Ciao a tutti,
qualche giorno fa stavo leggendo su La Stampa di un fatto spiacevole: dei ladri hanno rubato le biciclette di un asilo a Torino, in centro. Ovvio, solo in centro gli asili si possono permettere di avere delle biciclette. Noi della periferia sud dobbiamo fornire anche carta igienica e sapone per le mani, ma pazienza.
Il moto di rabbia l'ho avuto lo stesso: rabbia perché quelle biciclette appartenevano alla collettività e, anche se mio figlio non ne avrebbe potuto mai beneficiare, sono cose comprate con i soldi nostri.
Poi mi è venuto da pensare a tutti gli sprechi che ci sono: ai mille altri modi in cui si ruba quotidianamente in tutto ciò che è "pubblico" e trovo che sia veramente un mondo triste, quello in cui viviamo.
Pensate a chi rovina o rompe le cose pubbliche perché pensa che non siano di nessuno, senza capire che in realtà sono anche sue!
Agli impiegati pubblici (una minoranza, per fortuna!) che non fanno il loro dovere, che percepiscono lo stipendio senza lavorare o che organizzano la mutua in base alle proprie esigenze.
I soldi dei piccoli e grandi appalti, senza parlare delle grandi opere, che spariscono nel nulla e nessuno sembra sapere che fine abbiano fatto.
Non dobbiamo tollerare queste cose, non quando la gente comune come noi deve fare un sacco di sacrifici per pagare tasse che andranno a sovvenzionare questi sprechi di denaro. Pagare le tasse è corretto ma pretendere di vedere che fine fanno i nostri soldi lo è altrettanto.
Insegnate ai vostri figli a non tollerare gli sprechi, mai, in nessuna circostanza e forse un giorno potranno vivere in un mondo migliore di questo.
Dopo il furto della settimana scorsa nel cortile della scuola è scattata la gara di solidarietà dei torinesi per restituire le biciclette ai bimbi dell'asilo di via Giulio. In pochi giorni ne sono già arrivate undici!
RispondiEliminaUna storia a lieto fine per i bambini dell'asilo ma non per le nostre tasse.
A Mirafiori Sud (sempre Torino) cercano fondi e volentari per imbiancare le scuole.
Questo fine settimana e il prossimo.
Come si dice: avete voluto la bicicletta...