domenica 28 settembre 2025

PIEMONTE - ROERO - Vezza d'Alba

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un paese che ci piace parecchio

Vezza d'Alba


Panorama


Vezza d'Alba si trova nel Roero, il paese è diviso in due parti, una più in basso e una su una collina. Dalla piazza del municipio potrete ammirare la Chiesa di San Bernardino e salire al Belvedere che è una delle tappe della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Su al belvedere troverete anche i resti del castello della famiglia dei Roero.

Il Roero è un territorio ricco di boschi, panorami mozzafiato, antichi borghi e castelli tutti da visitare.
Inoltre è un luogo in cui rilassarsi e mangiar bene: funghi, tartufi e ottimi piatti della tradizione contadina.


Museo naturalistico del Roero

Diorama del museo

A Vezza d'Alba potrete anche visitare il Museo naturalistico del Roero, un museo piccolo ma che non ha nulla da invidiare al Museo di Scienze naturali di Torino. Nato nella scuola elementare del paese ad opera di maestre davvero illuminate ed amanti del territorio, al momento ha soltanto quattro sale: la sala faunististica, la sala geologica, la sala entmologica e la sala multimediale immersiva.

La sala faunistica ha delle belle vetrine che raccontano il territorio del Roero. Ogni vetrina è un diorama con animali impagliati trovati morti nel territorio e un fondale dipinto ad olio in base a reali paesaggi presenti. Il diorama illustra la fauna e l'etologia di un certo tipo di ambiente.
Vi potrete ammirare anche una splendida aquila e una piccola collezione osteologica.

La sala geologica ha minerali, marne e fossili trovati nel territorio ma anche il calco della zampa di un mastodonte Anancus arvernensis che viveva nel Roero tra la fine del Miocene e l'inizio del Pleistocene, ovvero tra 10 e 1,5 milioni di anni fa.

La sala entmologica ha una buona esposizione di insetti del territorio. Infine nella sala multimediale potrete approfondire tematiche relative al territorio da un punto di vista storico ed artistico ma anche sulla flora ed la fauna presenti e ovviamente al tartufo, prodotto principe del territorio.


Rovine del castello al belvedere

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

Piazza del Comune


https://www.stradaromantica.com/it/tappe/vezza-d-alba/

https://www.museovezza-cn.it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: ***

domenica 21 settembre 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - UMBRIA - Assisi

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di una città molto famosa e veramente molto bella

Assisi

Assisi - In alto la Rocca Maggiore



Cosa vedere ad Assisi?
La Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola situata a 4 km dal centro di Assisi.

La Basilica di Santa Chiara. Chiara, affascinata dalla predicazione del Santo, con la madre e le sorelle Agnese e Beatrice, fondò l’Ordine delle Clarisse. La chiesa di Santa Chiara fu costruita subito dopo la sua morte, proprio vicino all’antica chiesa di San Giorgio, che fino al 1230 aveva custodito le spoglie di San Francesco. Le spoglie della Santa vennero traslate già nel 1260 ma la consacrazione ufficiale avvenne nel 1265. Nella cripta è custodito il corpo della Santa e alcune importanti reliquie della Santa e di San Francesco.

Basilica di Santa Chiara - Assisi

Piazza del Comune è la principale piazza di Assisi, costruita nel luogo del Foro romano, vi si affacciano il Tempio di Minerva, la Torre del Popolo e il Palazzo dei Priori.
La Torre del Popolo fu costruita a partire dal 1276 per ospitare la famiglia del Capitano del Popolo. Davanti alla torre si può ancora ammirare una lapide in pietra rossa del Subasio, con le misure di riferimento dei prodotti tipici della Assisi medievale: mattoni, pianelle, quadrelli e coppi. Lo Statuto comunale del 1469 prescriveva l’uso di questi modelli per chiunque fosse impegnato nelle professioni artigiane e commerciali. Di fronte alla Fontana dei tre leoni c’è il Palazzo dei Priori, oggi sede del Municipio.

La Basilica di San Francesco è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore. In quella inferiore si trova la cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti e Simone Martini.

Basilica di San Franscesco - Basilica superiore - Assisi

Ad Assisi potrete anche visitare il Museo Missionario Amazzonia (MUMA), dove potrete ammirare oggetti ed animali imbalsamati provenienti dalla Missione francescana sul Rio Solimoes.

Il Tempio di Minerva costruito nel I secolo a.C, si ritiene che fosse dedicato ad Ercole anche se prende il nome dal ritrovamento di una statua di donna. La struttura durante i secoli è stata utilizzata come carcere, abitazione, sede di botteghe, del consiglio cittadino. Nel Medioevo fu trasformato in chiesa con il nome di Santa Maria sopra Minerva.  Nel 1634 fu riadattata in forme barocche e dedicata a S. Filippo Neri.

Sotto l’attuale piazza del Comune è visitabile l’antico Foro Romano (accesso da via Portica, ex Chiesa di San Nicolò) dove si possono ammirare i basamenti del tempio, i seggi dei magistrati e un tempietto dedicato a Castore e Polluce.

Duomo di San Rufino ad Assisi. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il principale luogo ecclesiastico di Assisi non è la Basilica di San Francesco ma il Duomo di San Rufino che è anche la chiesa più antica di Assisi. Si ritiene che qui furono battezzati San Francesco e Santa Chiara. In questa chiesa, inoltre, San Francesco fece la sua prima predicazione.

La Rocca Maggiore di Assisi da più di 800 anni domina la cittadina di San Francesco e la campagna circostante. La prima costruzione risale al 1183, voluta da Federico Barbarossa. Distrutta dalla popolazione in rivolta, la Rocca fu ricostruita dal Cardinale d’Albornoz nel 1365 e faceva parte della rete di castelli costruiti per difendere lo Stato Pontificio.


Tempio di Minerva in Piazza del Comune ad Assisi

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 14 settembre 2025

MUGUGNO - Il rinoceronte bianco settentrionale

Il rinoceronte bianco settentrionale è estinto in natura.

Ne restano solo due esemplari in una riserva naturale in Kenya, per fortuna sono due femmine, madre e figlia e stanno cercando di farle riprodurre con degli embrioni che hanno pronti. Sicuramente non è una situazione ottimale ma gli scienziati stanno cercando di salvare questa specie dall'estinzione. Questi due rinoceronti sono nati e cresciuti in uno zoo in Repubblica Ceca.

A tutti quelli che si lamentano di vedere gli animali nei parchi zoologici. E' una cosa brutta, certo: rimetteteli in natura. Non è così semplice.

Se poi in natura ci sono i bracconieri e i ricconi che pagano per dare la caccia ad un rinoceronte? Se la gente è disposta a pagare a peso d'oro per avere in casa una parte di un animale per esporla o per usarla nella medicina tradizionale? Forse non è meglio che qualche esemplare nato in cattività si sacrifichi per cercare di salvaguardare una specie che altrimenti, a causa dell'uomo, sparirebbe per sempre dalla faccia della Terra?

Forse l'animale che si dovrebbe estinguere è proprio l'essere umano ma finché non accade e fintanto che la lotta al bracconaggio e all'ignoranza non vinca sulla stupidità, allora è necessario fare delle cose spiacevoli per conservare le specie in via di estinzione.

Non addentriamoci qui nel fatto che, un animale cresciuto in cattività, non si può comunque rilasciare in natura senza degli speciali accorgimenti.

  • In prima battuta molti degli animali nati in cattività, ad esempio quelli nati negli allevamenti per le pellicce, sono spesso malati o portatori di malattie e, quando liberati dagli animalisti, provocano la morte di molti altri animali autoctoni che vengono contagiati, cosa già successa più volte. 
  • In secondo luogo, animali abbandonati in luoghi che non sono loro habitat naturali vanno a fare da competitori a specie autoctone fino a farle scomparire. 
  • Infine la maggior parte degli animali vissuti in cattività non è in grado di nutrirsi in autonomia e di proteggersi dei predatori. Proprio in questi giorni due conigli abbandonati in un parco alle porte di Torino sono morti dopo pochi giorni dall'abbandono.
Quindi il vero problema è sempre l'uomo: i bracconieri che cacciano gli animali protetti per venderli e soprattutto coloro che alimentano questo mercato nero di animali o parti di esso.
Cosa si può fare? Se sapete di qualcuno che detiene illegalmente animali o parti di essi: denunciate.

Un saluto,
alla prossima.
Patrizia

domenica 7 settembre 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - UMBRIA

 

Ciao a tutti,
oggi una veloce introduzione su una regione italiana

Umbria
Tagliere umbro con fritti, salumi, formaggi e torta al testo



L'Umbria è una regione che non affaccia sul mare ma ha moltissime belle città da visitare.
Iniziamo dal capoluogo, Perugia, poi sicuramente Assisi, Gubbio, Spoleto, Orvieto, Todi, la Cascata delle Marmore, il Lago Trasimeno, Foligno, Spello la città dei fiori, Norcia e tante altre cittadine bellissime.

Io non l'ho ancora visitata tutta e conto di tornarci presto.

Strangozzi al ragù di cinghiale

Cosa mangiare in Umbria?
Principe della cucina umbra è il tartufo nero, buonissimo e dai prezzi decisamente più abbordabili del tartufo bianco di Alba.

Poi ancora:
  • la torta al testo, una specie di focaccia servita con ottimi salumi e formaggi umbri quali il prosciutto di Norcia, il capocollo, i salami e i Cojoni de mulo così chiamati per la loro forma
  • la pasta alla norcina con la salsiccia di Norcia
  • le pappardelle al cinghiale
  • la porchetta
  • la panzanella, una ricca insalata
  • la galantina, un piatto tipico natalizio, si tratta di una terrina di gallina
  • il piccione arrosto ripieno
  • la coratella di agnello, un piatto dal gusto intenso fatto con le interiora
  • le fave dei morti, dei biscotti a base di mandorle


Gnocchi guanciale e tartufo

Un saluto
alla prossima,
Patrizia