quelli che adesso un lavoro hanno più certezze, perché sanno che non probabilmente non durerà).
Politici che prendono pensioni d'oro mentre altri pensionati non arrivano a fine mese.

Un pensiero anche alle multinazionali che richiedono ed ottengono gli ammortizzatori sociali dai politici di cui sopra, non per reali problemi di crisi ma perché vogliono ancora più utili da dividere tra gli azionisti. A quelle che mandano per strada i dipendenti e tengono i consulenti.
E poi mandano tutti per strada, per aprire le loro aziende in paesi dove il costo del lavoro è inferiore per la minore pressione fiscale o perché le condizioni dei lavoratori sono ai limiti della dignità della persona.

Un pensiero di incoraggiamento a tutte le piccole e medie aziende italiante che falliscono ogni giorno, soffocate dal peso fiscale dovuto ai fondi che spariscono chissà dove ed agli evasori noti ma intoccabili.

A tutte le persone che si arricchiscono sulle spalle e sulla miseria delle altre persone di tutto il mondo, voglio innannzitutto dire che si tratta di un serpente che si morde la coda e prima o poi finirà ad avvelenarsi con il suo stesso veleno.
Quando vedete le persone che si suicidano o che finiscono nella miseria a causa delle vostre manovre politico economiche, non pensiate che di quel sangue non sono macchiate le vostre già luride mani e non pensate neppure di poterlo lavare via.
Io non credo, come sicuramente voi delle suddette categorie, nella Giustizia Divina ma credo che prima o poi di quel sangue dovrete rendere conto.

Perché,
quando la maggior parte delle persone non avrà più nulla:
niente certezze, speranze o sogni. 
Quando avranno perso tutto.
Come pensate di poterle governare?
Quando la galera sarà vista come un luogo in cui trovare un pasto caldo e un tetto sulla testa
e anche la morte non sembrerà il peggiore dei mali
a chi ha perso tutto e non ha più speranze.


Quando rimarrete blindati nelle vostre case perché le strade del paese saranno precipitate nell'anarchia e nella violenza che sfocia dalla disperazione, allora vi renderete conto di quello che avrete fatto.

Per il momento, questa è la mia maledizione: che per ogni miseria di cui vi sarete macchiati, voi dobbiate patire ancora e ancora, che essa corroda le vostre carni lentamente.

E a tutti gli altri dico: non smettete di lottare!

Concludiamo ricordando che:
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Un saluto
alla prossima
Patrizia

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