Ciao a tutte,
l'altro giorno stavo leggevo l'ennesima notizia di
maltrattamenti tra le mura domestiche.
Un uomo ubriaco picchiava la moglie con un bastone.
Il mio primo pensiero è stato: "ma perché la moglie non
prende un bastone più grosso e gliele rende?".
Cavoli, non stiamo parlando di un killer professionista ma
di un ubriacone!
Non riesco proprio a capacitarmi di questi meccanismi per
cui le donne arrivino a farsi maltrattare a quel modo. Per cosa poi? Non credo
che una donna possa amare un uomo che la maltratta più di quanto ami e rispetti
se stessa o che debba sopportare tali vessazioni in nome di un sentimento
passato che evidentemente non esiste più.
Davvero quando un uomo alza le mani sulla propria donna e
poi le chiede scusa, dicendole che la ama, lei si sente in dovere di
perdonarlo, invece di rifilargli un pugno sul naso?
Come può una persona arrivare ad avere così poco rispetto di
se stessa?
Sono cose che non capirò mai.
Donne, se aborrite la violenza fisica e non volete
abbassarvi al loro livello, potete sempre denunciarli o ricorrere al veleno:
centinaia di anni di storia saranno pure serviti a qualcosa. Pensate a Lucrezia
Borgia o ad Agrippina, povera vedova!
Come se non bastasse, la storia si tinge di ridicolo: quando
sono intervenuti i carabinieri per arrestare il caro consorte, pare che lui si
sia lamentato ed abbia detto che non potevano portarlo in galera, perché doveva
ancora pagare l'imu! Povero succube della vita di oggigiorno. Premiamolo per la
fantasia. Eccheccavolo, magari prende la moglie a bastonate, ma
Forse basterebbe passare uno spot alla televisione per
questi buoni cittadini, così rispettosi delle leggi: "Ruberesti mai un'auto?
Evaderesti mai le tasse? Allora, ricordati di non prendere a randellate tua
moglie o i tuoi figli o il tuo cane. Anche quello potrebbe essere considerato
reato, per quanto possa sembrarti strano!"
Un saluto,
alla prossima
Patrizia
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