domenica 28 settembre 2025

PIEMONTE - ROERO - Vezza d'Alba

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un paese che ci piace parecchio

Vezza d'Alba


Panorama


Vezza d'Alba si trova nel Roero, il paese è diviso in due parti, una più in basso e una su una collina. Dalla piazza del municipio potrete ammirare la Chiesa di San Bernardino e salire al Belvedere che è una delle tappe della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Su al belvedere troverete anche i resti del castello della famiglia dei Roero.

Il Roero è un territorio ricco di boschi, panorami mozzafiato, antichi borghi e castelli tutti da visitare.
Inoltre è un luogo in cui rilassarsi e mangiar bene: funghi, tartufi e ottimi piatti della tradizione contadina.


Museo naturalistico del Roero

Diorama del museo

A Vezza d'Alba potrete anche visitare il Museo naturalistico del Roero, un museo piccolo ma che non ha nulla da invidiare al Museo di Scienze naturali di Torino. Nato nella scuola elementare del paese ad opera di maestre davvero illuminate ed amanti del territorio, al momento ha soltanto quattro sale: la sala faunististica, la sala geologica, la sala entmologica e la sala multimediale immersiva.

La sala faunistica ha delle belle vetrine che raccontano il territorio del Roero. Ogni vetrina è un diorama con animali impagliati trovati morti nel territorio e un fondale dipinto ad olio in base a reali paesaggi presenti. Il diorama illustra la fauna e l'etologia di un certo tipo di ambiente.
Vi potrete ammirare anche una splendida aquila e una piccola collezione osteologica.

La sala geologica ha minerali, marne e fossili trovati nel territorio ma anche il calco della zampa di un mastodonte Anancus arvernensis che viveva nel Roero tra la fine del Miocene e l'inizio del Pleistocene, ovvero tra 10 e 1,5 milioni di anni fa.

La sala entmologica ha una buona esposizione di insetti del territorio. Infine nella sala multimediale potrete approfondire tematiche relative al territorio da un punto di vista storico ed artistico ma anche sulla flora ed la fauna presenti e ovviamente al tartufo, prodotto principe del territorio.


Rovine del castello al belvedere

Un saluto,
alla prossima
Patrizia

Piazza del Comune


https://www.stradaromantica.com/it/tappe/vezza-d-alba/

https://www.museovezza-cn.it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: ***

domenica 21 settembre 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - UMBRIA - Assisi

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di una città molto famosa e veramente molto bella

Assisi

Assisi - In alto la Rocca Maggiore



Cosa vedere ad Assisi?
La Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola situata a 4 km dal centro di Assisi.

La Basilica di Santa Chiara. Chiara, affascinata dalla predicazione del Santo, con la madre e le sorelle Agnese e Beatrice, fondò l’Ordine delle Clarisse. La chiesa di Santa Chiara fu costruita subito dopo la sua morte, proprio vicino all’antica chiesa di San Giorgio, che fino al 1230 aveva custodito le spoglie di San Francesco. Le spoglie della Santa vennero traslate già nel 1260 ma la consacrazione ufficiale avvenne nel 1265. Nella cripta è custodito il corpo della Santa e alcune importanti reliquie della Santa e di San Francesco.

Basilica di Santa Chiara - Assisi

Piazza del Comune è la principale piazza di Assisi, costruita nel luogo del Foro romano, vi si affacciano il Tempio di Minerva, la Torre del Popolo e il Palazzo dei Priori.
La Torre del Popolo fu costruita a partire dal 1276 per ospitare la famiglia del Capitano del Popolo. Davanti alla torre si può ancora ammirare una lapide in pietra rossa del Subasio, con le misure di riferimento dei prodotti tipici della Assisi medievale: mattoni, pianelle, quadrelli e coppi. Lo Statuto comunale del 1469 prescriveva l’uso di questi modelli per chiunque fosse impegnato nelle professioni artigiane e commerciali. Di fronte alla Fontana dei tre leoni c’è il Palazzo dei Priori, oggi sede del Municipio.

La Basilica di San Francesco è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore. In quella inferiore si trova la cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti e Simone Martini.

Basilica di San Franscesco - Basilica superiore - Assisi

Ad Assisi potrete anche visitare il Museo Missionario Amazzonia (MUMA), dove potrete ammirare oggetti ed animali imbalsamati provenienti dalla Missione francescana sul Rio Solimoes.

Il Tempio di Minerva costruito nel I secolo a.C, si ritiene che fosse dedicato ad Ercole anche se prende il nome dal ritrovamento di una statua di donna. La struttura durante i secoli è stata utilizzata come carcere, abitazione, sede di botteghe, del consiglio cittadino. Nel Medioevo fu trasformato in chiesa con il nome di Santa Maria sopra Minerva.  Nel 1634 fu riadattata in forme barocche e dedicata a S. Filippo Neri.

Sotto l’attuale piazza del Comune è visitabile l’antico Foro Romano (accesso da via Portica, ex Chiesa di San Nicolò) dove si possono ammirare i basamenti del tempio, i seggi dei magistrati e un tempietto dedicato a Castore e Polluce.

Duomo di San Rufino ad Assisi. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il principale luogo ecclesiastico di Assisi non è la Basilica di San Francesco ma il Duomo di San Rufino che è anche la chiesa più antica di Assisi. Si ritiene che qui furono battezzati San Francesco e Santa Chiara. In questa chiesa, inoltre, San Francesco fece la sua prima predicazione.

La Rocca Maggiore di Assisi da più di 800 anni domina la cittadina di San Francesco e la campagna circostante. La prima costruzione risale al 1183, voluta da Federico Barbarossa. Distrutta dalla popolazione in rivolta, la Rocca fu ricostruita dal Cardinale d’Albornoz nel 1365 e faceva parte della rete di castelli costruiti per difendere lo Stato Pontificio.


Tempio di Minerva in Piazza del Comune ad Assisi

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 14 settembre 2025

MUGUGNO - Il rinoceronte bianco settentrionale

Il rinoceronte bianco settentrionale è estinto in natura.

Ne restano solo due esemplari in una riserva naturale in Kenya, per fortuna sono due femmine, madre e figlia e stanno cercando di farle riprodurre con degli embrioni che hanno pronti. Sicuramente non è una situazione ottimale ma gli scienziati stanno cercando di salvare questa specie dall'estinzione. Questi due rinoceronti sono nati e cresciuti in uno zoo in Repubblica Ceca.

A tutti quelli che si lamentano di vedere gli animali nei parchi zoologici. E' una cosa brutta, certo: rimetteteli in natura. Non è così semplice.

Se poi in natura ci sono i bracconieri e i ricconi che pagano per dare la caccia ad un rinoceronte? Se la gente è disposta a pagare a peso d'oro per avere in casa una parte di un animale per esporla o per usarla nella medicina tradizionale? Forse non è meglio che qualche esemplare nato in cattività si sacrifichi per cercare di salvaguardare una specie che altrimenti, a causa dell'uomo, sparirebbe per sempre dalla faccia della Terra?

Forse l'animale che si dovrebbe estinguere è proprio l'essere umano ma finché non accade e fintanto che la lotta al bracconaggio e all'ignoranza non vinca sulla stupidità, allora è necessario fare delle cose spiacevoli per conservare le specie in via di estinzione.

Non addentriamoci qui nel fatto che, un animale cresciuto in cattività, non si può comunque rilasciare in natura senza degli speciali accorgimenti.

  • In prima battuta molti degli animali nati in cattività, ad esempio quelli nati negli allevamenti per le pellicce, sono spesso malati o portatori di malattie e, quando liberati dagli animalisti, provocano la morte di molti altri animali autoctoni che vengono contagiati, cosa già successa più volte. 
  • In secondo luogo, animali abbandonati in luoghi che non sono loro habitat naturali vanno a fare da competitori a specie autoctone fino a farle scomparire. 
  • Infine la maggior parte degli animali vissuti in cattività non è in grado di nutrirsi in autonomia e di proteggersi dei predatori. Proprio in questi giorni due conigli abbandonati in un parco alle porte di Torino sono morti dopo pochi giorni dall'abbandono.
Quindi il vero problema è sempre l'uomo: i bracconieri che cacciano gli animali protetti per venderli e soprattutto coloro che alimentano questo mercato nero di animali o parti di esso.
Cosa si può fare? Se sapete di qualcuno che detiene illegalmente animali o parti di essi: denunciate.

Un saluto,
alla prossima.
Patrizia

domenica 7 settembre 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - UMBRIA

 

Ciao a tutti,
oggi una veloce introduzione su una regione italiana

Umbria
Tagliere umbro con fritti, salumi, formaggi e torta al testo



L'Umbria è una regione che non affaccia sul mare ma ha moltissime belle città da visitare.
Iniziamo dal capoluogo, Perugia, poi sicuramente Assisi, Gubbio, Spoleto, Orvieto, Todi, la Cascata delle Marmore, il Lago Trasimeno, Foligno, Spello la città dei fiori, Norcia e tante altre cittadine bellissime.

Io non l'ho ancora visitata tutta e conto di tornarci presto.

Strangozzi al ragù di cinghiale

Cosa mangiare in Umbria?
Principe della cucina umbra è il tartufo nero, buonissimo e dai prezzi decisamente più abbordabili del tartufo bianco di Alba.

Poi ancora:
  • la torta al testo, una specie di focaccia servita con ottimi salumi e formaggi umbri quali il prosciutto di Norcia, il capocollo, i salami e i Cojoni de mulo così chiamati per la loro forma
  • la pasta alla norcina con la salsiccia di Norcia
  • le pappardelle al cinghiale
  • la porchetta
  • la panzanella, una ricca insalata
  • la galantina, un piatto tipico natalizio, si tratta di una terrina di gallina
  • il piccione arrosto ripieno
  • la coratella di agnello, un piatto dal gusto intenso fatto con le interiora
  • le fave dei morti, dei biscotti a base di mandorle


Gnocchi guanciale e tartufo

Un saluto
alla prossima,
Patrizia

domenica 31 agosto 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - Repubblica di San Marino

 

Ciao a tutti,
oggi vi porto in un luogo da fiaba, uno degli stati più piccoli al mondo nel cuore dell'Italia

Repubblica di San Marino












San Marino è ritenuta la più antica repubblica del mondo tuttora esistente. La tradizione fa risalire la fondazione della Comunità al 3 settembre 301 d.C., quando San Marino, un tagliapietre dalmata dell'isola di Arbe, fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani dell'imperatore romano Diocleziano, stabilì una piccola comunità cristiana sul monte Titano, il più alto dei sette colli su cui sorge la Repubblica. La proprietaria della zona, una ricca donna di Rimini, Donna Felicissima, donò il territorio del monte Titano alla piccola comunità che a memoria del fondatore lo chiamò "Terra di San Marino".

Per accedere alla parte alta della città potete fare una salita di una ventina di minuti oppure parcheggiare a Borgo Maggiore e prendere la funicolare da Piazzale Campo della Fiera.


Basilica del Santo
Cosa vedere a San Marino?
San Marino è un borgo da fiaba, tra le sue mura castelli, musei, negozietti e ristorantini.
La Basilica del Santo è il principale edificio sacro del Paese perché è dedicata e conserva le reliquie di San Marino, patrono e fondatore alle origini della comunità sammarinese.
Progettata e costruita a partire dal 1826 da Antonio Serra, architetto bolognese, venne edificata sull’area dell’antica Pieve cinquecentesca che fu demolita per far posto alla nuova.

Un'altra cosa da vedere a San Marino sono le sue tre torri.
Costruita direttamente sulla pietra del monte senza alcuna fondamenta, la Prima Torre, a base pentagonale, risale al XI secolo ed è tra le più antiche fortezze d’Italia. Viene chiamata anche "Guaita" che in dialetto sammarinese significa “fare la guardia”. In questa torre potrete ammirare le antiche carceri, la Torre campanaria e la Torre Penna, un pozzo e la Cappella di Santa Barbara. La parte più interna, il Mastio, è la più antica ed è l’unica rimasta inalterata nel tempo. 

Sul secondo picco del Monte Titano, il più alto, a 756 metri di altezza, si trova invece il Castello della Cesta, detta anche Fratta. Costruita alla fine del XI secolo, anch’essa di pianta pentagonale, la Seconda Torre era la sede del corpo di guardia e accolse anche alcune celle delle prigioni.

La Terza Torre detta del Montale risale alla fine de XIII secolo. È la più “piccola” per dimensioni, ma ha ricoperto un ruolo strategico per la difesa: è collocata infatti nella migliore posizione per la vedetta. ma non è visitabile.

Piazza della Libertà, al cui centro sorge la Statua della Libertà. La Cava dei Balestrieri è un importante sito storico della città di San Marino. La cava fu aperta nel XIX secolo con lo scopo di estrarre la pietra che venne utilizzata per i lavori di restauro del Palazzo Pubblico, nella vicina Piazza della Libertà.

Palazzo Pubblico qui ogni 6 mesi si svolge la cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti: il 1° aprile e il 1° ottobre. La facciata è riccamente decorata con numerosi simboli: lo Stemma della Repubblica e di quattro Castelli: Serravalle, Fiorentino, Montegiardino e Faetano. 
Palazzo pubblico

Per quanto riguarda i musei di San Marino, ce ne sono molti tra pubblici e privati. I musei pubblici sono tutti visitabili con il San Marino pass a 11 €
  • il più importante è il Museo di Stato che conserva reperti archeologici dal Neolitico all’Alto Medioevo, dipinti e sculture del Guercino, quadri seicenteschi e monete antiche sammarinesi (1865-1938), ma anche reperti dell’antico Egitto, etruschi e romani.
  • Museo delle Armi Antiche nella Seconda Torre.
  • Museo Pinacoteca di San Francesco accanto alla Chiesa di San Francesco.
  • Museo dell’Emigrante – Centro Studi Permanente sull’Emigrazione. Inaugurato nel 1997
  • la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
  • Museo del Francobollo e della Moneta.
  • Museo di Storia Naturale.
  • Palazzo pubblico aperto solo in alcune giornate.
  • Prima Torre.
Musei privati
  • Museo delle Curiosità.
  • Museo delle Cere.
  • Museo della Tortura e criminologia Medievale.
  • Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni della Repubblica di San Marino.
  • Titanus Museum – Multimedia Experience.
  • Museo delle Creature della Notte – Vampiri e Licantropi.


Chiesa e Museo San Francesco

Un saluto
alla prossima,
Patrizia



domenica 6 luglio 2025

PIEMONTE - Torino - Museo della RAI

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un piccolo museo gratuito

Museo della RAI

Costume di scena "La freccia nera"


Situato nello storico palazzo del Centro di Produzione Rai di Torino, in Via Verdi, vicino al Museo del Cinema, il museo è anche uno studio aperto al pubblico.
Il percorso del museo parte dalle prime forme di comunicazione a distanza: telegrafo, telefono, spiegandone il funzionamento. Racconta la storia della Radio e infine della Televisione.

Parte dell'allestimento di scena dell'Albero Azzurro

Potrete vedere costumi di scena e materiali di programmi e personaggi che hanno fatto la storia della televisione in Italia.
Nel museo sono allestite aree per selfie con scene di programmi TV e simulatori per apparire in televisione.


Radio storiche


Un saluto,
alla prossima
Patrizia

Singolare televisore con mobile


 
https://www.rai.it/museoradiotv/
Punteggio: *
Punteggio per famiglie con bambini: **

domenica 29 giugno 2025

PIEMONTE - Casa Martini

 

Ciao a tutti,
oggi vi parlo di un luogo interessante

Casa Martini


Bottiglie storiche



Situata a Pessione, vicino Chieri, non distante da Torino, Casa Martini è museo ma anche lo stabilimento produttivo di ogni Vermuth e Vino Martini che venga esportato nel mondo.

Le campagne pubblicitarie di Martini, sempre all'avangiuardia


Nel luglio del 1863 Alessandro Martini, Teofilo Sola e Luigi Rossi fondarono a Torino, allora capitale del neonato Regno d’Italia, la Martini & Rossi. 
Pochi mesi dopo scelsero Pessione con il suo scalo merci ferroviario per lo stabilimento produttivo e comprarono un lotto di terreno tanto grande che basta ancora oggi che i prodotti Martini vengono esportati in tutto il mondo.

Qui riposa il Vermuth Martini prima di essere imbottigliato

A Casa Martini potrete degustare vini, vermuth e cocktail ma non solo. 
Visitare il museo con la storia della cantina che si unisce alla storia del Piemonte e di Torino. Fare un tour guidato dello stabilimento produttivo.
E infine fare shopping comprando vini e merchandising della Sparco, la linea della Martini Racing.

Martini Racing


Un saluto,
alla prossima
Patrizia

Degustazione


https://www.martini.com/it/it/

Punteggio: **
Punteggio per famiglie con bambini: *

domenica 22 giugno 2025

LIBRI - Oliver Pötzsch - Il metodo del becchino

 Ciao a tutti,

dopo la saga della Figlia del boia (vedi post nel blog), lo scrittore tedesco Pötzsch torna ad appassionarci con nuovi gialli storici


 Oliver Pötzsch 

Il metodo del becchino





I libri sono ambientati a Vienna alla fine 1800 e ci mostrano uno spaccato della vita della città. 
I protagonisti sono Leopold von Herzfeldt, giovane di buona famiglia caduto in disgrazia e costretto a lasciare Graz. Impiegato come poliziotto a Vienna, Leo è un vivo sostenitore delle nuove tecniche di indagine e dell'uso delle fotografie sulla scena del crimine. 
E poi c'è Augustin Rothmayer, il becchino del cimitero centrale di Vienna, impegnato a scrivere un libro su tutte le sfaccettature del suo mestiere con l'ausilio del suo amico, il medico legale della città.
L'intreccio del primo libro è molto avvincente e interessante, ricco di personaggi e situazioni che non sempre sono come sembrano.

Il titoli della serie sono:

  1. Il metodo del becchino - Un caso per Leopold von Herzfeldt
  2. Il becchino e la ragazza

https://librimugugnocioccolato.blogspot.com/2020/05/oliver-potzsch-la-figlia-del-boia.html


Un saluto,
alla prossima.
Patrizia

domenica 15 giugno 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - LITUANIA - Trakai

 

Ciao a tutti,
se vi trovaste in vacanza a Vilnius, non perdete l'occasione di visitare


Trakai


Castello di Trakai


Vi basterà prendere il bus di linea o il treno e in poco più di mezz'ora arriverete a quella che è stata la capitale del Granducato di Lituania fino al 1323. 
Trakai è una cittadina sul lago Galvė.

A Trakai potrete:
  • visitare il bellissimo castello sull'isola, con le sue mostre storiche molto interessanti ed eterogenee, 
  • e quello più vecchio che si trova sulla penisola e che ospita il museo di storia di Trakai.
  • Fare un giro in battello sul lago,
  • visitare il museo che parla dei Karaites, un popolo di ceppo e lingua turchi, affine ai tatari, originario della Crimea e aderente all'ebraismo caraita. Oggi la comunità più rilevante, benché ridotta a poche centinaia di persone, risiede proprio qui a Trakai.
  • Visitare la bella cattedrale
  • e il museo del cioccolato lì vicino.
Cattedrale di Trakai

Non mancate di fermatevi in uno dei ristorantini vista lago ad assaggiare i Kibinai accompagnati con brodo di pollo, magari sorseggiando una Gira (bevanda analcolica fatta con grano e o pane fermentati).

Kibinai di carne e brodo di pollo in tazza


https://trakaimuziejus.lt/
Cortile del castello di Trakai

Un saluto
alla prossima,
Patrizia



domenica 8 giugno 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - LITUANIA - Vilnius - Cucina e ricetta Šaltibarščiai

 

Ciao a tutti,
oggi torniamo virtualmente a Vilnius per scoprire le ricette della cucina lituana, ma non solo


Šaltibarščiai
Zuppa fredda di barbabietole

Zuppa fredda di barbabietole



Ingredienti (per tre porzioni)
    • 1 barbabietola precotta
    • 1 litro di kefir
    • 1/2 cetriolo
    • 3 uova sode
    • aneto
    • 1/4 di cipollotto
    • 1/2 limone (o dell'aceto), sale, pepe
      
Procedimento
Grattugiate le barbabietole cotte e i cetrioli. Fate rassodare le uova, tagliatele a metà e tritatene la metà, mettendo da parte per la decorazione le uova rimaste. Affettate finemente i cipollotti (anche la parte verde). Mescolate tutti gli ingredienti, tranne le uova messe da parte, passatele con un passaverdura per ottenere una crema omogenea, aggiungete il kefir e mescolate ancora. Regolate di sale, pepe e, se necessario in base al vostro gusto, di limone o aceto. Lasciate raffreddare per circa mezz'ora in frigorifero, decorate con le uova sode rimaste tagliate a metà e l'aneto. Servite la zuppa accompagnandola con delle patate calde, bollite o arrostite.

Vilnius

Cepelinai

Cosa mangiare a Vilnius?
Kepta Duona strisce di pane nero di segale all'aglio e fritto
Vedarai,salsiccia di patate tritate farcita con intestino di maiale
Rūkytos kiaulės ausys orecchie di maiale affumicate
Kibinai panzerotto di pasta sfoglia, ripieno di carne tritata (tipico di Trakai)
Saldūs blynai  - frittelle / pancake dolci
Pikantiški blynai – frittelle  / pancake salate
Bulviniai blynai - frittelle  / pancake di patate

Cepelinai grandi gnocchi di patate con un ripieno a base di carne o formaggio
Skilandis salume affumicato
Kugelis sformato a base di patate con carne di maiale
Rauginti kopūstai crauti
Varškės sūris formaggio quark

Šaltibarščiai zuppa fredda di barbabietole
Burokėlių sriuba zuppa calda di barbabietole
Grybų Sriuba ovvero la zuppa di funghi lituana a volte servita in una terrina fatta di pane nero speziato

Spurgos frittelle dolci che potrete anche comprare per strada
Šakotisdolce a forma di abete
Tinginys torta simile al salame al cioccolato, senza cottura, detta torta pigra
Grybukai dolcetti a forma di fungo, speziati

Cosa bere a Vilnius?
Alùs - Birra 
Vynas – Vino, non esistono vini lituani, nel passato bevevano dei vini fatti con i frutti rossi che potrete trovare nel ristorante medievale o in posti particolari
Sidras – sidro / Perry sidro di pere
Gira (kvas) bevanda fermentata tipica dell'Est Europa, a basso tenore alcolico o analcolica


Attenzione: in Lituania sembrano non conoscere il dolcificante quindi, se lo necessitate per motivi di salute, portatevene un po’ da casa.


Blini di patate con salsa ai funghi
Dove mangiare a Vilnius?
Noi ci siamo trovati bene nei seguenti locali:
Katpedele ristorante di cucina tipica, economica - varie sedi, molto carina quella sita in Vokieciu g. 3

Etno dvaras ristorante di cucina tipica, economica - varie sedi

Crustum bar panetteria, per la colazione o un pranzo veloce - varie sedi

Pirmas Blynas Locale in una chiesa sconsacrata costruita nel 1768. ''Pirmas blynas'' significa letteralmente 'The first pancake'; è un locale dove potrete gustare ottime crepes dolci e salate ma non solo. Il locale è gestito da un'associazione che promuove anche delle iniziative socio-culturali

Lokys locale storico molto particolare, elegante, propone cucina e bevande medievali

Kačių Kavinė - Cat Cafè dove gustare piatti dolci e salati in compagnia di quindici ben pasciuti gattini

Augustas ir Barbora Love Story Cafè caffetteria molto elegante e romantica per una pausa dolce o un aperitivo con un sottofondo di musica anni '50 e '60
Bear and Boar Taproom uno dei tanti birrifici artigianali di Vilnius
Sodas: sidro istorijos bar storico dedicato al sidro – propone degustazioni a 35 €, anche in inglese, che però non abbiamo fatto


Oltre alla cucina lituana, noi abbiamo approfittato di questa gita nell'est Europa per assaggiare anche l'ottima cucina georgiana al
Georgian house Mesiniu Gatve 4-3, Vilnius

Cosa propone la cucina georgiana?
Khachapuri (ხაჭაპური) letteralmente "pane di formaggio", si tratta di una focaccia ripiena, fatta con farina e yogurt o kefir, con all'interno vari tipi di formaggio fresco o stagionato, uova, erbe e altri ingredienti.
Khinkali (ხინკალი) dei grandi ravioli ripieni di carne da mangiare con le mani per non perderne il brodo all'interno
Chacha (ჩაჩა) un'acquavite di vinaccia simile ad una grappa bianca
Zandukeli lemoniada limonata georgiana aromatizzata a diversi gusti, ottima quella verde all'anice
Shashlik (შაშლიკი) spiedoni di carne, pesce o vegetariani serviti con verdure e patate

Khinkali - Cucina georgiana

Khachapuri - Cucina georgiana




Un saluto
alla prossima,
Patrizia

Il Cat Cafè di Vilnius



domenica 1 giugno 2025

CUCINA ETNICA E CONSIGLI PER VIAGGIATORI ENOGASTRONOMICI - LITUANIA - Vilnius

 

Ciao a tutti,
oggi parliamo della capitale della Lituania che stata proclamata Capitale verde europea per il 2025 ed è stata capitale europea della cultura nel 2009.



Vilnius
Cattedrale di Vilnius


La capitale del Gran Ducato di Lituania era Trakai, dove sorge ancora oggi il castello dei Gran duchi, finché nel 1323 il Granduca Gedemias la spostò a Vilnius che era abitata fin dal neolitico.
Secondo la leggenda, il Granduca Gediminas stava cacciando nella foresta sacra vicino alla valle di Šventaragis, ovvero vicino alla confluenza tra il fiume Vilnia e il fiume Neris. Stanco dopo la fruttuosa caccia di un uro (Bos primigenius grande bovino oggi estinto), il granduca si accampò per trascorrere la notte. Addormentatosi sognò un lupo fatto di ferro che si trovava su una collina e ululava in modo strano, quasi con la voce di migliaia di lupi. Egli rivelò la sua visione al sacerdote Lizdeika e questi interpretò il sogno come un segno: andava costruita una città nel punto esatto in cui il lupo ululava. «Questa città sarà la capitale delle terre dei lituani e dimora dei loro sovrani e la gloria delle loro azioni risuonerà in tutto il mondo». Pertanto, Gediminas, obbedendo alla volontà degli dei, costruì la città e le conferì il nome di Vilnius, facendolo derivare da uno dei fiumi alla confluenza, la Vilnia.

Nel passato Vilnius era detta “La Gerusalemme del Nord” per la presenza di tanti ebrei e sinagoghe.

Palazzo presidenziale

Cosa vedere a Vilnius?
Per prima cosa andate in uno degli uffici del turismo a prendere una piantina della città ed una guida turistica gratuita in italiano che è anche l'unica guida turistica in italiano degna di questo nome che si trovi in giro.
  • iniziate la vostra visita dalla Katedros aikštė - Piazza della Cattedrale in questa piazza potrete visitare
    • il Nacionalinis muziejus Lietuvos Didžiosios Kunigaikštystės valdovų rūmai - Palazzo dei Granduchi di Lituania dove troverete i resti delle antiche mura del castello e un ex-cursus storico della storia di Vilnius e della Lituania
    • Vilniaus Šv. Stanislovo ir Šv. Vladislovo arkikatedra bazilika  - La cattedrale metropolitana dei Santi Stanislao e Ladisla con la Torre staccata dal corpus della chiesa. Tra la Cattedrale e il Campanile c’è la Stebuklas (miracolo), una pietra che, secondo la leggenda, esaudisce i desideri se gli si gira intorno tre volte.
  • Sopra alla piazza della cattedrale si erge la Torre di Gediminas (raggiungibile tramite una scalinata o una funicolare). La Torre è quel che resta del secolare Castello di Vilnius, si tratta di una ricostruzione del 1960, come quasi tutto quello che vedrete a Vilnius; infatti la città è stata distrutta durante le varie occupazioni che ha subito nel corso dei secoli.
  • Dalla piazza, andando verso la funicolare e il fiume Neris troverete:
    • Il museo nazionale della Lituania, fondato nel 1952, nel Nuovo Arsenale (in questo momento chiuso per restauri)
    • La casa del castellano, anch'esso un piccolo museo
    • il Vecchio Arsenale, oggi Museo delle Arti applicate e dello Stile con una mostra sul teatro lituano e sui gioielli moderni
    • Il LNM Istorijų namai ovvero il museo di storia di Vilnius e della Lituania (in questo momento parzialmente chiuso per restauri, infatti si paga solo metà del prezzo del biglietto), sede di mostre temporanee interessanti visitabili nonostante i lavori di ristrutturazione
  • Proseguendo verso la periferia troverete la bellissima Šv. apaštalų Petro ir Povilo bažnyčia - Chiesa di San Pietro e San Paolo ricca di migliaia di stucchi
  • Approfittate per una passeggiata lungo il fiume Neris o un giro in gondola o battello sul fiume 
  • Salendo sulla collina sopra al museo di storia, troverete un piacevole parco con il Trys kryžiai - Monumento delle Tre Croci. Secondo la leggenda le Tre Croci di Vilnius si trovano nel luogo dove vennero martirizzati un gruppo di monaci francesi di un vicino monastero. Secondo il racconto popolare, 7 vennero uccisi e altri 7 legati a croci di legno e buttati nel fiume, con la raccomandazione di tornarsene da dove erano venuti. Le croci che si trovano oggi sulla collina non sono quelle del 1400 perché sono state più volte distrutte o rimosse, l’ultima volta nel 1950 dal regime sovietico. Quelle attuali sono state scolpite nel 1989, subito dopo la caduta del Muro di Berlino. Dal piazzale del monumento potrete godere di una bellissima vista sulla città.
  • Scendendo vi troverete nei Giardini Bernardino, un parco pubblico.
  • Vilniaus Šv. Onos bažnyčia  - Chiesa di Sant'Anna è il dono che il Re Vytautas volle fare alla propria moglie Anna. Con annessa la Bernardinu baznycios giedojimo mokykla – Chiesa di San Bernardino
  • In Piazza Konstantinas Sirvydas troverete il LR Prezidento kanceliarija -  Palazzo presidenziale e, poco distante, l'Università di Vilnius, fondata da Stefano I Báthory nel 1579 e per due secoli guidata dai Gesuiti
  • Vilniaus rotušė - Municipio di Vilnius dallo stile neoclassico, nella piazza del municipio si trova la casa museo di Kazys Varnelis
  • Da non perdere la Vilniaus Šv. Kazimiero bažnyčia – Chiesa di S. Casimiro
  • Vicino alla piazza del municipio si trovava il Piccolo Ghetto ebraico di Vilnius, oggi sede della The Glass Quarter community, in quanto lungo queste stradine c'erano le botteghe dei vetrai. In questa zona potrete ammirare la singolare Chiesa Ortodossa dello Spirito Santo e il Iliuzijų muziejus, il museo delle illusioni
  • Vicino al centro di Vilnius si trova un quartiere che si è proclamato Repubblica Indipendente di Uzupis, fate due passi tra le sue botteghe di artigiani e artisti e trovate la famosa statua dell'angelo
  • Poco lontano da Uzupis c'è il Tymo Turgus, un mercato stagionale. In estate, al giovedì o in caso di manifestazioni vi potrete trovare prodotti tipici lituani
  • Se siete a Vilnius non potete non visitare il Okupacijų ir laisvės kovų muziejus - Museo delle occupazioni e delle lotte per la libertà si tratta degli Ex Uffici del KGB occupati dal 1954 al 1991. Al piano terra e al primo piano è allestito un percorso storico sulla repressione subita dai lituani raccontata con foto, documenti, video, uniformi mentre nei sotterranei sono ancora presenti le celle, le camere di tortura e quella delle esecuzioni situate negli uffici del KGB
  • Aušros Vartai  La Porta dell'Aurora costruita tra il 1503 e il 1522 come parte delle fortificazioni di Vilnius e i LNM Vilniaus gynybinės sienos bastėja - il Bastione difensivo delle mura
  • Halės Turgus - Halle Market, dalle parti della Porta dell’Aurora, un piccolo mercato coperto dove si può anche mangiare
  • Il Quartiere ebraico con la Choralinė sinagoga - Sinagoga corale in stile moresco e il Paminklas Cemachui Šabadui - monumento dedicato a Tsemakh Shabad, leggendario medico del ghetto
  • Tra i musei vi indico anche
    • MO Museum un museo di arte moderna
    • Automuziejus il museo dell'automobile
    • il museo della'energia e della tecnica
  • Vilnius inoltre è ricca di teatri storici
  • se siete amanti del verde, in periferia troverete dei bei parchi
    • Parco kalnai
    • Vingis Park
    • Europos Parkas  - Parco europa
    • Giardini Botanici dell'Università di Vilnius
Di cosa e dove mangiare a Vilnius parleremo la prossima settimana con una ricetta lituana.


Monumento delle tre croci


Un saluto
alla prossima,
Patrizia

Pietra del Miracolo