Parliamo di femminicidio.
Non si può non parlarne.
Questo fenomeno in aumento ci fa capire come in realtà la nostra cultura occidentale sia molto meno aperta di quello che pensiamo.
Non si può non parlarne.
Questo fenomeno in aumento ci fa capire come in realtà la nostra cultura occidentale sia molto meno aperta di quello che pensiamo.
Prendiamola un po' alla lontana.C'erano una volta, in Europa, le donne guerriere, le donne druido che avevano stessa dignità e diritti degli uomini.
Poi è arrivata la cultura dall'oriente che diceva che le donne erano inferiori o anche solo che erano deboli ed avevano bisogno di essere protette (vedi l'esempio di San Patrizio). E questa mentalità nel corso di questi quasi duemila anni si è affermata e si è radicata, tanto che è diventato molto difficile sradicarla, anche in una società culturalmente avanzata come la nostra.
Il problema non sono solo gli uomini, ma anche le donne.
Fino ad una generazione fa queste cose non c'erano o non si sentivano perché le donne erano meno propense a ribellarsi, passavano tutta la vita con il proprio marito, anche se non erano felici, perché questo veniva imposto loro dalla famiglia, dalla cultura e dalla società.
Adesso da una parte ogni persona è maggiormente consapevole che la vita è una sola ed è necessario pensare al proprio benessere, mentre dall'altra ci sono meno vincoli culturali (la separazione e il divorzio sono all'ordine del giorno).
Fino ad una generazione fa queste cose non c'erano o non si sentivano perché le donne erano meno propense a ribellarsi, passavano tutta la vita con il proprio marito, anche se non erano felici, perché questo veniva imposto loro dalla famiglia, dalla cultura e dalla società.
Adesso da una parte ogni persona è maggiormente consapevole che la vita è una sola ed è necessario pensare al proprio benessere, mentre dall'altra ci sono meno vincoli culturali (la separazione e il divorzio sono all'ordine del giorno).
Dunque.
Il problema è negli uomini, grazie a Dio non tutti ma solo in minima parte, che sono rimasti indietro di una generazione. Uomini che pensano che le donne: mogli o fidanzati siano oggetti di loro proprietà perché ancora troppe cose nella loro società fanno in modo che considerino le donne come un oggetto e non come una persona loro pari.
Il problema è nelle mamme che non insegnano ai loro figli che donne e uomini vanno rispettati, che essere lasciati dalla fidanzata o dalla moglie non è una sconfitta ma che sono cose che accadono e che bisogna imparare ad accettare la fine di un rapporto e ricominciare. Insomma le mamme devono insegnare ai loro figli a perdere ma anche che tutto ha una fine e bisogna accettare il volere degli altri, anche se va contro il nostro. Insomma questi assassini prepotenti sono in primis dei bambini viziati.
Il problema è nelle donne, nelle mamme che accettano la violenza domestica e il ruolo di essere considerate inferiori all'interno della famiglia perché danno un esempio errato ai loro figli.
Il problema è nelle donne. Nelle donne che accettano un uomo sbagliato o violento per non stare da sole, perché la società ha insegnato loro che se rimangono zitelle, se non hanno un uomo, non saranno mai felici, appagate e complete. Fatemi dire che è un'idiozia. Piuttosto che un uomo che non vi rende felici o che non vi rispetta, prendetevi un gatto o un cane: vi amerà e rispetterà oltre ogni immaginazione.
Il problema è nelle donne che non si difendono, che accettano la violenza, accettano le scuse di un uomo che le ha picchiate e che lo rifarà. In quei casi non basta la denuncia perché i poliziotti non possono essere ovunque e questi uomini sono subdoli e cattivi e vi faranno credere che sono cambiati. Non credetegli. Non cambieranno mai.
Imparate a difendervi e non abbassate mai la guardia se avete un ex che è stato violento e non pensate che lo avete amato, pensate al male che vi ha fatto e, all'occorrenza COLPITE, COLPITE DURO.
Tornate ad essere le donne guerriere che comandavano i clan!
Un abbraccio a tutte le donne in trappola.
A presto,
Patrizia
Patrizia